Capitolo 29- Ragazzi Inglesi e andarsene.

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DA CORREGGERE.

[In caso qualcosa nella traduzione non andasse bene comunicatemelo (senza insultarmi, possibilmente) xx]

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Capitolo 29- Ragazzi Inglesi e andarsene.

"Jace, non volevo che venisse! Si è.. invitato da solo. E se n'è andato. Ed ora si presenterà quì, sarà rude ed io non sò cosa fare perchè non voglio avere a che fare con lui. Stasera dovrebbe servire per incontrare Louis." Blaterai.

Jace aggrottò le sopracciglia passandomi una carota da tagliare. "Non importa, Norah. Solo pensavo saresti stata più forte di così."

"Ci sto provando, okay? Ci sto provando. Lui però.. non lo sò. Ha questo effetto su di me che non riesco a spiegare."

"Lo ami?"

Mi morsi il labbro. "Sì, voglio dire.. sì. In una maniera un pò fottuta. Sì."

Lui sospirò lentamente e tornò a marinare le sue bistecche mentre io iniziai a tagliare l'insalata. Louis sarebbe arrivato in trenta minuti, ed Harry in un'ora. Quindi avevo un'ora per prepararmi mentalmente alla sua presenza.

Finimmo di cucinare e Jace andò a cambiarsi mentre io iniziai a cuocere le bistecche cercando di non bruciarle. Non sarebbe finita bene, me lo sentivo e dato il fatto che il mio coinquilino si preparò in meno di cinque minuti, se lo sentiva anche lui.

Si riallacciò il suo grembiule rosa e prese le pinze dalle mie mani. "Tu, shoo, fuori dalla mia cucina."

Non ci fu bisogno che lo ripetesse un'altra volta. Sgattaiolai via in camera mia alla ricerca di un outfit da mettermi, infine scelsi jeans stretti neri, un maglione beige e tacchi neri da 10 cm, che in qualche modo rendevano la mia altezza ragionevole.

Appena finii di applicare l'ultimo strato di mascara il campanello suonò. Di corsa, sperando di battere Jace, girai l'angolo ed arrivai alla porta pochi secondi prima di lui, senza neanche inciampare sulle scarpe. In maniera non molto mascolina mi chiese di fermarmi mentre aprii la porta, subito abbracciando il nostro ospite.

"Tu devi essere Louis!" Dissi contenta, indietreggiando leggermente dall'abbraccio per dargli un'occhiata. I suoi occhi cerulei mi fissarono curiosi ed i suoi capelli castani furono un pò spettinati dal mio assalto. Tatuaggi neri spuntavano dalla sua scollatura in parole che non riuscii a leggere.

Indossò jeans stretti scuri, arrotolati alle caviglie per mostrare altri tatuaggi e Converse bianche. Una maglietta bordeaux stampata ed una giacca di jeans sopra. I suoi capelli erano manipolati in modo da sembrare spettinati, ma con stile. (foto a lato)

"E tu devi essere Norah." Sorrise. "Jace non smette di parlare di te."

"Jace non smette di parlare e basta."

"Ah, pensavo che fosse così solo con me." Chinò la testa di lato per guardare il suo ragazzo. "J, flirti senza ritegno anche con Norah?"

Con un braccio intorno alle spalle di Louis gli sorrisi. "Oh, avete anche dei soprannomi. Ora, entra nella nostra umile dimora, bevi il nostro vino dozzinale e mangia le nostre bistecche."

"Il vino dozzinale è il miglior vino." Mi lanciò un sorrisetto.

Il mio mento toccò terra e mi girai verso Jace. "È un buon partito!"

Entrambi sorrisero, prendendosi la mano e camminarono verso la cucina, dove le bistecche furono quasi pronte e tre bicchieri di vino furono già versati. Ci sedemmo e sorseggiando chiacchierammo, aspettando che la carne fosse cotta ed io intervistai Louis cercando di sembrare intimidatoria, ma dai piccoli sorrisi che apparirono sul suo viso di volta in volta capii di non essere riuscita nel mio intento.

Suit and Tie [Harry Styles AU] (Italiano)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora