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La scuola era finita da qualche settimana, ed era meglio così.
Tobio non amava studiare,
non gli era mai piaciuto.Troppe cose da ricordare, da sapere a memoria, così tante che sembrava impossibile potessero stare in una testa sola, e rimanerci per un lungo periodo di tempo senza che se le dimenticasse una ad una.
E per cosa poi?
A cosa servivano, nel pratico?
Dubitava che qualcuno gli avrebbe mai chiesto di risolvere un'equazione e metterla nel curriculum.Kageyama non lo capiva, il senso della scuola.
Forse era l'unico.
Forse gli altri non si facevano queste domande, e stavano meglio di lui. E forse essere uno di loro non gli sarebbe dispiaciuto poi così tanto.Solo che i suoi voti non erano granché. Anzi, non erano neanche lontanamente paragonabili a quelli dei suoi compagni.
Si accontentava della sufficienza, quando c'era. Se c'era.
A volte si impegnava, provava a dare il massimo, ma non faceva per lui. Era più portato per altro, se così si poteva dire.Andava male più o meno in tutte le materie, e questo spesso lo rendeva malinconico e pensieroso.
Se la cavava solo a scienze, soprattutto quando si parlava di astronomia.I pianeti, le stelle, le costellazioni, aveva sempre imparato a riconoscerli, fin da piccolo.
Li trovava affascinanti, costanti. Per quanto i suoi voti potessero essere bassi e le sue giornate monotone, le stelle non lo erano mai, e questo lo faceva sentire vivo e al sicuro.Poi c'era la pallavolo.
Aveva sempre amato fare sport. Lo aiutava a concentrarsi su se stesso.
A distrarsi. A sfogarsi, quando serviva.Ne aveva provati tanti, di sport. Ma aveva sempre finito per cambiarli, uno dopo l'altro.
Nessuno gli aveva mai fatto provare così tante emozioni come la pallavolo. Da quel momento, non aveva mai pensato di cambiare. La pallavolo era rimasta, così come le stelle.Aveva aspettato tanto l'estate.
Ora che erano iniziate le vacanze, avrebbe potuto allenarsi e migliorarsi ogni giorno.
Questo gli bastava per non pensare a tutto il resto.Eppure sentiva la mancanza di qualcosa. Come se il grande puzzle della sua vita fosse incompleto. Lo aveva sempre portato avanti silenziosamente, aveva cercato di custodirlo come meglio poteva, essendo semplicemente sé stesso.
Ma nonostante tutto il suo impegno, a Kageyama mancava un pezzo.Sarebbe riuscita l'estate a farglielo ritrovare? Non poteva saperlo.
Non poteva neanche lontanamente immaginare quanto quell'estate l'avrebbe cambiato.
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𝘾𝙤𝙪𝙣𝙩𝙞𝙣𝙜 𝙨𝙩𝙖𝙧𝙨 || ᵏᵃᵍᵉʰⁱⁿᵃ ♡︎
Romansa«Avrei voluto piegare il tempo e strapparlo come un foglio di carta, riscrivere la nostra storia affinché nessuno dei due dovesse più vivere un solo attimo di sofferenza. Usare tutte le lacrime che avevamo versato come inchiostro, e lasciare sulla c...