ICI C'EST PARIS Kylian Mbappé

11

Da Kylian

Buongiorno bell'addormentata nel bosco

Sorrido al messaggio e rispondo.

Sono le 11, ieri sera alla fine non ho neanche cenato, mi sono addormentata presto dopo essermi messaggiata un bel po' con lui.
Nonostante sia ancora un po' assonnata faccio una video chiamata ai miei, dove non racconto troppi "dettagli" della mia esperienza parigina.

Dopo aver riattaccato ordino una sorta di brunch in camera, non ho proprio voglia di scendere e incontrare Jonas, mi mette troppo a disagio.

Finisco a questo punto di pranzare data l'ora e inizio a prepararmi, si lo so è ancora prestissimo, ma voglio fare con calma e sopratutto voglio essere impeccabile, dato che sarà forse l'ultima cena con lui.

Ore 17:30

Sono alla specchio a cantare ormai già pronta, manca solo il vestito, ma sento la musica interrompersi e noto che il francesino mi stia chiamando.

- Hey
- Ciao dormigliona
- Non è colpa mia, pensa che ieri non ho neanche cenato
- Molto male, stasera ti faccio mangiare io
- È una minaccia?
- Sì lo è, a proposito di cibo... il pesce va bene cotto nell'acqua e poi ci metto il condimento?
- NELL' ACQUA? Ma sei impazzito?
- Cazzo cazzo cazzo
- Kylian? Non dirmi che l'hai già fatto
- Sì volevo portarmi avanti, ti prego vienimi ad aiutare
- Sì chef
- Non fare la simpaticona, fra 10 minuti scendi

Attacco la chiamata, mi metto il vestito e scendo.
Vedo la macchina e salgo velocemente, anche perché un mezzo così ha attirato l'attenzione di alcuni ragazzi.

"In tuo soccorso" dico allacciando la cintura.
"Puoi dirlo forte, sono un imbranato"
"Menomale che non giochi come cucini" lo sfotto ridendo, lui mi guarda e sorride.
"Vorresti dire che in campo sia bravo?" mi fa l'occhiolino.
"Così dicono"
"Vedremo piccola italiana"
anche ieri sera mi ha chiamata così e detto fra noi, mi fa impazzire e credo che l'abbia capito.
"Oh guarda è come i capelli" dice toccandomi la guancia delicatamente,
rimango un attimo in silenzio per quel contatto, che non c'era mai stato fin'ora.
"Smettila e poi è verde" ammetto indicando il semaforo sopra di noi, facendo la finta infastidita, lui sorride per l'ennesima volta scuotendo la testa.