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Victoria Pov.

E un'altra giornata di merda è passata... Salvo era sempre più lontano da me, non capisco il perchè, fino a ieri ridevamo e scherzavamo insieme...


Tornavo da scuola con le cuffie alle orecchie ascoltando "See you again", lo so come canzone da ascoltare dopo cinque ore strazianti di scuola non era il massimo, ma mi piaceva troppo quella canzone e l'avrei sentita anche a costo di rattristarmi la giornata ancora di più.


Non ero attenta, camminavo a testa bassa sentendo la musica e pensando a qualche motivo valido per cui Salvo mi stesse snobbando...


Sentivo qualche goccia di pioggia fredda cadermi sul viso, era ghiacciata, in contrasto con il mio viso caldo.


Alzai gli occhi al cielo, proprio ora doveva piovere?!.


mi fermai un secondo tenendo saldo lo zaino tra le mani.


Una scena raccapricciante mi fece rabbrividire.


Mi soffermai a fissare la scena cercano di focalizzare chi siano i protagonisti quella scena.


Ad un certo punto, mi sentii cedere le gambe, un colpa al cuore, il vuoto.


Ecco perchè mi stava snobbando da tutto il giorno... Era troppo occupato a pensare alla sua fidanzatina..


Salvo e Jessica si stavano baciando appassionatamente sotto la pioggia che pian piano aumentava.


Porca troia perchè lei? Perchè io no? Non capisco.


Inizio a singhiozzare e correre più veloce della luce.


Una luce, una macchina frena per non investirmi facendo un testa coda, avevo paura e corsi ancora più velocemente spaventata.


Pioveva sempre più forte io correvo, il terreno diventava sempre più scivolos e caddi.


mi sbucciai il gomito e persi il portapenne, il cellulare mi cadde in una pozzanghera e "Thinking out loud" smise di suonare nelle mie orecchie.


Mi alzai velocemente cercando di raccattare tutte le cose che mi erano cadute dalla sacca.


Corsi a casa.


Presi le chiavi dalla sacca, avevo tutto il mascara colato in un mix di pioggia e lacrime, presi le chiavi tremando e cercando di infilarle nella serratura.


aprii la porta.


"Ehm dove credi di andare?" disse Maura indicandomi tutta zuppa.


"In camera" dissi singhiozzando facendo spallucce.


"aspettami e non entrare" disse Maura salendo le scale


Scese le scale con dei vestiti e una garza.


"vai a cambiarti in veranda o rovini il parquet, e poi entra e ti fascio il gomito che sta sanguinando, noi due dobbiamo parlare"


mi diede i vestiti e chiuse la porta.


sospirai e andai a cambiarmi cercando di non sporcare i vestiti di sangue.


Ancora bagnata ma con i vestiti asciutti entrai in casa legandomi i capelli in una crocchia fatta male.


"Victoria vieni qui che ti fascio il gomito"


mi avvicinai alla mia matrigna e le diedi il braccio.


Scese un silenzio inumano e poi spezzò il silenzio dicendo "Che è successo"


non risposi.


"ehi?"


"tornavo a casa da scuola e ha iniziato a piovere fortissimi. Ho iniziato a correre e sono scivolata. Mi morto il telefono e mi sono distrutta il gomito va bene?" dissi irritata sbuffando


"ok, sali sopra e vai a farti una doccia. La pioggia è sporca"


annuì tirando su col naso.


Salii le scale e andai in camera. Mi buttai a peso morto sul letto e cominciai a piangere.



le lacrime scesero sporcando il cuscino di mascara, i miei singhiozzi erano soffocati dal cuscino ed io stavo una merda.







#Spazio meeeeeee

BANANEEEEE

helloooooo questo è il mio secondo libro.

Spero vi piaccia. A mio parere è più bello di "stronza"

mettete mi piace e commentate se vi piace, vi preo ♥

I depend on him.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora