Capitolo 22

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-fammi vedere- ringhiò Oier che senza salutare nessuno era andato dritto verso la scrivania del marito e aveva preso le carte che il rosso stava sistemando.

-ti fai aiutare dallo stronzo per la denuncia quindi?- ridacchiò Thomas alzando per un momento lo sguardo e osservando quello che in realtà era il suo capo controllare le carte scritte da Finnegan.

-gli sto solo facendo dare un'occhiata- rispose Finnegan per poi sospirare nel notare Arnaud arrivare con il volto in una condizione leggermente migliore grazie ai cerotti. -si può sapere cos'hai combinato?- chiese al figlio che sospirò sedendosi dove poco prima c'erano stati i due ragazzi e osservando l'altro padre che stava controllando i foglie e per sua fortuna non si era ancora accorto dei segni della lotta.

-hanno detto che non potevo andare al compleanno di una mia compagna perché sono un omega- rispose lui -sono stufo di questa situazione di merda-

-Arnaud le parole- disse Oier alzando lo sguardo e notando solo in quel momento i lividi -tu un giorno mi ucciderai lo sai vero?- gli chiese osservando anche lui preoccupato il suo volto -so che sei forte rispetto agli altri omega ma questo non significa che tu possa avere la meglio sugli alpha. Sui beta forse si ma sugli alpha no. Ti fai solo male e poi non devi picchiare la gente-

-anche se mi escludono per un qualcosa che accade per caso e non posso controllare così come non potete controllarlo voi?- domandò Arnaud alzando gli occhi al cielo -cambierà mai questa situazione?-

-lentamente forse si- gli disse Finnegan sorridendogli leggermente -fino a qualche anno fa io non sarei potuto entrare qui dentro-

-tu sei forte papà- gli sussurrò Arnaud -hai un carattere forte come dice papà ma io sono forte solo a fare a botte e gli alpha mi riducono così-

-imparerai ad avere un carattere forte- gli sussurrò Oier scompigliandogli i capelli rossi -con il tempo- e poi tornò a guardare i foglie che aveva in mano sospirando -hai detto qualcosa?-

-di che?- domandò Arnaud confuso.

-stavo parlando con tuo padre del caso- e scosse i fogli osservando poi il marito.

-sono rimasto sconvolto perché ho riconosciuto il nome e si sono accorti che qualcosa era cambiato ma ho mentito dicendo che mi sembrava un nome famigliare-

-quindi si è trovato un omega che è stato aggredito- sussurrò Oier posando i fogli e a Finnegan venne da ridere.

-non è lui l'alpha tra i due Oier- disse e vide lo sguardo smerarlo del castano sgranarsi a quelle parole -se non lo avesse detto per come si stava comportando l'avrei classificato come beta nel verbale della denuncia-

-è un omega? Ma come?-

-non lo so...so solo che avevo ragione nel dirti che dovevi parlarli anni fa- concluse Finnegan ringraziando che Arnaud si fosse messo le cuffie con la musica come faceva sempre quando finito scuola li raggiungeva li e ascoltava la musica per non ascoltarli discutere di lavoro.

-come potevo sapere che...credevo sarebbe stato un alpha anche lui- mormorò Oier mentre un senso di colpa si faceva sempre più presente nel suo petto e iniziava a pesare -i nostri genitori erano due fottuti alpha-

-non potevi saperlo ma dovevi ascoltarmi quando ti ho detto di cercarlo e parlarci. È tuo fratello maledizione! Adesso occupiamoci insieme di questo caso per lui e tu gli vai a spiegare quello che è successo. Potrebbe non perdonarti, e lo capirei, ma almeno gli devi delle spiegazioni-

-va bene, e andiamo a picchiare lo stronzo che ha messo le mani sul mio fratellino-

-non puoi picchiare la gente a caso Oier- sbottò Finnegan alzando gli occhi al cielo mentre sorrideva in direzione del bambino castano e riccio di nove anni che li aveva da poco raggiunti -tutto bene a scuola George?-

-si- rispose lui sbadigliando e sedendosi accanto al fratello dopo avergli tirato un pugno sul braccio per avvisarlo della sua presenza. Per Oier e Finnegan era stato davvero comodo trovare lavoro in una stazione di polizia sia vicino a una scuola media che a una elementare: potevano lasciare i loro figli a scuola e andare a lavoro senza preoccuparsi di doverli poi andare a prendere finite le lezioni visto che entrambi sapevano di doverli raggiungere li.

-solo si?- chiese Oier osservano curioso il figlio.

-lo sai che non ti dirà altro, è peggio di te- borbottò Finnegan in direzione del marito -comunque per aiutare tuo fratello possiamo incastrare il suo ex datore di lavoro e impedire che faccia del male ad altri proprio come ha detto il suo ragazzo-

-mi ero dimenticato di quell'alpha che sta con il mio fratellino. Lo devo minacciare-

-tuo fratello mi sembrava tranquillissimo al suo fianco e l'alpha sembrava non male come persona e non ha dato di matto anche se l'ho aiutato io che sono un omega-

-qualcuno ti ha dato problemi oggi?- chiese preoccupata il castano avvicinandosi al marito e lasciandogli un bacio casto sulle labbra, non lo baciava da quella mattina e prima si era concentrato solo sulla possibile presenza del fratello in quella denuncia.

-no sono stato tutto il tempo a controllare scartoffie e ho parlato solo con tuo fratello e il suo ragazzo che come ti ho detto non ha fatto storie-

-mio fratello aveva un caratterino da alpha se gli è rimasto significa che quell'alpha lo deve sopportare ogni giorno- pensò a voce alta Oier ribaciando il rosso -occupiamoci insieme di questo caso okay? Mi serve una mano per non farmi uccidere da mio fratello-

-e dovrei bloccarlo io?- domandò curioso Finnegan capendo le intenzioni del marito e notando con la coda dell'occhio che anche George si era messo le cuffiette per non sentirli parlare dopo aver uscito i quaderni per fare i compiti: almeno il piccolo sembrava essere interessato allo studio diversamente dal maggiore che stava con lo sguardo fisso sul suo cellulare.

-sei mio marito e devi aiutarmi- confermò Oier.


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