That's right?

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"Ash.." sussurrò mio fratello da dietro alla porta.
"Vattene via,James." urlai tra le lacrime.
"Ashley,io..."
"Ho detto che devi andare via!"
Pochi secondi dopo,il suono del suo respiro pesante svanì.
In quel momento i miei battiti erano irregolari e solo una persona occupava la mia mente;Zayn.
Ripensai più volte lui e nel frattempo le immagini del nostro bacio,degli occhi in tempesta di James mentre lo guardava furioso,delle le parole di Zayn e del pugno di mio fratello sul suo viso mi offuscarono la mente.
Questa era la parte del carattere che accomunava mio padre e mio fratello;l'essere possessivi.
Lo erano sempre stati entrambi,questa era stata una delle cause della distruzione della nostra felicità.
Ad un tratto sentii bussare in modo violento alla mia porta;
"Ash,apri,per favore,abbiamo un problema."
"Z-Zayn?" balbettai,non volevo mi vedesse così,ma il suo tono non mi faceva presagire nulla di buono quindi decisi di aprire.
Non ebbi il coraggio di guardarlo negli occhi quando entrò,ero imbarazzatissima e preferivo non peggiorare la situazione.
Mi sentii osservata,mi stava fissando ma al suono di uno strano rumore con uno scatto mi prese per un polso e mi tirò sotto al letto facendomi cenno di restare in silenzio.
Sentii delle voci nel salotto e riconobbi all'istante quella di Jeremy che mi cercava,cominciai a tremare di paura,purtroppo Zayn se ne accorse e mi strinse in un abbraccio.
Come riusciva a proteggermi con così tanta naturalezza dopo quello che era successo poche ore prima?
Sentii poi Jay e mio fratello parlare di una festa che si sarebbe svolta giusto un mese dopo,a cui,da come avevo capito,eravamo obbligati ad andare.
Guardai Zayn e notai il suo nervosismo,non faceva altro che mordersi il labbro inferiore.
"Hey,calmati." sussurrai.
Mi guardò negli occhi e tutte le sue preoccupazioni mi travolsero,poi in risposta mi strinse ancor più a se e mi ritrovai con la testa poggiata sul suo petto.
Continuammo ad ascoltare la conversazione riguardante la festa,dalla voce di James potevo capire che stava cercando di mascherare tutte le preoccupazioni e quello che stava provando in quel momento,sopratutto nei casi in cui Jeremy chiedeva di me e Zayn.
Dopo una quindicina di minuti udii la sua voce sempre più vicina alla porta,il cuore martellava nel petto e nostri respiri si facevano sempre più pesanti.
"Ti dispiace se vado in bagno?" udii il tono falso di Jay,probabilmente sapeva benissimo che quello non era il bagno.
James tentò di fermarlo,ma ad un tratto la porta si aprì di scatto e io stupidamente sussultai per lo spavento guadagnandomi un'occhiataccia da Zayn.
Vidi fermarsi degli anfibi neri davanti al letto matrimoniale e il panico si impossessò di me.
Cominciai a non respirare bene e probabilmente uno dei due se ne accorse,perché disse qualcosa a mio fratello ma non capii.
Delle lacrime mi bagnarono il viso e sentivo che una voragine si stringeva e mi soffocava il cuore senza nessuna tregua impedendomi di respirare.
Sentii la sua mano stringere la mia ma il peso sul petto non voleva alleggerirsi,odiavo il fatto che Zayn mi vedesse così.

Zayn

Era distrutta ed era tutta colpa mia.
Ogni attimo che passava la stringevo sempre di più a me ma dopo pochi minuti ebbe un attacco di panico e non seppi più cosa fare.
Ormai Jay e Jeremy ci avevano scoperti e l'unica cosa da fare era uscire allo scoperto e affrontare la realtà.
Appena mi mossi per sgusciare da sotto il letto sentii Ashley stringermi la mano,alzai lo sguardo sui suoi occhi pieni di lacrime che sembravano due gemme bagnate dall'oceano e la sentii sussurrare:
"R-resta,per f-favore." balbettò tra i singhiozzi.
"Vieni con me."
La feci alzare e con un po' di difficoltà uscimmo da lí sotto e cercai di farla sedere sul letto,tutto ciò sotto gli occhi indagatori di Jay e Jeremy.
"Chi non muore si rivede,vi stavate nascondendo per caso?" ghignò divertito il ragazzo dagli occhi verdi.
"Siete venuti per la festa,vero ?Verremo,ma ora potete anche andare." ignorai la sua domanda.
Sul volto di Jeremy comparve un sorriso beffardo.
"Perfetto." disse
Poi si avvicinò ad Ashley e le sussurrò qualcosa all'orecchio:
"Mi raccomando dolce Ashley,ti voglio bellissima."
A quel punto non ci vidi più,lo presi per il colletto e con lo sguardo lo invitai ad andare via.
Quando uscirono posai lo sguardo sulla ragazza al mio fianco e fu un colpo al cuore;stava piangendo di nuovo,non doveva essere facile per lei,affatto.
Con uno scatto veloce uscii anch'io dalla stanza,non sopportavo vederla in quel modo.
Sapevo di essermi comportato da idiota ma in quel momento il mio atteggiamento era l'ultima cosa di cui m'importava.

Un mese dopo

Era già passato un mese intero da quel giorno.
James non mi parlava più e il mio rapporto con Ashley si poteva definire tranquillo,dato che da quel giorno avevo deciso di trattarla come mi aveva ordinato suo fratello.
Lei però,ormai non era più la stessa,non sorrideva più se non quando la facevo ridere in qualche modo,anche se involontariamente dato che avevo deciso di trattarla più freddamente,dopotutto credevo che fosse la cosa migliore da fare.
Più stavo lontano da Ashley Moore meglio era.
Guardandomi allo specchio cercai di concentrarmi sulla giacca nera e sulla camicia che avrei indossato quella sera alla festa ma fu inutile,l'ansia che quella sera ad Ashley sarebbe potuto succedere qualcosa mi divorava.
Non era solo una questione "lavorativa",lei non era solo una semplice persona da proteggere.
Sapevo che non sarebbe dovuto importarmi di quella ragazza ma questa cosa in qualche modo stava accadendo e io personalmente non potevo fare altro che starle lontano,anche se purtroppo sapevo che né Jeremy e Jay né tantomeno il resto dei codardi che lavoravano con loro si sarebbero fermati.
La Hellespontus association era un'associazione potente,conosciuta da tutti ma combattuta da pochi,creata per far fronte alla nostra ed eliminarla,fondata per ricattare e truffare gli uomini più potenti del mondo e distruggerli;Richard Moore era uno di quelli.
La suoneria del cellulare mi fece sobbalzare e notai il numero di Harry:
"Zayn,Jeremy é qui." affermò con voce tremante.
"Cosa stai dicendo?" ribattei
"Amico,credo che dovreste cominciare ad andare alla festa.Ci vediamo lí,verremo anche noi."
"Anche Louis?" chiesi titubante.
"Anche Louis." confermò.
Non sapevo perché quella cosa mi desse tanto fastidio,sapevo benissimo che suo padre era uno dei soci della nostra azienda ma il fatto che venisse anche lui continuava ad irritarmi senza una spiegazione.
"Zayn,é tutto okay?" mi domandò il mio amico preoccupato.
"Tutto okay,ci vediamo dopo." mi risvegliai dai miei pensieri.
"A dopo."
Chiusi la chiamata e andai a chiamare Ashley nella stanza a fianco dicendole che saremmo dovuti partire da lí a poco,dato che il luogo della festa era abbastanza distante da Camberra.
Quando la vidi non potei non sgranare gli occhi,era bellissima.
La stoffa del vestito nero che indossava le ricadeva dolcemente sulla pelle chiara,era stretto in vita e si allungava in una gonna corvina che le copriva le gambe fin sopra le ginocchia.
Era così impacciata mentre si muoveva in quell'abito che non potei non trovarla straordinariamente bella ovattata di tutte le sue inutili insicurezze.
La dovetti trascinare in macchina,non ne voleva proprio sapere di quella festa e i suoi complessi mentali su quanto fosse corto il suo vestito non miglioravano la situazione.
James era già lí,la mattina mi aveva semplicemente detto che avrei dovuto accompagnare io sua sorella alla festa e poi si era dileguato come se nulla fosse.
Durante il tragitto notai con la coda dell'occhio Ashley tormentarsi le labbra,era nervosa.
"Calmati." le dissi
"Fosse facile." ribatté a tono,era davvero irritabile e ciò innervosiva anche me ma non lo diedi a vedere.
"Ci saremo io e tuo fratello."
"A voi due non frega un bel niente di me." sussurrò abbassando lo sguardo e stringendo i pugni.
Le sue parole mi trafissero l'anima,come poteva credere davvero che non m'importasse di lei?
"Quindi per te quel bacio non ha significato nulla,per te nulla di tutto quello che è successo tra di noi non ha avuto valore!" ringhiai in preda all'ira.
"Ti rendi conto cosa stai dicendo? Tu,Zayn Malik,mi vieni a parlare di qualcosa a cui nemmeno credi?."
mi guardò dritto negli occhi.
Aveva ragione,per me non era significato niente.
Giusto?
"Io non ho mai detto che provo qualcosa per te o cose simili."
Il mio tono tagliente la irrigidì.
"Bene,perché per me è lo stesso e comunque no,tutto quello che è successo fra noi per la sottoscritta non é significato nulla,nulla." La sua voce spezzata sottolineò l'ultima parola,non poteva davvero aver reagito in quel modo,non provava niente per me.

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Heyyy,godetevi il capitolo!
Ieri è stato il compleanno del nostro Zayn,già 22,ci credete?
Comunque abbiamo cercato di fare il capitolo più lungo del solito,speriamo in qualche vostro commento xx

Your heart is a deep ocean of secretsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora