ᵗʰⁱʳᵗᵉᵉⁿ

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Aika entrò nella sala 9,dove ad aspettarla c'era la maestra Celentano.
Quel giorno non aveva lezioni però quel giorno la Cele voleva parlarle riguardo il serale.
"Buon pomeriggio maestra"salutò la donna
"Ciao Aika,come va?"le chiese,mentre si sedeva.
"Tutto bene,lei invece?"le rigirò la domanda.
"Non c'è male"

"Allora Aika,ancora non ci credi che sei al serale?"
"Dopo che sono passati due giorni,direi che sto iniziando a crederci"nel mentre la ragazza si sedette a terra.
La Cele ridacchiò.
"Mia nonna la ringrazia"aggiunse, ricordandosi delle parole della nonna.
"Che cara,accetto i suoi ringraziamenti"rispose la maestra con un mezzo sorriso.

"Comunque volevo dirti il perché ti ho voluta mandare al serale.
Come ho detto in puntata sei una ballerina che ha voglia di imparare,di migliorare e soprattutto hai tutti i canoni perfetti per essere una ballerina"
"Grazie mille maestra,al serale non la deluderò"
"Adesso che hai la maglia non vuol dire che devi riposarti, bisogna sempre lavorare"le ricordò la Celentano.
Aika annuì.
"Va bene puoi andare"
"Grazie mille maestra"le due si alzarono.

"Arrivederci"
"Ciao Aika"
La ragazza si mise il giubbotto e uscì dalla sala 9,quando ad un tratto si scontrò contro qualcuno il quale stava uscendo dalla sala 5.
"Oh oddio, scusa"la ragazza alzò lo sguardo e si accorse che si era scontrata proprio con lui.
"Tranquilla"disse Alessio
"Non ti ho visto in casetta,se non erro tu sei Aika?"le chiese
"In persona"rispose la ballerina.
Era molto bello.
"Molti mi hanno parlato di te,da quello che ho capito hai un bel caratterino"osservò lui.

Aika si stava letteralmente sciogliendo,sembrava essere molto simpatico.
"Comunque stavo tornando a casa,vieni con me?"gli propose
"Si certo, andiamo"
I due uscirono dagli studios.
Durante il tragitto non parlarono molto, probabilmente per la vergogna oppure non sapevano cosa dirsi.
Fino a quando, mentre la ragazza aprì il cancelletto,Alessio aprì bocca.
"Quindi tu sei Italo giapponese?"
"Sì,mio padre è italiano e mia madre è giapponese"rispose la ballerina.

Salirono gli scalini e si ritrovarono nel cortile dove c'erano qualcuno a fumare, tra cui Jore.
"Aika...hai un bellissimo nome,qual è il suo significato?"il ballerino iniziò a interessarsi.
"Canzone d'amore,l'ha scelto mia nonna"
Lorenzo stava osservando il tutto con tristezza, malinconia.
Sembrava che avesse un coltello infilzato nel cuore.
I due entrarono in casetta,Aika non guardò Lorenzo.
Nemmeno lo salutò.

Sembrava che fosse tornato all'inizio,quando i due si odiavano.
Quando lei lo insultava e che non voleva parlare con lui.
Stava di nuovo incominciando a ignorarlo.
Perfetto Aika,inizio a fare il tuo gioco.
Pensò il ragazzo sputando il fumo,con rabbia.
Non c'era nessuna possibilità che la ragazza si potesse mettere con Lorenzo.
Era impossibile.

[...]
00:30
Lorenzo si girava e rigirava nel letto per cercare una posizione comoda,ma non riusciva a trovarla.
Sbuffò e si mise seduto sul letto, appoggiando la schiena alla testiera.
"Cazzo..."imprecò a bassa voce.
Nella mente erano impresse le immagini di Aika e Alessio che parlavano.
Non voleva disturbare i suoi amici, soprattutto a un orario così indecente.
Senza far rumore si alzò dal letto e indossò una felpa.

Quella sera faceva particolarmente freddo.
Tutti saranno nelle proprie camere sotto i loro fagotti di coperte.
Jore uscì dalla camera e percorse il corridoio fino ad arrivare alla cucina.
Sembrava essere un fantasma,si sentivano solamente i suoi passi e il suo respiro.
C'era un'atmosfera così rilassante e inquietante allo stesso momento.
Entrando in cucina sentì il famoso odore delle foglie di tè della nonna di Aika.
"Aika..."chiamò a bassa voce,era quasi un sussurro.
Nessuna risposta.

Ad un tratto sentì delle risatine e un vociare.
Si avvicini alla fonte di voci,le quali provenivano da fuori.
Ed eccoli li.
Aika e Alessio stavano parlando e ridendo,sembravano essere molto felici.
Lei aveva la testa appoggiata sulla sua spalla.
Le lacrime fecero capolino e solcarono le sue guance.
"Lorenzo non piangere...non piangere"disse tra se e se.
"Va tutto bene Longoni,non sta andando tutto di merda nella tua vita"

Prima che i due potessero vederlo,il cantante si allontanò dai due e subito entrò in camera sua.
Si chiuse in bagno e lentamente fece scivolare la schiena fino a terra.
"Perché sta andando tutto di merda? Perché?"disse quelle parole sembra a bassa voce,per non svegliare i suoi coinquilini e per non farli preoccupare.
"Arrivo sempre ultimo nelle classifiche,la ragazza che amo è innamorata di un altro,ho un carattere di merda..."
Si posizionò le mani davanti al viso e scoppiò a piangere,in silenzio.
Non poteva urlare.
Non poteva esternare i suoi sentimenti.



Scusate per il capitolo corto e triste

Giulia🍓

Die for you||JᴏʀᴇDove le storie prendono vita. Scoprilo ora