Capitolo 19 - Karma's pov

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Ammetto di essere andato ad aspettarla fuori scuola. Quella ragazza mi era entrata in testa e non potevo farci nulla. Non facevo altro che pensare lei, se stesse bene. Mi manca. Non so se riuscirò a perdonare Okuda. Cristo se mi manca t/n. Pagherei oro per sentire di nuovo il dolce suono della sua voce. 

Poi la vidi. Era lì ferma ad aspettare qualcuno. Probabilmente Asano. 

<<Chi stai aspettando qui da sola?>>

<<Karma?!>> disse timidamente. La sua voce era stupenda. Mi mancava. 

<<Allora?>> insistetti. 

<<Stava aspettando me>> disse una voce che speravo di non sentire. Le allungò un braccio lungo le spalle. Cristo, la stava toccando. Perché, allora, mi faceva così male? Infondo sono uno stronzo che si è lasciato baciare da una ragazza diversa da t/n. Perché avevo deciso di assecondare Okuda. A volte vorrei essere in grado di tornare indietro nel tempo. Di solito non mi pento mai delle mie azioni, ma l'aver perso t/n è la cosa di cui mi pento in assoluto. Dovrei essere io a toccarla in quel modo, non quel bastardo di Asano. 

<<Ora esci con Asano?>> dissi a denti stretti, sforzandomi di non tirare un pugno in faccia ad Asano davanti a t/n.

<<Sì, qualche problema>> rispose lui al suo posto. Sì, ne avevo di problemi, e anche tanti. Il problema più grave e doloroso era vedere le mani di Asano sulla mia t/n. 

<<Andiamo t/n>> continuò lui. Ti prego t/n rimani qui. Non andare da lui. Cristo scusa. Quei miei pensieri non uscirono mai dalla mia bocca. Vedendola seguire Asano avrei preferito dirgliele. 

Dove stavano andando? Perché stava facendo salire t/n su una macchina nera dai vetri oscurati? Corsi a prendere una bici. Non so di chi fosse, ma non mi importava. 

Seguii la macchina. Andava veloce. A ogni pedalata aumentavo anch'io la velocità. I rischi di cappottarmi in avanti erano alti, ma per t/n questo è il minimo. 

L'auto si fermò davanti a una struttura nera. Sembrava il retro di un cinema. Il classico primo appuntamento. Caro Asano, sei davvero scontato. Mi nascosi dietro un muretto. Lasciai la bici lì accasciata e mi sporsi per osservare la situazione. Stavano entrando. Aspettai quindi un paio di minuti e mi infiltrai nel cinema. Raggiunsi la ragazza che vendeva i pop corn. 

<<Ciao, sono un amico di t/n e Asano, li avevo avvisati che sarei arrivato un po' in ritardo. In che sala sono?>>

<<Sono nella sala 5. Sei stato fortunato, il film è appena cominciato. Tieni una bibita e i pop corn>>

Mi congedai e raggiunsi la sala 5. Non credevo sarebbe stato tanto facile. 

La ragazza aveva ragione, il film era appena cominciato. La sala era già oscurata. Perfetto, così non mi avrebbero visto. Salii le scalinate in silenzio, per poi sedermi tre sedili dietro t/n. Almeno avevo la scusa di vederla. 

Posai la bibita e i pop corn sul sedile alla mia sinistra. Avevo fame, ma non volevo rischiare di essere sentito. 

Passarono 40 minuti circa, e ci fu la prima pausa. 

<<Torno subito t/n, vado un attimo in bagno>> disse Asano appena si riaccesero le luci. Bingo. Quella era la mia occasione. Aspettai di vedere il ragazzo uscire dalla sala e mi alzai. Mi sedetti al posto di Asano, e prima che t/n potesse dire qualcosa, le presi il viso e la baciai. Era un bacio che urlava scuse e amore. 

Se non dovesse perdonarmi, le sue labbra mi mancherebbero più della sua voce. 

I fell in love again - Karma x reader Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora