- Sono davvero buonissimi -
- Concordo - biascicò Tsukishima tra un pancake e l'altro.
- Nonostante abbiate sfruttato la mia cucina senza chiedermelo, vi informo che potete farlo ogni volta che volete! -
- Zio! -
- Che c'è? È come se avessi dei cuochi personali, è una figata! -
Yams alzò gli occhi al cielo e si prese un altro pancake.• ° • ° • ° • ° • ° ☾︎ ~ ☼︎ • ° • ° • ° • ° • °
Kageyama's p.o.v.
- Hai ascoltato il mio consiglio, eh? -
- Che? -
- Eddai, dovresti saperlo che ormai non puoi nascondermi niente. L'ho visto. -
- Visto... cosa? -
- Come vi guardavate oggi. È successo qualcosa che vuoi assolutamente dirmi nelle ore in cui eravamo fuori? -
- Mmm, forse -
- FORSE?? VI SIETE DICHIARATI?? -
- Shhh, guarda che ci sente se urli -
- Scusa - sussurró. Si avvicinò e si sedette a gambe incrociate sul letto, sporgendosi in avanti. - Come glielo hai detto? -
- Io non... gliel'ho detto -
Fece una faccia piuttosto confusa. - In che senso? -
- Nel senso che, forse... ci siamo baciati -
- COSAAA?? -
- SHHH! -
- SHHHH UN ACCIDENTE, TI RENDI CONTO?? -
- YAMAGUCHI! -
- MI SENTO MALEEE -
Gli tirai una cuscinata in faccia e si zittí.
- È meraviglioso - disse a bassa voce, avvicinandosi con aria soddisfatta.
- Sono davvero contento per voi -
- Sai che è in gran parte merito tuo, vero? -
- E perché mai? Non ho fatto niente -
- Non è vero. Se tu non fossi venuto a cercarmi a casa di Noya a quest'ora sarei ancora a chiedermi se Shoyo prenderebbe mai in considerazione l'idea di stare con un ragazzo -
Yams mi tiró uno scappellotto non molto sentito. - Non ho fatto niente - ripeté.
Sentii le sue braccia circondarmi pochi secondi dopo. - Ma tutto ciò che ho fatto l'ho fatto perché ti meriti di essere felice, quindi non ringraziarmi -
Ricambiai l'abbraccio e gli restituii lo scappellotto.
Ero davvero fortunato ad avere un amico come lui.
Sapevo che i miei ringraziamenti non sarebbero mai stati abbastanza.• ° • ° • ° • ° • ° ☾︎ ~ ☼︎ • ° • ° • ° • ° • °
Hinata's p.o.v.
Era successo davvero.
Mi tirai l'ennesimo pizzicotto per essere sicuro di essere realmente lì, in quella casa, con Tobio.
Lo stesso Tobio che aveva inaspettatamente fatto il primo passo.
Lo stesso Tobio di cui ero irrimediabilmente innamorato da... non avevo contato i giorni, ma era sicuramente tanto tempo.
Ci avevo sperato, certo, ma mai davvero creduto. Non pensavo potesse davvero farsi avanti, non mi era sembrato neanche del tutto Tobio, in quel momento.
La sensazione che avevo provato e stavo ancora provando era qualcosa di indescrivibile. Mi sembrava di essere più leggero del solito, percepivo il sottile tremore alle mani e avevo sicuramente le guance ancora un po' rosse. Ma ero felice.
Ero incredibilmente felice.
E la mia felicità era tutto merito suo. Ancora una volta.• ° • ° • ° • ° • ° ☾︎ ~ ☼︎ • ° • ° • ° • ° • °
A cena mangiammo tutti poco, forse (ed è solo una mia supposizione, assolutamente nulla di certo) avevamo mangiato troppi pancakes.
C'era una strana tensione nell'aria, Tsukki mi lanciava occhiate sospette e Yams spostava continuamente lo sguardo da me a Tobio e da Tobio a me, come aveva fatto anche Natsu la prima volta che Kageyama era venuto a casa nostra.
- Cosa c'è che non so?? - lo zio di Yams si ficcò in bocca un'altra cucchiaiata di riso. - Non guardatemi così, la mia pancia è grande, c'è ancora spazio vuoto! Allora? È successo qualcosa? Avete dato fuoco a qualche mobile senza dirmelo? Cosa mi state nascon... -
- Che ne dite di fare un giro fuori? Non fa freddo e ci saranno sicuramente un sacco di stelle! -
- Ottima idea Yams, ci sto! - esultai.
- Con permesso - dissero contemporaneamente Tobio e Tsukishima facendo seguire un leggero inchino. Sentii zio Ryu urlare un: - Fate attenzione! - ma fui l'unico, gli altri erano già lontani.• ° • ° • ° • ° • ° ☾︎ ~ ☼︎ • ° • ° • ° • ° • °
Yams aveva ragione.
L'aria era piacevole, e ogni tanto soffiava una leggera brezza fresca che faceva ondeggiare i fili d'erba.- Che vi avevo detto? Guardate su! -
Lo feci, e sono tutt'ora sicuro del fatto che il modo in cui la mia bocca si spalancò per lo stupore rese la scena molto comica.
Avevo già visto le stelle, o almeno era quello che credevo.
Perché quelle a cui ero abituato non erano altro che puntini sbiaditi tra una casa e l'altra.
Ma quelle che avevo davanti ora, quelle che mi circondavano, erano tutta un'altra cosa.
Sembravano spruzzi di un pennello, bianchi, luminosi, posizionati apparentemente senza un ordine preciso. O forse era solo ordine che non avrei mai saputo decifrare.Anche gli altri le fissavano proprio come me. Anche Tobio.
Notai che le ammirava molto più intensamente di quanto avessi fatto io, di quanto stessero facendo Tsukishima e Yams.
Notai che aveva la bocca leggermente aperta, come se stesse sussurrando.
Notai anche qualcosa brillare sulla sua guancia, proprio come una stella.
Pensandoci adesso, forse avrei dovuto dirgli che se aveva bisogno di parlare io ero lì, per lui. Forse avrei dovuto abbracciarlo, aiutarlo anche con un piccolo gesto.
Ma qualcosa, in quell'istante, mi bloccó dal farlo.
Qualcosa mi disse che quello era un momento suo e solo suo, che io non dovevo fare niente se non limitarmi a osservarlo, a chiedermi cosa potesse mai significare, che forse sarebbe stato lui a dirmelo, prima o poi.Qualche altra stella scivolò sulle sue guance nei secondi successivi, ma nessuno tranne me se ne accorse.
Quando le lacrime cessarono, Tobio si voltò verso di me e mi sorrise.
"È tutto ok", lessi sulle sue labbra. Dopodiché alzò il pollice e riprese a camminare.• ° • ° • ° • ° • ° ☾︎ ~ ☼︎ • ° • ° • ° • ° • °
- Mi sono sempre piaciute - sussurrò. Eravamo seduti, la mia testa piegata sulla sua spalla. - Le stelle, intendo -
- Sono molto belle - concordai.
- Sono più di questo. - la sua voce era decisa, sicura di sé. Stava per raccontarmi qualcosa, ne ero certo.
- Sai, io e Yuki andavamo a volte a casa di mio nonno, quando eravamo piccoli, quando poteva uscire dall'ospedale. Era molto simile a questa. Calda, confortevole, accogliente. Di notte si riuscivano sempre a vedere le stelle, anche quando era nuvoloso. Ed erano stelle vere, quelle che ti fanno rimanere lì a fissarle per ore, non come a casa mia. Lì non riuscivo mai a osservarle davvero, in un senso e in un altro.
Mio nonno le conosceva tutte, dalla prima all'ultima, era stato suo padre a mostargliele una ad una. Così lui decise di mostrarle a me, e io a Yuki. È un po' la nostra tradizione di famiglia. -
- Per questo prima... -
- Mi fanno pensare a loro. Quando ho perso mio nonno, con lui se n'è andata anche una parte di me. Poche settimane prima di morire mi aveva detto che non mi avrebbe mai lasciato, che prima o poi avrei visto qualche stella che non conoscevo, e che quella stella sarebbe stata lui. Così ho sempre osservato il cielo nella speranza di intravederne una che prima mi era sfuggita. E stasera è successo. -
Mi regalò uno dei sorrisi più sinceri che avessi mai visto. - È con me, Shoyo. L'ho sempre saputo. E confido nel fatto che se a Yuki dovesse succedere qualcosa lo rivedrò nelle stelle, prima o poi -
Lo abbracciai. - Ne sono certo - risposi.Tobio controlló che Tsukishima e Yams non stessero guardando, poi mi baciò. Sentii la sua mano scorrermi nel capelli, il suo corpo avvicinarsi al mio.
Chiusi gli occhi e mi concessi di essere felice.• ° • ° • ° • ° • ° ☾︎ ~ ☼︎ • ° • ° • ° • ° • °
pov: sono viva !!
chi l'avrebbe mai detto?
risorgo dalle tenebre sperando di riuscire a pubblicare in tempi decenti. ci riuscirò questa volta?K: ehm...
H: *sottovoce* shh, non dirglielo
K: perché no?
H: perché lo dico io
K: ah sì? questo dovrebbe impedirmelo?
*hinata si avvicina con aria spaventosa*
H: non. dirlo.
*kageyama lo sposta da una parte col braccio*
K: no, non lo pubblicherà mai in tempi decenti.
*sorride e si allontana*
*shoyo lo rincorre*~ artxmismoony
STAI LEGGENDO
𝘾𝙤𝙪𝙣𝙩𝙞𝙣𝙜 𝙨𝙩𝙖𝙧𝙨 || ᵏᵃᵍᵉʰⁱⁿᵃ ♡︎
Lãng mạn«Avrei voluto piegare il tempo e strapparlo come un foglio di carta, riscrivere la nostra storia affinché nessuno dei due dovesse più vivere un solo attimo di sofferenza. Usare tutte le lacrime che avevamo versato come inchiostro, e lasciare sulla c...