Capitolo 54- Labbra ubriache e bomba blu.

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Capitolo 54- Labbra ubriache e bomba blu.





Dopo aver passato due giorni interi ad alzarsi dal letto morbido solo per mangiare e farsi la doccia, oltre al paio di volte in cui ci siamo immersi nella vasca idromassaggio, era doloroso tornare nel mondo reale. Non è che non mi mancasse il mio appartamento, con i suoi pavimenti scricchiolanti e coinquilin(i? Non ero sicura se qualcuno di loro avesse ancora ammesso che Louis viveva lì).


Era solo che avrei preferito di gran lunga passare il resto della mia vita ad ascoltare Harry pronunciare parole, gentili e lente, come "tesoro" e "ti amo" o "non pensare neanche di metterti dei vestiti addosso, Norah". Quindi, forse, ero un po' amareggiata quando mi ritrovai a salire le scale verso l'appartamento dopo aver lasciato gli Hamptons, Harry appena un passo dietro di me.


Mi fiondai nell'ingresso urlando "tesoro, sono a casa!"


Ci fu qualche momento di silenzio. Poi, "Spero tu abbia portato dei regali di compleanno!"


"Gesù Cristo," Mormorai, girando sui miei tacchi per guardare Harry, dito puntato in modo accusatorio sul suo petto. "Te l'ho detto. Te l'ho detto. Louis Tomlinson è una troia del mese del compleanno. Veloce, dobbiamo svignarcela da qui. Girati finché abbiamo tempo."


Harry alzò gli occhi al cielo e mi passò accanto, ignorando completamente tutti i miei avvertimenti riguardo Louis e i suoi continui promemoria del suo compleanno. Con un piccolo sbuffo, incrociai le braccia indignata e lo seguii nel salotto.


Jace e Louis erano stravaccati sul divano. Diverse tazze di tè e caffè e probabilmente alcool erano sul tavolino da caffè, vicino ad un enorme plico di fogli che sembrava essere un copione di qualche spettacolo e un portfolio dell'ultimo servizio fotografico fatto al lavoro.


Il mio migliore amico dagli occhi chiari si alzò dal divano in un secondo e si fiondò tra le mie braccia. "Norah! Com'è andato il weekend?"


"Bene," Mormorai sulla pelle del suo collo. "Molto, molto bene."


"Dettagli. Ora, ovviamente."


Guardai oltre la sua spalla e verso Harry. "Domani al lavoro."


"Lavoro è per lavorare." Disse Jace, colpendomi leggermente la spalla.


"Quand'è che abbiamo, di fatto, lavorato al lavoro?"


"A volte andiamo alle riunioni." Insistette, facendo oscillare la mano in aria. "Va be, parlare di lavoro mi annoia. Non usciamo da tipo, molto tempo. Stiamo probabilmente battendo un record. Quindi. Usciremo domani sera. L'ho già pianificato."


"Domani è lunedì, Jace. Siamo degli adulti che lavorano, o qualcosa del genere. Non voglio arrivare super sbronza al lavoro."


Jace mi lanciò un'occhiata. "Dio, quando siamo diventati così vecchi? Sei così casalinga e tutto con Harry. Smettila."


Ero praticamente certa che i miei occhi stessero per sfuggire dalle orbite osservando tutte le cose nel nostro appartamento che erano legate a Louis. Avevamo, letteralmente, uno scatto di famiglia dei Tomlinson appeso al muro, appena sotto il diploma incorniciato di Louis.


"Louis vive qui." Dissi incredula. "No farmi neanche iniziare sulla nostra situazioni abitativa. Tanto varrebbe far pagare a Louis l'affitto, oramai."


Jace sembrò come confuso. Se non fosse stato il mio migliore amico e ragione per cui sto, in qualche modo, avendo successo nella mia transizione nel mondo degli adulti da qualche anno a questa parte, sarebbe stato decisamente defenestrato dal nostro balcone. "Non ha alcun senso. Comunque usciremo domani, okay?"


Suit and Tie [Harry Styles AU] (Italiano)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora