Il solito odore di champagne e fragole inondava l'interno della lunga auto.Durante il tragitto verso casa non dissi una parola, mi limitai a fissare le immagini che scorrevano veloci attraverso il finestrino oscurato della limousine, e ogni tanto notavo con la coda dell'occhio lo sguardo di mio padre fisso su di me.
Dato che la tensione in quell'auto cresceva ogni minuto di più,il signor Malik ruppe il silenzio:
"Come vedo già vi siete conosciuti..."
"Come?Pura casualità immagino,vero Ashley?" Lo interruppe mio padre che si rivolse a me con tono duro e assumendo un'espressione di rimprovero.
"Richard,non é come pensi,fra me e questo qui" dissi indicando Zayn
"Non c'è nulla,vi prego,non sia mai,e ora che ci penso,non so neanche perché ti sto dando delle spiegazioni" continuai per poi lanciargli una frecciatina.
"Ashley!"mi rimproverò mio padre
"Richard,non ora" si intromise il padre di Zayn
Mio padre mi lanciò un occhiataccia e poi guardò il signor Malik che gli fece cenno di zittire.
"Zayn.." cominciò a parlare l'uomo seduto alla destra di mio padre
"Credevo ti fossi dimenticato di me,come mai qui? Sidney é lontana da Bradford" la freddezza nelle parole di Zayn in quel momento mi stupì,anche se ci conoscevamo da poco,non l'avevo mai visto così arrabbiato,ferito,deluso.
"Zayn,lo sai che non mi dimenticherei mai di te,sei mio figlio"disse il padre del ragazzo,si poteva scorgere un pizzico di delusione nel suo tono.
"Ricordati che non serve ricaricarmi ogni mese la carta di credito con fior di quattrini per essere un buon padre" una risposta secca e ancor più fredda di prima uscì dalla bocca di Zayn.
"Lo sai che non posso chiamarti sempre Zayn,ho degli impegni,poi ci sono le tue sorelle, e tua madre"si giustificò l'uomo
"Le solite scuse,sempre le solite scuse?Ma sai che ti dico? Dovrò imparare a non farci più caso,dovrò imparare a convivere senza mai udire il suono della tua voce" Quelle parole mi toccarono nel profondo del cuore,mi ci rispecchiavo.
Non avrei mai pensato di poter vedere me stessa all'interno di parole pronunciate da lui.
"Zayn ti prego,cambiamo discorso,come vi siete conosciuti?" si rivolse ad entrambi cambiando argomento,probabilmente quella situazione faceva male anche a lui.
"Il maschilista qui presente non voleva farmi iscrivere alla squadra di scherma,quindi abbiamo litigato,il primo giorno di scuola." spiegai fulminando Zayn con lo sguardo
"Vacci piano con le parole,poi avevo le mie ragioni.
Diciamocelo,sei una ragazza,e poi non credo ti troverai bene in una squadra di soli maschi." si spiegò con l'aria di uno che stesse dicendo cose normalissime.Idiota.
"Sei solo uno stupido maschilista e poi io ho i miei amici;Niall,Liam e.." abbassai lo sguardo cercando di trattenere le lacrime e nascondere i miei occhi tristi.
"Certo,Louis.." mi guardò con aria saccente.
"Taci,idiota" lo zittii
Da quando io e Zayn avevamo cominciato a discutere,i nostri padri non avevano aperto bocca.
Quando mi voltai verso di loro li vidi che stavano trattenendo le risate solo per farci continuare a parlare.
"Ridete? Ma dico,voi ridete?Questo ragazzo ha una patologia mentale e voi ridete?" mi rivolsi ad entrambi
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Your heart is a deep ocean of secrets
FanfictionLei amava sognare,si perdeva nei suoi sogni. Lei volava,era sempre riuscita a volare anche se un'ala le era stata spezzata troppo presto,ma un giorno,quando tentò di spiccare il volo verso ogni suo desiderio,quella non riuscì più a supportare un cuo...