"E sai quando smetti di farcela?Quando non ti reggi più in piedi,quando senti una forza sovrumana che tenta di farti precipitare verso l'orlo del baratro,quando sei in cerca della luce e non fai che incontrare solo le tenebre,quando hai bisogno di tenere il cuore di chi ami fra le braccia e non ne hai la possibilità?
Quando vorresti dimenticare la luce,ormai assente,negli occhi di chi ami e tutto ciò che di lei oramai non è più presente?
Quando vorresti dimenticare il fatto che hai smesso di guardare le stelle...perché era solo con lei che indicavi sempre le più belle.
Infine risate amare cominciano a riempire inspiegabilmente i miei silenzi,è in lì che comincio ad avere paura.
Paura di perdere me stesso.
Mia madre era l'ultimo raggio di sole che mi era rimasto in questa vita così buia e triste.."
Zayn si fermò dopo avermi raccontato di sua madre e tutti i bei momenti con lei.
Il mio cuore tamburellava a causa di tutti i suoi racconti,delle sue sofferenze.
Il suono della sua voce era graffiato e distrutto dal pianto.
"Zayn.."
Ero chiaramente preoccupata.
"Ashley,sul serio.
Ora sto bene." Mi fece un debole sorriso e mi accarezzò la guancia.
Sapevo benissimo che mi stava mentendo.
Gli feci cenno di avvicinarsi e lo avvolsi fra le mie braccia;il suo corpo emanava un profumo dolce ed intenso...sembrava quasi l'odore dei biscotti al cioccolato.
"Zayn?"lo chiamai esitante.
"Hm?"
"Sei...molto importante per me."
Arrossii e giurai di averlo sentito sorridere.
"Volevo solo che lo sapessi." aggiunsi poco dopo.
Mi strinse forte a sè.
"Ashley?"
"Sono qui." risposi dolcemente.
"Anche tu sei molto importante per me."disse per poi stamparmi un tenero bacio sulla guancia e tornare a sdraiarsi sul suo letto.
Intrecciò la sua mano con la mia.
Passarono diversi minuti e in quel momento realizzai che fino a quel giorno eravamo stati troppo occupati a colmare i nostri silenzi da soli,senza capire che probabilmente per farlo avevamo bisogno l'uno dell'altra.
"Psst."
"Zaayn." sussurrai
"Psst."
"Stai dormendo?" chiesi poi.
"Ora non più." borbottò.
"Perché hai chiamato proprio me?"
Ci furono interminabili attimi di silenzio poi rispose:
"Perché sapevo che mi avresti ascoltata senza giudicare ogni mio singolo comportamento e che avresti considerato i miei silenzi come più di mille parole."
Non capivo cosa trasparisse dal tono della sua voce...malinconia?
Quella sua confessione mi riempì il cuore di gioia.
Sussurrai un flebile "Grazie." che dubitai riuscì a sentire.
Fu il silenzio ad accompagnare i minuti seguenti,poi si girò nuovamente verso di me:
"Troverò mai nell'intero universo qualcosa che somigli un po' a te?"
Le sue parole mi colsero di sprovvista e mai come in quel momento non ebbi la risposta pronta.
"Spero di sì." risposi poi.
"Io invece spero di no." sussurrò dandomi le spalle.
Quella sua affermazione non mi tolse più il sorriso.10.42 am.
"TGIS!"(Thanks God It's Saturday) nel dormiveglia sentii urlare Harry come un matto.
"Appunto,dormi." risposi e gli tirai un cuscino in pieno viso.
Poi ripensai...Harry?
Aprì gli occhi di scatto ricordandomi della sera precedente e poco dopo girandomi notai le mani mie e di Zayn ancora intrecciate.
Un tuffo al cuore.
Sentii il mio telefono squillare e non fui l'unica,guardai Harry negli occhi e dal suo sorriso beffardo capii subito le sue intenzioni.
"Oh,non ti azzardare..."
In un attimo scattò per prendere il mio cellulare.
Lo rincorsi per tutta la stanza borbottando fra me e me.
"Dio,non posso credere di essermi davvero ritrovata a rincorrere un aspirante ventenne perché ha deciso di spegnere il cervello." urlai.
In quel momento Zayn aprì gli occhi e ci fermammo entrambi.
"Buongiorno." sussurrai imbarazzata.
Lui si alzò lentamente e fissò Harry.
"Styles,ridalle il cellulare o potrei anche riprendermi i trenta dollari che ti ho dato sotto minaccia."
Il tono di Zayn era freddo,distaccato.
Harry con il broncio mi porse il cellulare.
Quella mattina sembrava particolarmente spensierato.
"Bambino." gli dissi per poi fargli la linguaccia.
"Da che pulpito.." sussurrò roteando gli occhi.
Poco dopo Zayn andò in bagno e Harry raggiunse Justin all' Hawaaian Bar.
Chiamai mia madre per spiegarle l'intera situazione; i miei genitori erano arrabbiati e non potevo biasimarli,ma promisi che a casa avremmo risolto tutto.
Appena Zayn uscii dal bagno lo informai che dovevamo andare a pranzo da me anche per parlare del suo trasferimento a casa mia.
"Trasferimento?" chiese stupito.
"Sì." risposi mentre cercavo di sistemarmi i capelli.
"Fantastico." borbottò con aria triste.
"Vieni qui." lo incitai aprendo le braccia.
Mi abbracciò forte e io cercai di stringerlo in modo che si sentisse sempre più vicino a me.
"Il tempo guarisce le ferite,Zayn." gli sussurrai.
Ci staccammo.
"Ashley,scusami per ieri pomeriggio.
Sono stato uno stronzo." abbassò
lo sguardo e si avvicinò a me.
"Sì,lo sei stato." ridacchiai
Mi fulminò con lo sguardo.
"Ma.." continuai.
"Sì?" mi incitò a fare la mia domanda.
"Quindi quello che hai detto alla festa con Jeremy e Jay lo pensavi davvero?"
Non so dove trovai il coraggio di chiederglielo nuovamente,ma lui
si avvicinò e mi attirò delicatamente a se.
Cominciò a baciarmi dolcemente partendo dalla mascella mentre io e lui eravamo così vicini da esser diventati quasi un unico corpo.
Le sue labbra erano talmente delicate da portarmi in un illusorio campo di margherite appena sbocciate.
Mi coprì tutto il viso con piccoli baci ed io sussultai.
Infine si avventò avidamente sulla mia bocca lasciando prima dolci baci a stampo che io ricambiai e poi introdusse la lingua dolcemente.
Ricambiai il bacio con foga mettendogli entrambe le mani fra i capelli mentre lui costrinse le mie gambe ad aggrapparsi al suo busto.
Mi poggiò sul suo letto e mentre continuavamo a baciarci mi sentivo soffocare ad ogni suo tocco su di me.
Fu a quel punto che ripresi il controllo della mia mente e decisi che dovevamo fermarci.
"Zayn.." lo chiamai.
Ma lui continuò lasciandomi una scia di baci sul collo.
"Zaayn." alzai il tono.
"Hmm"
"Dobbiamo fermarci,non possiamo,noi,Elsie.."sussurrai senza fiato.
I suoi occhi si incupirono
e si fermò con molta titubanza.
Io mi sedetti sul letto,ma lui non proferì parola.
Cominciò a cambiarsi e io mi girai dall'altro lato ancor più in imbarazzo di quanto non lo fossi prima.
"Non c'è bisogno che ti giri,non mi dà fastidio."
Finalmente disse qualcosa.
"Beh,a me sì."borbottai sperando che non mi sentisse.
Ma il mio desiderio non fu esaudito, perché sul suo viso apparì un sorrisetto fastidioso.
"Spero che quello ti sia bastato come risposta alla tua domanda." disse per poi chiudersi di nuovo in bagno.
In seguito,andando verso la sua auto lo sentii sussurrare qualcosa:
"Sapevamo che prima o poi sarebbe finita così.."
Lo guardai con sguardo interrogativo.
"Oh andiamo,Ashley.
Sappiamo entrambi che c'è qualcosa che ci lega.
Non so cosa sia,ma mi sta sicuramente facendo impazzire.
E questo legame cerca sempre una dannatissima scusa per farci stare vicini,anche se in realtà sappiamo entrambi che oramai di stare lontani non ne siamo capaci,ma oggi..."
Cominciò a dare di matto,neanche lui era più capace di reggere questa situazione.
"Ma oggi abbiamo esagerato." dissi abbassando lo sguardo.
"Non è questo il punto.
Dio,Ash,io con te perdo il controllo di me stesso.
E non importa di Elsie..cazzo,io non so neanche perché sto ancora con lei.
E poi tu,non pensi mai e dico MAI a te stessa;
mentre stavo probabilmente passando il momento più bello della mia vita tu hai pensato ad una persona che probabilmente non vedi da un mese."alzò i toni.
Il momento più bello della sua vita?
Lo guardai sbigottita,ma poi mi resi conto che stava lasciando in secondo piano una cosa.
"Smettila,cazzo.
Credi che io sia tranquilla?
Beh,ti sbagli.
Dannazione,Zayn.
Tu sei stato il mio primo bacio,credi che questo non abbia alcun effetto su di me?
E no,non parlo di quello sulla spiaggia che mi hai quasi rubato,ma di quello a Canberra.
Quello per cui entrambi ci siamo messi nei guai,quello per cui entrambi ci siamo amaramente pentiti e quello per cui ti sei procurato un occhio nero.
Ma nonostante tutto tu dopo hai continuato a tenermi al sicuro da tutto e da tutti.
E cosa dici dei pomeriggi passati ad ascoltare The Wall?Dei ricordi dietro le copertine?Delle mani intrecciate?Degli sguardi?Dei sorrisi,eh?
E non dimentichiamoci di quello che mi hai detto la sera della festa.
Tutto questo mentre,tu Zayn Malik sei fidanzato con una povera ragazza ignara di tutto questo.
Credi che io non mi senta in colpa?
Come dovrei reagire a tutto questo?
Credi che non abbia un cuore?
Dio,so di non credere a tutte quelle cazzate..ma,dannazione,tu mi confondi." Scoppiai quasi urlandogli contro
Lui mi guardò.
Il suo sguardo era un misto di confusione è felicità.
"E togliti quel dannato sorrisetto dalla faccia." borbottai rendendomi conto di quello che gli avevo confessato.
Lui si ricompose.
"Okay,dobbiamo darci un taglio.
Da quando entreremo a casa tua oggi saremo come fratello e sorella.
Per sempre " Abbassò lo sguardo come se avesse fatto fatica a dirlo.
Mi si formò un nodo in gola.
"Giusto." biascicai.
Entrammo in auto e per molti minuti nessuno dei due disse più nulla.
Arrivati dinanzi casa mia nessuno dei due aveva il coraggio di scendere.
"Dio,Ash."
Zayn disse mettendo la testa e le mani sul volante.
Io non parlai.
"Siamo in una gran bella situazione di merda."
"Come se non lo sapessi." dissi alzando gli occhi al cielo.
"Dammi un abbraccio." mi chiese.
"Merda,Zayn,sai già come andrà a finire." risposi freddamente.
"Per favore." mi supplicò.
"No."
"Dai."
"Ho detto di no."
"L'ultima volta."
"Sei così dannatamente fastidioso,la smetti?" urlai.
"Sei arrabbiata?"
"No."
"Sei stanca?"
"Smettila." dissi esasperata.
"Vedo che non sono l'unico ad aver bisogno di un abbraccio." Affermò per poi avvicinarsi a me.
"Zayn.." lo rimproverai capendo il suo vero intento.
"Shh."
Posò le sue labbra sulle mie e io le schiusi stupidamente cosicché lui potesse ottenere l'accesso.
Io non riuscii ad oppormi e ricambiai tirandogli la maglietta dei The Doors è attirandolo a me.
Lo sentii sorridere sulle mie labbra ed approfondire il bacio tenendomi per i fianchi.
Mi morse il labbro inferiore ed io sussultai mettendogli una mano sul petto.
Cominciò a baciarmi il collo,la mascella ed il naso.
"Non allargarti."dissi.
Roteò gli occhi.
"Cristo,il tuo naso è talmente carino.
È così piccolo e liscio."
Ridacchiai arrossendo per la sua bizzarra constatazione.
"Sei un idiota,spero tu lo sappia."
"In questi momenti vorrei ucciderti." disse.
"Sappi che l'odio è reciproco."
"Cazzo,Moore.
Se continui ad insultarmi così mi farai crescere con problemi di autostima." drammatizzò lui.
"Non credo.
Quando cominciarono a distribuire l'autostima tu avevi già fatto piangere tutta la fila." risposi.
"Crudele."sussurrò per poi avvicinarsi di più a me lasciandomi piccoli ed esitanti baci a stampo sulle labbra.
"Zayn,basta.
Abbiamo già infranto la nostra..promessa dopo nemmeno dieci minuti." sospirai.
"Ma io avevo detto solo dopo esser entrati in casa."
Sul suo viso comparve uno di quei sorrisetti che tanto odiavo.
Sbuffai scendendo di corsa dall'auto e così fece anche lui.
"Cosa c'è?Anche ora non vuoi che ti apra la portiera?
Sto cominciando ad avere la sensazione che tu abbia paura di me." Disse alludendo al primo giorno che ci siamo incontrati e alla sera della festa.
"Dio,credo di averti odiato sul serio quel giorno." affermai sospirando.
Lui ridacchiò.
Ci trovammo dinanzi al mio cancello e capii che per quanto tentassimo di sdrammatizzare il momento era arrivato.
"Prima di entrare,volevo dirti di cercare di stare bene,okay?
So che sei forte e che supererai tutto questo."dissi per poi rivolgergli un debole sorriso.
"Non sarà facile senza di te,da quando ti ho vista stamattina ho subito pensato che sarebbe stato il giorni più bello di tutti quelli che mi si prospettavano.
Dopo la morte di mia madre e ciò che sta accadendo fra noi,non credo che sarò più la stessa persona.
Sappi solo che stamane appena ho incrociato il tuo sorriso ho dimenticato per un attimo il dolore più grande della mia vita." mi confessò accarezzandomi una guancia.
"Cosa farai con Elsie?"
"Cristo,non lo so.
Quella ragazza è troppo buona e gentile per me,mi dispiace davvero non poterle dare quello che si merita."
"Già." sussurrai prima di bussare alla porta.
Ad aprirci fu Julia,la quale già conosceva Zayn quindi non ci vollero presentazioni.
Appena Zayn posò lo sguardo sulle sorelle loro gli corsero incontro.
In due giorni l'avevo visto piangere due volte e questa era una di oquelle.
Lacrime di gioia e dolore gli bagnarono il viso;non riusciva a credere che le sue piccole fossero cresciute così tanto.
Fu una delle scene più belle che avessi mai visto.Il pranzo passò lentamente,erano tutti molto addolorati e io,in privato,dovetti spiegare a mia madre quello che era accaduto.
Nel pomeriggio,mentre tutti eravamo occupati a guardare un film qualcuno bussò alla porta;
una domestica aprì prima di me e pochi secondi mi ritrovai dinanzi al mio incubo peggiore:"Jeremy?"
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Salve a tutti!
Chiedo perdono in ginocchio per l'immenso e imperdonabile ritardo e spero vi godiate il capitolo.
Come sempre mi scuso per gli errori e sappiate che nel prossimo si parlerà delle associazioni in cui Zayn,Elsie,Jeremy e Jay sono coinvolti e della falsa Ashley.
A presto!
D.G xx
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Your heart is a deep ocean of secrets
FanfictionLei amava sognare,si perdeva nei suoi sogni. Lei volava,era sempre riuscita a volare anche se un'ala le era stata spezzata troppo presto,ma un giorno,quando tentò di spiccare il volo verso ogni suo desiderio,quella non riuscì più a supportare un cuo...