Apro gli occhi con difficoltà
vedo tutto sfocato e sento ovattato.
Ecco ci risiamo avrò bevuto un'altra volta
ma non ricordo di essere andata ad alcuna festa.
Vedo delle ombre scure avvicinarsi a me e una luce accecante appesa al muro
non capivo dov'ero
provai ad alzarmi ma sentivo dolori su tutto il corpo
e poi ecco lì
sento gli occhi di qualcuno addosso e una mano stringere la mia
"Victoria svegliati ti prego" era una voce conosciuta. Filomena.
Stava stringendo la mia mano mentre aveva poggiato la testa sulla mia pancia.
Iniziò a piangere e sentii il camice umido appiccicarsi alla mia pelle.
Provai ad aprire la bocca ma non ci riuscivo.
Non comandavo più il mio corpo, e poi nero, di nuovo, non sentivo più nulla, neppure i dolori che mi percorrevano il corpo
"Dottore è sveglia! È SVEGLIA!" urla qualcuno sedendosi accanto a me mentre io, ancora un po' spossata non capivo che stesse succedendo
Cerco di sedermi sul letto nonostante i dolori e sussurro flebilmente "D-dove sono?!"
metto una mano tra i capelli e sbatto gli occhi per mettere meglio a fuoco
Difronte a me c'era Filomena che sorrideva e ditro di lei un dottore che si stava avvicinando
"Bene vedo che è sveglia" sorride
"Si ma dove sono che è successo?" chiedo preoccupata stringendo la mano a Filomena
"L'hanno investita" dice il dottore perdendo il sorriso che aveva poco prima stampato sulle labbra
Vidi gli occhi di Filomena incupirsi e diventare lucidi mentre continuava a sorridere
Ritornai a fissare il dottore con la bocca socchiusa
non capivo, non ricordo niente
"Mi spieghi meglio" dico vedendo delle lacrime scendere sulle guance pallide di Filomena
Il dottore fece cenno a Filomena ed uscì
Filomena annuì e mi tornò a fissare
"Eri andata da Salvo incazzata per quello che era successo l'altra volta... Dopo tipo tre quarti dora non eri ancora tornata e allora stavo andando da Salvo a vedere se eri ancora da lui, allora... mentre camminavo ho sentito un urlo familiare e rumore di una frenata, inizio a correre e mi ritrovo la macchina fumante contro il palo e te sdraiata a terra sanguinante, avevi le cuffie alle orecchie e immaginai che eri nel tuo mondo e sicuramente stavi camminando per strada senza guardare le macchine che passavano. Chiamai subito l'ambulanza per te e la donna che era in auto. La donna aveva preso solo una brutta botta per colpa dell'urto ma ti aveva preso in pieno ed hai sbattuto forte la testa. Perciò sei entrata in coma, un coma che è durato un mese"
la interruppi urlando un "COSA?!"
Mi guardò con gli occhi lucidi e scoppiammo tutte e due a piangere
"I dottori volevano spegnere i macchinari la settimana scorsa, ma io, i tuoi, Sarah, Giuseppe e... Salvo li abbiamo pregati di no, ed ora tu sei qui dinuovo tra noi" Pianse più forte e mi abbracciò