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Ritornammo al furgoncino dagli altri .


"Andiamo?" chiedo a Filomena mentre si strusciava su quel figo del suo ragazzo


"ok" sbuffa


mi stavo annoiando non c'era nulla di interessante. Preferivo guardare in tv american Horror story che stare qua ad annoiarmi.


"Noi andiamo" urla filomena.


Salutiamo tutti e torniamo ognuno a casa


Corsi in camera.


misi il mio caldo pigiama emi addormentai subito nel letto

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il giorno dopo mi svegliai con il rumore assordante della grandine che sbatteva violentemente sulla finestra del salotto.


Era un rumore fastidioso ma rilassante allo stesso tempo. quando ero piccola mi piacevauscire fuori con la grandine e raccoglierla facendo finta che era neve. A volte mi cadevano pezzi grossi di grandine addosso e correvo piangendo da Maura.


Ero convinta fosse mia madre.


Anzi non me la facevo nemmeno quella domanda


Mi sono allontanata molto da lei quando mi hanno detto tutto.


Avevo 15 anni e non potevo credere che mi avessero "mentito" per quindici anni.

Non riuscivo a capire perchè a me


Perchè mi hanno abbandonata così?!


Iprovvisamente mi sentii colare qualcosa sulle guance.


qualcosa di freddo che mi faceva il solletico mentre colava.


Iniziai a piangere ricordando i tempi in cui avevo sempre il sorriso stampato sulla faccia.


Non mi ero maibuttata giù, nascondevo il mio dolore dietro quel sorriso a 32 denti che mostrava il mio apparecchio che tutti dicevano "illuminasse" il mio sorriso quando io l'ho sempre odiato.

Nascondevo il mio dolore dietro stupide battutine.

Avevo visto una porta aprirsi ed un altra chiudersi, così troppo in fretta.


Non ho mai minimamente immaginato di diventare una di quelle tizie depresse anche se per un periodo ho temuto di diventarlo.


Quando avevo scoperto che ero stata adottata, piangevo sempre, non andavo a scuola, mi chiudevo in casa a disperarmi e rovinare gli anni migliori di tutta la vita.


Quando mi resi condo che stavo solo sbagliando andai avanti a testa alta.


E' questo quello che devo riuscire a fare, ancora.

Ancora e ancora

Per sempre.


Salii in camera, misi dei pantaloni neri, le timberland con il pail dentro del solito colore giallognolo/marroncino, una felpa bordeaux, e un parka verde militare.


Mi piastrai i capelli ed uscii fuori sotto la pioggia.


Aprii la cassetta della posta e vidi un invito ad una festa


|Hei! sei invitato/a alla festa di fine anno, in discoteca giorno 8 giugno, non mancare!\


Si perchè era giugno e alcuni giorni il tempo faceva schifo e pioveva fortissimo, tipo oggi.


Alla faccia del riscaldamento globale.


La festa sarebbe stata organizzata dai rappresentanti di classe del liceo che ogni anno fanno queste feste, e io, anche se mi sono ritirata da circa due settimane sono stata invitata lo stesso.


Vabbe almeno saprò come passare la serata di dopodomani...


Passai dal tabacchino vicino casa mia e presi le mie malboro rosse.


Mi avviai a scuola ed aspettai fuori dal cancello che Filomena uscisse.


Qualche minuto dopo suonò la campana e vidi Filomena, in tutta la sua bellezza post-ora di matematica, avvicinarsi a me con una faccia stile zombie.


"hei!" disse alzando una mano aggiustandosi i capelli scompigliati dal suo solito pisolino durante l'ora di matematica.


"hei" dissi io alzandomi dal muretto.


"Andiamo?" dice con la voce un po' impastata dal sonno.


si sarà fatta sicuramente due ore di sonno per essere così assonnata.


feci cenno di sì con la testa e ci dirigemmo a casa mia perchè l'avevo invitata a passare il pomeriggio assieme.



Aprii il portone e mi buttai a peso morto sul divano.


Lei si sedette ai piedi del divano in quel piccolo spazio che le lasciai.


"Mi ritiro" dice lei di punto in bianco


"ah era ora!"dissi facendole più spazio.


"Hei non è colpa mia se i miai non volevano"


"come li hai convinti?" chiesi


"li ho tormentati " disse sorridendo di sottecchi


"ci vai al ballo dopodomani?" chiesi


"ovvio" disse lei guardandomi come se avessevistoun fantasta


"oook" dissi guardandola storto.

I depend on him.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora