"Victoria!" sentii urlare
"che c'è" sbuffai mentre mi giravo per vedere chi era
"ti stavo cercando dappertutto. Che ci fai qui?"
"uno non ti interessa, due perchè mi stavi cercando, tre perchè sei qui?"
"diciamo che ti avevo visto in piazza e volevo parlarti perciò ti ho seguito tutto il tempo, ma avevi le cuffie e non mi sentivi per questo ti ho chiamata ora"
"ok" feci spallucce e continuai a camminare verso una meta che non sapevo nemmeno io
"Aspetta"
non mi fermai e continuai a camminare
mi sentii prendere la mano
"ti prego" alzai gli occhi al cielo e mi girai sbuffando
"hai un minuto"
"Allora, volevo scusarmi per non averti più cercato da quel giorno"
feci finta di guardare l'orologio,che non avevo, sul braccio e dissi "io a dire il vero non dovrei essere qui ad ascoltarti" dissi cercando di andare via ma mi fervò di nuovo
"non è ancora passato un minuto" ghignò "volevo scusarmi di averti lasciato affanculo dopo quel giorno, è che, mio padre ha trovato lavoro all'estero, come sai, ed ecco, non volevo farti soffrire dicendotelo, e non avevo nemmeno il coraggio sinceramente... ora che ho compiuto diciott'anni mio padre mi ha lasciato tornare in Italia..."
lo interruppi
"e perciò dopo che mi hai fatto credere che mi amavi te ne sei andato così per tre anni e mezzo senza dirmi niente, e mi hai fatto soffrire ancora di più, e mi hai illusa soltanto, vieni qui a dirmi 'scusa' e vorresti che le accettassi? pfff hai sbagliato persona, in questi ultimi due mesi sono cambiata, non mi basta un 'addio' per farmi soffrire, è troppo poco, ormai non mi interessa più soffrire, perchè non serve ad un cazzo, non sono più la veccia Victoria che si innamorava del primo che le dicesse 'hei', non sono più quella che aveva sempre il sorriso sui denti e che come scopo nella vita aveva soltanto quello di 'cambiare' per essere accettata da tutti. No, sei arrivato tardi, chiamami 'stronza' ma non mi basta un semplice 'scusa' per cadere dinuovo ai tuoi piedi, puoi dimenticarlo mio caro. Addio, Giuseppe"
Cercai di non far notare le lacrime che ormai stavano inzuppando i miei occhi e corsi via, non mi seguì, e fece bene sennò avrebbe dovuto sopportare i miei soliti ed inutili piagnistei del cazzo.
Arrivai a casa anche se sinceramente non volevo ma il mio subconscio mi ha portata qui, ed un motivo ci sarà.
Entrai a casa e sbattei forte la porta, tanto forte che feci uscire Maura dalla cucina per vedere, ma io la lasciai li e corsi in camera.
Chiusi la aporta a chiave e cominciai a piangere.
Non capivo perchè quella notizia stamattina mi ha piazzata così tanto.
Mi vibrò il telefono
vidi un messaggio da un numero che non avevo salvato nella rubrica che diceva che dovevo andare in piazza.
lo ignorai, avrei piantato in asso chiunque me lo abbia scritto ma vabè.
un nuovo messaggio
"ti prego vieni"
ma mi leggono nel pensiero?
Ingrandii l'immagine del profilo e mi accorsi che nella foto c'era un gruppo di ragazzi tra cui Marco, Salvo, Francesco e Giuseppe...
Ma non erano da soli, poteva essere uno di loro come poteva essere uno tra tutti gli altri...
Presa dalla curiosità di scoprire ci era decisi di accettare
"Vabene, ma non ti assicuro niente, spero che non sia uno scherzo del cazzo e che tu esista veramente e abbia le palle di presentarti" invio il messaggio, mi piaceva questo ruolo da 'stronza'
"tranquilla, ci sarò"
"speriamo bene, per te"
"oh oh,questo atteggiamento da stronza con me non attacca"
"sono più stronza io, arrenditi" bloccai il cellulare e non calcolai tutti gli altri messaggi che mi stavano arrivando.
Decisi di cambiarmi perchè aveva cominciato ad esserci brutto tempo, misi dei jeans tipici attillati con una maglia che lasciava la pancia scoperta nera tinta unita e il mio solito parka verde militare.
Uscii di casa e mi diressi al parco come sempre con le cuffie alle orechie
Mi sedetti in una panchina ed entrai su facebook, io odiavo quel social network, troppe bimbeminchia che pubblicano sempre selfie anche quando cagano, troppi vecchi che cercano di essere giovani, troppi bambini che cercano di fare i grandi, troppw richieste di giochi e troppe persone che ti intasano la home con tutti quei link del cazzo che ti prevedono il futuro, ma ci entrai lo stesso per ammazzare il tempo, il tempo passava scorrendo la home piena di cazzate.
****
Ormai era passata un quarto d'ora, bene non hanno le palle di presentarsi, ma quanto ci godo, farà una brutta fine chiunque ha osato lasciarmi qui... però, non avrei dovuto accettare, sono una cretina.
Feci per andare quando
"Victoria! Ti stavo cercano dappertutto!"...