Capitolo 24

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Tornammo alle tende.

mi sdraiai vicino Giuseppe.

Stavo pensando alle parole di Salvo "non volevo prenderti in giro"... cosa intendeva?

Si era pentito? Eppure ci restava con quella troia... hanno passato tutta la serata avvinghiati come cozze.

"Tutto apposto?" chiese Giuseppe alzando il petto appoggiandosi con il gomito.

"si tutto apposto."

"ti vedo pensierosa, c'è qualcosa che non va? Ho sbagliato qualcosa?"

"Oddio Giuseppe, almeno una volta, sii meno comprensivo, sto bene, sono solo stanca."

"Ti conosco troppo bene, hai qualcosa che non va... con me puoi parlarne!"

"Basta Giuseppe, ho detto che sono stanca, tappa quella fottuta bocca!" ringhiai acida

"beh, ok..." sembrava offeso

Non sopportavo più quella situazione, avrei voluto scusarmi ma l'orgoglio era troppo.

Decisi di uscire dalla tenda e sdraiarmi in riva al mare a guardare le stelle.


Era tutto così bello, il cielo era limpido e sereno.

Era cosparso da una miriade di puntini bianchi, le stelle.

Sin da quando ero piccola avevo sempre adorato le stelle, erano così piccole ma stranamente affascinanti.

Decisi di cercare qualche stella cadente per desiderare di far finire questa merda.

Mi assalirono i dubbi, io amavo davvero Giuseppe? Amavo davvero il suo carattere dolce e premuroso?

Beh, non nego il fatto che il suo carattere mi piaccia un minimo, ma forse preferisco il carattere stronzo e menefreghista di Salvo.

Eppure sono troppo consapevole del fatto che Salvo mi usi solamente. Non ci sarà mai niente tra noi due. Non so spiegarmi perchè, ma questa cosa mi fa stare male. Forse desidero veramente avere Salvo accanto anzi che Giuseppe.

"Victoria." ecco appunto, riconoscerei questa voce su tremila.

Quella voce roca e severa, avrebbe potuto far paura, ma ne sono troppo innamorata per spaventarmene... 

"Posso parlarti o devi scappare di nuovo?" 

Mi risvegliai dai miei sogno, maledicendomi mentalmente per aver ammesso di essere innamorata di quel coglione.

"Cosa vuoi." sbottai irritata, non so nemmeno io il perchè della mia rabbia

"Io non volevo usarti." 

"ok, ho capito."

"ti prego non fingere interesse, voglio parlare seriamente."

"perchè no? Posso fingere come hai ben fatto tu per 3 settimane." sospirai pensando a quanto fossi stata stupida fidandomi di lui.

"io non ho finto interesse. Ci tenevo veramente, volevo che ti svegliassi da quel coma, non avrei accettato che morissi per colpa mia" disse in tono convincente. 

Ma nah, son più furba di te, so dove vuoi arrivare.

"Ah pure egoista!" stavo per perdere esageratamente la pazienza.

"vic...." lo interruppi 

"NO! BASTA! Mi hai illuso che ti interessasse qualcosa di me eppure te ne stavi con quella troia! Salvo mi fai pena. E ora fila subito via dalla mia vista!" sbraitai al punto di fare uscire i ragazzi dalle tende

avevano tutti uno sguardo interrogativo

Arrossii per la situazione al quanto imbarazzante.

Scacciai dalla mia mente i miei soliti pensieri e con molta nonchalance rientrai in tenda.

Giuseppe rientrò e mi chiese cos'era successo.

"Ho litigato con Salvo, mi sembra ovvio no?!"

"perchè?"

"Oddio quanto sei ingenuo. Giuseppe porco dio. MI DEVI LASCIARE IN PACE"

"Volevo solo consolarti."

"Di un'altra parola e ti lascio." non lo stavo sopportando più.

È da quando stiamo insieme che fa la parte del ragazzo dolce, ma dio mio io sono tipa da stronzi. E lui mi sta altamente fracassando le ovaie.

"Sai come sono fatto, se non ti vado bene lasciami direttamente. Io ti amo e non ho il coraggio di lasciarti, ma sul serio, se veramente ti do troppo fastidio lasciami. Ce la farò senza di te. Ah, e non sono ingenuo, lo capirebbe anche un bambino che tu sei innamorata di Salvo. Detto questo vado a farmi un giro, sai cosa devi fare." sospirò uscendo dalla tenda

ecco che arrivano i rimorsi.

Sono riuscita a fere uscire una parte coraggiosa di lui che credo nessuno sapesse della sua esistenza.

Non so, forse ha ragione, dovrei lasciarlo, non si merita una come me. Lui è troppo per una cogliona come me.

Volevo semplicemente stare con qualcuno che credevo di amare. Ma forse questa situazione mi ha aiutata a capire che forse io non cerco lui. Ma Salvo.

Passarono un paio d'ore, erano le 2 e 15 di notte e Giuseppe non era ancora ritornato, decisi di cercarlo per parlare di questa situazione.

Uscii dalla tenda e lo trovai in riva al mare.

"Ti stavo aspettando" disse facendomi cenno di sedermi accanto a lui.

"Che hai deciso?"

presi il respiro e iniziai "Hai ragione... Non ti meriti una come me... " riuscii a dire solo questo, calò il silenzio.

"Sapevo avresti preso questa decisione. Sono decisamente fuori dalla tua portata. Beh ci lasciamo così, in riva al mare, sotto le stelle. Permettimi di darti almeno un ultimo bacio." Mi baciò lentamente, provai rimorso, ma sapevo di aver fatto la scelta giusta.

nella mia mente ronzava la frase "Sono decisamente fuori dalla tua portata" non so se offendermi o accettare la dura verità. Si è vero, è troppo per me. E inoltre non avrei mai pensato che dalla sua bocca sarebbe potuta uscire una frase così acida.

Questo ragazzo ha tanto da scoprire.

Ma forse io non sono la persona adatta a scoprirlo.

Ci staccammo da quel bacio, interruppi i miei pensieri e mi voltai verso il mare, era così bello.

Giuseppe si alzò e senza dire niente andò in tenda.

Bene.. ci manca che ora viene anche Salvo e siamo apposto.

Eppure quella sera Salvo non venne da me.

Credo abbia preso troppo sul serio le mie parole.

Bene Victoria. Hai fatto uno dei tuoi soliti danni. Lo si poteva aspettare da una come te.






Spazio autrice

SSSSSSSSSSSONO TORNATA DOPO QUASI UN ANNO!!!

abbiamo raggiunto le 300 e passa visualizzazioni. Oddio vi adoro ♥♥♥.

Lau.

I depend on him.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora