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Dormivo beatamente quando un rumore di vetro rotto mi fece svegliare

"MA CHE CAZZ..." urlo quando mi accorgo che a terra c'è una pietra

"porca merda me la riaggiusti tu la finestra!"urlo affacciandomi vedendo un esemplare di Filomena spaventata

"ehm...scuuusa" dice mettendosi in ginocchio a mani giunte

"Si si, perchè sei venuta a rompermi le balle?" chiedo ributtando la pietra giù

"Ero preoccupata, ieri eri scomparsa e ti ho chiamata al telefono ma non rispondevi mai!" esclama rialzandosi mentre pulisce i suoi skinny strappati

"capita" faccio spallucce avvicinandomi all'armadio per prendere qualcosa da indossare

"ehm VICTOOORIIA" chiama Filomena da sotta

"ROMPI"urlo

"Ho investigato sul fatto di ieri, fammi entrare in casa e ne parliamo no?"

"cazzo sei sfasata?" urlo "aspe" dico prendendo dei leggins neri e una felpa enorme nera dall'armadio

scendo al piano di sotto e senza avvisare i miei esco di casa

"Allora" Mi avvicino a Filomena "Sputa il cammello"

"Brutte notizie"

mi sento cadere il mondo addosso come 'brutte notizie'? porca merda

"Scusa? Non comprendo"

"Allora, ti conosco troppo bene, non urlare e non scappare dopo che te lo dico"

annuisco

"Ho parlato con Francesco, e mi ha detto che Salvo ha ammesso tutto, e che, sapeva che tu eri ubriaca ma lui nonlo era e beh... il resto lo sai"

"non può essere, forse ha inventato tutto, non è così" dico incredula

"perchè dovrebbe esserselo inventato? Dopotutto aveva affermato che credesse fossi fregna" dice lei ovvia e nelle sue ultime parole sentii un tono divertito

"Si gliela faccio passare io la voglia di pensare che sono 'fregna' o come cazzo ha detto" Urlo le ultime parole e corro per strada, ero diretta a casa di Salvo


Correvo incazzata snobbando Filomena che mi urlava dietro di tornare


"Salvo apri subito!" urlo incurante del fatto che con lui vivessero anche i genitori

"Oh, Vittoria, ciao che ci fai qui alle nove del mattino?"

"Victoria" dico infastidita mentre entro in casa quasi spingendo la sorella troia di quel bastardo

"Ehm cerchi il tuo scopa amico?" chiede ridacchiando come una troietta in calore

mi giro verso di lei spingendola sulla porta

"Ascoltami, capisco che le pecore devono belare ma ti prego, non difronte a me che mi infastidisce assai" mi rigiro e corro verso le scale

"Scusa, a chi hai dato della pecora?"

non le rispondo e salgo le scale verso la stanza di quel coso bastardo


"Senti Salvo, io a te te la spacco quella faccia che ti ritrovi hai capito?!" urlo sbattendo il piede contro la porta della sua camera

sento dei passi e poi si apre la porta

"Scusa?" dice abbastanza innervosito "aaahh Victoriaaa" sta per abbracciarmi ma io gli do una ginocchiata nei gioiellini di famiglia che lo fa piegare dal dolore

I depend on him.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora