Trouble...only trouble

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Zayn

"Ash,dove hai messo la mia felpa?" La voce di James risuonò per tutto l'isolato,non sarebbe mai cambiato.
Ormai erano tre giorni che vivevamo tutti e tre fuori città nella grande casa che mio padre aveva comprato appositamente per me tempo prima, e che,quindi,decisi di usare solo in caso di caso di emergenza.
Era affacciata sulla spiaggia e la natura verdeggiante creava una cornice perfetta attorno ad essa,all'interno lo stile era tipico di una casa sul mare e sicuramente avrebbe incantato chiunque,da non togliere il fatto che lí saremmo stati più tranquilli.
A dirla tutta, in realtà mi stavo già esaurendo a causa di Ashley e James;probabilmente nessuno avrebbe mai capito chi fosse più disordinato dei due.
Quella che mi preoccupava era Ash,da quel pomeriggio in cui l'avevo abbracciata non mi aveva più rivolto la parola,se non per l'essenziale,e ogni volta che cercavo i suoi occhi abbassava lo sguardo,anche se,dopo tutto,non si risparmiò nel fare domande a cui non potevamo rispondere,ma in effetti come biasimarla?
Si era ritrovata nel giro di poche ore in una situazione più grande di lei di cui neanche sapeva il motivo.
Poi ora che avevo scoperto fosse la vera figlia di Richard non potevo più guardarla se non come una sorella.
Il bussare della porta interruppe i miei pensieri.
"Avanti."
"Era nelle cose di mio fratello,e sapendo che apparteneva a te,ho pensato di riportartela." mi indicò la camicia blu che indossai quando andammo alla festa d'inizio anno,ricordo che era imbarazzatissima e,tralasciando quello che successe dopo,fu una bella serata.
La ragazza davanti a me era imbarazzata e i suoi occhi grandi ormai verde smeraldo stavano cercando di decifrare la mia espressione.
Battei la mano sul mio letto per invitarla sedersi,all'inizio fu un po' titubante ma alla fine decise di ascoltarmi.
Avrei dovuto allontanarla perché probabilmente mi ci stavo affezionando,ma sapevo benissimo che non ci sarei mai riuscito.
"Fra poco partiamo per Camberra,vai a prepararti ."
Dovevamo allontanarci da Sydney,almeno per un po'.
"A Camberra?Ora?" mi guardò come se fossi pazzo
"Ovviamente."
"Ma Zayn.." tentò di replicare
"Accontentati."
"Ti odio." mise il broncio
"Io di più." mentii
"Bene,quindi non verrò da nessuna parte." si alzò per andare verso la porta.
"Decido io qui" la buttai lí
"Decide J" usò l'abbreviazione che usava anche da piccola.
"Anche quand'eri piccola lo chiamavi così..." mormorai spontaneamente,per poi accorgermi del mio fatidico errore.
"Ζayn,quindi tu..." l'espressione del suo volto era indecifrabile.
"Non fare più domande,saprai tutto a tempo debito." il mio tono diventò freddo,lei se ne accorse e infatti abbassò lo sguardo.
"Non é giusto." borbottò guardandomi intensamente negli occhi e incrociando le braccia.
Non risposi,sapevo che aveva ragione.
"Ora,se non vuoi fare tardi vai a preparare le valigie" sviai la conversazione,non ne potevo più.

Ashley

Aprii gli occhi e la prima cosa che vidi fu il cielo stellato che si intravedeva dal tettuccio di vetro dell'auto di mio fratello.
Sentivo un calore avvolgermi il corpo senza capirne l'identità,ma poco dopo mi accorsi che mi ero addormentata beatamente tra le braccia di Zayn.
Mi maledissi in quel momento.
"Guardate chi è tornato dal paese delle meraviglie." scherzò lui quando alzai lo sguardo sul suo viso.
Gli sorrisi.
Aveva i capelli scompigliati e gli occhi di qualcuno che si era appena svegliato.
Dio,se era bello.
Ad un tratto il mio cellulare cominciò a squillare e sullo schermo comparve il nome di Louis,a quella vista Zayn si irrigidì e mi strinse ancor più a se.
Ero la sola a non capirlo?
"Dovrei rispondere?" gli chiesi.
Borbottò qualcosa di incomprensibile ma poi annuì.
"C-ciao." balbettai.
"Hey" mi salutò lui tranquillo dall'altra parte del telefono.
"Dove sei?" continuò.
"Dove sono?" risi nervosamente alzando il tono della voce,cercando di chiedere un aiuto a quei due imbranati.
Zayn afferrò il mio cellulare e prese a parlare con Louis:
"Mi dispiace,ma Ash non può parlare in questo momento."
gli sentii dire per poi vederlo chiedere la chiamata.
James,che era al volante,se la rideva come se niente fosse mentre io avrei tanto voluto uccidere il ragazzo accanto a me in un nano secondo.
"Mi dici cosa ti è saltato in mente?" alzai il tono.
Scrollò le spalle.
"James giuro che se non lo uccidi tu lo faccio io."
"Non sarai mica geloso,vero Zay?" James assunse un tono duro.
Era sempre stato così,fin da quando ero piccola,tentava di proteggermi da tutto e da tutti, ogni volta che mi vedeva con Jack non faceva che farmi mille raccomandazioni.
Jack.
"Non sono geloso." disse irrigidendosi.
Non ne capii il perché,ma rimasi delusa da quella risposta.
Io non provavo nulla per Zayn,allora perché faceva così stranamente male quello che aveva detto?
Arrivammo in un hotel al centro della città,che purtroppo non potevo ammirare dato che ero obbligata a restare in albergo.
Scoprii che avevamo una sola suite dato che era tutto pieno.
Il destino ce l'aveva con me o cosa?
James se n'è andò perché aveva delle commissioni da fare e io rimasi sola con Zayn.
Mi buttai sul grande divano in pelle scura sbuffando mentre il ragazzo accanto al mio fianco mi seguiva con lo sguardo.
"Che c'è?" borbottai scocciata.
"Sei buffa." ridacchiò lui.
Si sedette accanto a me e mise le braccia dietro il capo.
"Elsie è la tua ragazza?" azzardai.
Lui scrollò le spalle,e qualcosa mi fece intuire che non era molto interessato a continuare la conversazione.
Il mio telefono cominciò a squillare nuovamente; Liam.
Zayn prese nuovamente il mio cellulare e rispose:
"Liam,sono Zayn,non è il caso di chiamare ancora,chiaro?Non preoccupatevi." attaccò senza aspettare una risposta dall'altra parte.
Si era permesso di nuovo di farlo,questa volta non l'avrebbe passata liscia.
Lo guardai infuriata per diversi secondi e poi scoppiai:
"Basta,mi sono scocciata!" sbottai alzandomi e andando verso la porta.
Ero stanca di tutta questa situazione,volevo tornare a Londra e non vedere più nessuno.
Sentii un braccio afferrami il polso:
"Tu non andrai da nessuna parte,è pericoloso."
Il suo sguardo si posò su di me e per mia sfortuna incontrai i suoi meravigliosi occhi ambra.
"Nessuno ha bisogno di me qui,è stato tutto un errore.
Sarei dovuta rimanere a Londra,avrei causato meno problemi,a tutti. ."mormorai frustrata.
Il nostri visi erano sempre più vicini e io fui rapita dalle sue meravigliose labbra.
I nostri nasi si sfiorarono e giurai di poter sentire entrambi i cuori battere.
"Io ho bisogno di te." sussurrò.
A quelle sue parole mi paralizzai.
Le nostre labbra si incontrarono,ma non fu come quel bacio sulla spiaggia,fu diverso;
sentivo qualcosa che ci legava e che ci impediva di stare lontani, ed ero sicura che non fosse solo attrazione fisica.
Mi strinse ancor più a se e io gli misi entrambe le mani sulle spalle,chiese l'accesso con la lingua e io stupidamente socchiusi le labbra lasciandomi trascinare dalle sue morbide.
Le nostre bocche si sfioravano dolcemente,mille brividi percorsero ogni cellula del mio corpo,ma appena ebbi un attimo di lucidità spezzai il contatto.
Mi resi conto di avere paura, una dannatissima paura che mi divorava il cuore e che in quel momento non mi lasciava respirare.
Poco dopo pensai ad Elsie e a come fosse brutto essere traditi da chi ami.
Zayn si passò una mano tra i capelli e sedendosi sul bordo del divano si portò entrambe le mani sul viso.
Che stavamo facendo?
Poggiai le spalle sulla porta dietro di me che era appena stata chiusa.
Appena stata chiusa?
Quando mi girai incontrai lo sguardo severo di James e pregai mentalmente che non avesse visto nulla,ma i suoi occhi mi dicevano che invece era il contrario.
Con le braccia conserte si avvicinò a Zayn e lo costrinse ad alzarsi.
"Ti avevo anche avvertito,Zayn." ringhiò.
Guai,solo guai.

Hayley

Erano quattro giorni che non li vedevamo.
Quattro dannati giorni.
E come se non bastasse Zayn aveva risposto ben due volte al cellulare di Ash dicendoci di non preoccuparci.
Giustamente loro erano insieme chissà dove,non avevano dato neanche notizie se non qualche frase prima di attaccarci il telefono in faccia e noi non ci dovevamo preoccupare?Perfetto.
Sentii una mano accarezzarmi i capelli.
Mi voltai e trovai due occhi smeraldo intenti ad osservarmi.
"Andrà tutto bene.
Niall,Liam e Louis sono andati a cercarli."mi rassicurò Harry con il sorriso più bello che avessi mai visto.
In queste settimane avevo avuto modo di passare più tempo insieme a lui,come amici.
Non potevo negare che un po' mi attraesse,ma io amavo Austin,almeno così credevo.
Era tutto così dannatamente complicato,Harry era complicato,Austin lo era ed anch'io,quindi probabilmente era meglio che entrambi i casi ci fosse solo un rapporto d'amicizia e nulla di più.
Udii la vibrazione del cellulare e nemmeno a farlo a posta era Austin.
"Hey." risposi
"Ti amo,Hayl,non riesco a stare senza di te."
Austin?
A quelle parole mi si mozzò il respiro,non poteva essere.
Poi mi anche resi conto che la sua voce era strana,troppo strana.
Austin non era lucido.
Dovevo correre da lui.

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Salve a tutte!
Speriamo che il capitolo vi piaccia e ci scusiamo per eventuali errori.
Vi auguriamo buone feste e vi promettiamo di aggiornare presto!

Dreamer_Girls xx.

Your heart is a deep ocean of secretsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora