Prologo

4.1K 137 7
                                    

-come ti senti?- chiese Lennard al fratello mentre lo aiutava a mettersi seduto al tavolo da pranzo di quella che era la loro nuova casa.

-sto bene smettila di preoccuparti per me in questo modo- sussurrò Carey sospirando per poi passarsi una mano tra i capelli biondi per scostarseli dal viso.

-non stai bene- disse Lennard andando verso la cucina e iniziando a fare una tisana per il fratello maggiore che nel mentre si era anche accasciato sul tavolo nascondendo il volto tra le braccia -proverò a parlare con i nostri genitori domani-

-lascia stare- gli disse Carey continuando a mantenere il volto nascosto -non cambieranno mai idea, soprattutto papà-

-ma non è colpa tua!- protestò Lennard preoccupato per quello che aveva sempre visto come la sua roccia incrollabile. Lui e Carey si portavano cinque anni di differenza e Lennard si era sempre sentito al sicuro quando l'altro interveniva nelle risse che si andava a cercare quando era più piccolo ma in quel momento gli sembrava sul punto di rompersi.

-lascia perdere...un Alpha e una Beta non mi capiranno mai- sussurrò ancora Carey per poi sorridere al fratellino che gli aveva appena portato la tazza di tisana calda.

-ma io sono un Alpha e ti capisco- Lennard si sedette difronte a Carey, Carey che era l'unico Omega della loro famiglia. Quando il fratello lo aveva scoperto Lennard, ancora troppo piccolo per capire, aveva notato un cambiamento nel suo modo di fare ma non gli era importato molto: era suo fratello maggiore punto e basta. Quando era cresciuto poi aveva compreso cosa comportava e aveva deciso di essere lui la roccia dell'altro solo che non gli era riuscito bene.

-tu sei l'unico che mi abbia mai capito in tutta la mia fottuta vita. A volte fatico a credere che il mio fratellino sia un'Alpha- Carey prese un sorso di tisana -dovrei essere io quello che ti protegge non il contrario-

-non tutti gli Alpha sono stronzi antipatici maniaci del controllo- sorrise Lennard prendendo una mano del fratello tra le sue -ma nonostante ciò non sono riuscito a proteggerti-

-Lennard- sussurrò Carey -non potevi sapere che quel bastardo...ci fidavamo entrambi di lui- sussurrò Carey mentre Lennard ringhiava.

-se lo vedo gli spacco la faccia. Ha fatto tutto il perfettino e poi ti mette incita e...odio gli Alpha che usano gli Omega per i loro porci comodi-

-non inimicarti un altro Alpha Len-

-ma...- Lennard sospirò osservando la pancia leggermente pronunciata del fratello mordendosi il labbro inferiore e ripromettendosi di non essere mai come quell'Alpha che aveva distrutto la vita di Carey solo perché credeva che avrebbe avuto parte del patrimonio di famiglia. Ovviamente lo stronzo non aveva fatto i conti con il coglione che era loro padre e che aveva deciso che il primogenito non avrebbe avuto nemmeno un briciolo dei suoi soldi solo perché Omega.

-Len ho te- sorrise Carey -abbiamo te- si corresse mettendo una mano sulla sua pancia -e sono certo che sarai il miglior zio del mondo-

-sarò meglio del padre- ridacchiò Lennard sorridendo al fratello convintissimo di quello che stava dicendo.


Niente è come sembraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora