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Mi sto preparando per uscire con Jessica e stranamente sono in anticipo, metto il cappotto e scendo sperando di trovare un taxi davanti all'hotel.
Per fortuna c'è subito e salgo, una volta arrivata a destinazione Jes è lì ad aspettarmi.

"Pronta a girare Parigi per lungo e largo?" chiede la riccia entusiasta.
"Direi!" rispondo iniziando a camminare.

Il pomeriggio sta andando alla grande, siamo anche andate in vari negozi, alcuni meno costosi, altri di alta moda prettamente per lei, perché io non posso permettermi certe cose.

Adesso siamo sedute in una caffetteria a chiacchierare.
"Alla prima occasione ti prego, mettiti quel vestito bordeaux, stai da Dio" ammette lei.
"Grazie, ma non credo ce ne sia una" rispondo finendo il mio caffè.
"Oh ci sarà eccome, noi ogni settimana facciamo cene a casa di qualcuno della squadra" sorride beffarda.

L'avevo già informata che tra una settimana sarei tornata in Italia, ma a questo punto credo che ci sia realmente un occasione, il che mi mette subito a disagio e la mora lo nota.
"Tutto bene?" chiede dolcemente, accarezzandomi la mano.
"Oh sì sì" inizio "Solo che non c'entro niente con voi e non voglio fare quella che se ne approfitta"
"E poi farei la figura della poveraccia con i miei vestiti" ammetto infine.
"Stai scherzando spero? C'entri eccome,
a questa cena ti vorranno sicuramente e poi per il vestito stai bene con tutto" mi sorride.
"Per "ti vorranno" intendi Presnel?" chiedo ridendo.
"Beh, lui sicuramente, ma non credo sia il solo" ammette.
Appena dice così sento l'adrenalina salire di nuovo nel mio corpo, proprio come la sera prima.
"Un certo francesino, non ti levava gli occhi di dosso ieri" continua rompendo il silenzio.
"Non credo minimamente di interessargli, io non sono né una modella né un'attrice, sono la ragazza più normale su questa terra" mi sfogo.
"Oh fidati è proprio questo che piace di te, la semplicità e ovviamente sei una bella ragazza, senza dubbio" confessa sempre dolcemente.

Siamo rimaste a parlare per un'oretta, fino a quando lei mi ha proposto di andare a casa sua e di Marco, ed io ho accettato.

Stiamo per entrare in casa, quando da fuori si sente Neymar urlare
"Ma dai, fallo di cosa?" noi ridiamo e apriamo la porta.
Una volta dentro, si voltano tutti e tre verso di noi salutandoci, anche Kylian, lo vedo di buon umore.
"Amore, cosa hai comprato di bello?" chiede il marito prima di baciarla.

Rimango a guardarli, pensando a quanto siano adorabili, fino a quando però il loro bacio diventa sempre più focoso,
a quel punto mi sposto un po' imbarazzata raggiungendo il divano.
"ANDATE DI SOPRA!" urla Ney spingendoli scherzosamente.
"Scusali, sono fatti così" mi sussurra all'orecchio il francese, che ormai aveva preso posto vicino a me.
"Ma no, sono adorabili, diciamo che non me l'aspettavo" ammetto facendolo ridere.

È quasi ora di cena e siamo stati tutto il tempo a chiacchierare.
"Che volete mangiare?" chiede la padrona di casa, Marco si gira verso di me.
"Ti prego cucinaci qualcosa di italiano, è da troppo tempo che non lo mangio" quasi mi implora.
"Volentieri, pasta?" domando guardandoli, vedo un sorriso a 32 denti sulle facce di tutti.
"Okay, vada per la pasta allora" continuo ridendo.
"Seguimi" dice Jes andando in cucina, ma appena mi alzo sento una mano stringermi leggermente il polso.
"Posso aiutarti?" domanda Kylian sorridendomi.
"Certo" rispondo andando verso i fornelli.

[...]

"Questa pasta è deliziosa" esclama Ney.
"Olly, vieni più spesso a cena" scherza la riccia mangiandone una forchettata.
"Hey hey, l'ho aiutata anche io vero?" chiede il numero 7 guardandomi, io annuisco ridendo.
"Kylian, continua a mangiare per favore" urlano in coro, provocando una risata da parte di entrambi.
"Raga, quindi questa settimana da chi ceniamo?" domanda Marco.
"A casa mia" dice il francese
"Ti andrebbe di venire?" mi chiede.
"Certo"
"Cosa dovrei cucinare?" domanda a Jessica.
"Questa volta facciamo tutto a base di pesce" dice sognante la mora.
"Ecco allora inizio già ad ordinare delle pizze per dopodomani, perché il nostro Kyky manco un uovo sa cucinare" scherza il brasiliano, facendomi ridere.
"Tu continua così e le pizze le ordini per davvero" dice ridendo il francese.

A distrarmi da questa scenetta comica è la chiamata mio fratello, mi alzo e rispondo poco distante da loro.
- Fede ciao
- Come sta andando?
- Tutto bene, ho pure cucinato la pasta
- Beati loro
- Dovevi dirmi qualcosa?
- Sì, mi hanno appena chiamato da lavoro e devo tornare prima, perché un collega è in malattia
- Stai scherzando spero?
- No Olly mi dispiace molto, ma tanto torni pochi giorni dopo di me

Ancora non ci credo, cosa faccio 5 giorni sola?
Dopo aver attaccato mi avvicino a loro, che hanno una faccia confusa.
"Mio fratello, partirà domani mattina per lavoro e io me ne resterò sola per cinque giorni, che bellezza" esordisco facendomi una coda alta, dato il caldo che mi è appena venuto per l'agitazione.
"Ti terremo compagnia noi, non ti lasciamo girare per Parigi sola, tranquilla" dice la ragazza guardando gli altri che annuiscono.
"Potete venire agli allenamenti domani" propone Kylian.
Ringrazio entrambi per farmi sentire meno sola.

È stata una bella serata, anche se ormai è giunta al termine.
"Oh no sta diluviando" mi lamento aprendo la porta, seguita da lui.
"Ti accompagno io?" chiede quest'ultimo.
"Ti ringrazio, ma prendo un taxi, non voglio farti sprecare benzina" rispondo io senza rendermi conto di cosa abbia appena detto.
HO SERIAMENTE DETTO A MBAPPÉ di non volergli sprecare benzina?
Perché sono così cogliona?

Il francese sorride alla mia affermazione.
"Tranquilla non è un problema, ti accompagno volentieri"
Così saliamo in macchina e ci dirigiamo verso l'albergo.

ICI C'EST PARIS Kylian MbappéDove le storie prendono vita. Scoprilo ora