Lennard sospirò uscendo dal bagno del college dopo essersi sciacquato il viso con acqua fredda. Non era ancora riuscito a capire chi era stato a fargli quell'effetto in classe poco prima ma non avvertiva più niente da un po' quindi era certo che l'omega avesse lasciato la struttura. La cosa che lo preoccupava di più in quel momento era Reagan, Reagan che era corso via velocemente senza considerarlo di striscio così come aveva fatto quando era entrato in ritardo quella mattina. Cosa gli era successo? Che fosse tutta colpa del lavoro?
Il biondo sospirò e si diresse a passo spedito verso la sua moto deciso ad andare a parlare con Reagan anche a costo di andare a trovarlo al suo dormitorio. Sapeva di non poterci più entrare, gli era andata bene una volta che non lo avevano scoperto, ma avrebbe chiesto a qualcuno di andarlo a chiamare per lui. Sorrise mentre saliva sulla sua Ducati e dopo essersi messo il casco guidò verso il dormitorio del castano. Fu un caso il fermarsi al semaforo rosso e ringraziò quel maledetto caso visto che posando lo sguardo alla sua destra vide quello che a tutti gli effetti era Reagan correre come un matto, come se fosse inseguito da qualcuno, e infilarsi in un vicolo stretto. E il ragazzo era seriamente inseguito da qualcuno visto che poco dopo altri due ragazzi entrarono in quello stesso vicolo correndo. In che guaio si era messo Reagan? Ignorando quindi qualunque regola stradale si infilò in quel vicolo con la moto, rischiando anche di mettere sotto qualcuno, e raggiunse velocemente i due inseguitori che si spostarono velocemente notando la sua moto, moto che fermò solo una volta davanti a Reagan che vide sbiancare.
-cosa cazzo fai!- gli urlò il castano che sembrava essere in preda al panico -fammi passare!-
-salta su- gli urlò invece Lennard -muoviti-
-no!-
-ti stanno raggiungendo, muovi quel culo- gli urlò ancora e nonostante Reagan fosse titubante nel farlo, salire su una moto con un alpha mentre era in calore non gli sembrava un'ottima idea, salì sulla moto stringendosi stretto alla vita di Lennard che partì velocemente incurante che il castano fosse senza casco. Lennard continuò a guidare nonostante iniziasse a sentirsi leggermente strano per un po' prima di fermare la moto e togliersi il casco. Erano in una strada isolata con nessuno nei paraggi. -che cazzo sta...-
-mi dispiace- lo bloccò Reagan -io...oggi è un giorno no-
-perché ti stai scu...-
-sono un omega e non un beta- sbottò Reagan vedendo poi gli occhi del biondo sgranarsi arrivando alla consapevolezza di quello che era successo. -oggi mi è arrivato il calore in anticipo e non avevo i soppressori quindi sono andato a comprarli di corsa e ho preso una scatola diversa che costava di meno. A quanto pare non funziona alla grande visto che stavi impazzendo per colpa mia in aula-
-ti stavano seguendo perché sembra che i soppressori non stiano più facendo effetto- sussurrò Lennard passandosi una mano tra i capelli -ti fidi di me?-
-ehm...-
-ti porto a casa mia dove c'è mio fratello e vediamo di aiutarti per oggi okay? Non mi fido di portarti al dormitorio tuo adesso- gli disse Lennard rimettendosi il casco dopo aver fatto un profondo respiro.
-ma riesci a guidare? Ti ricordo che sono un omega-
-non ti preoccupare ci riesco- Lennard non era del tutto convinto delle sue parole ma allo stesso tempo non voleva dirlo al castano perché quello che aveva detto era vero: non poteva farlo tornare al dormitorio con dei soppressori che sembravano non funzionare e a casa sua c'era Carey che poteva tranquillamente aiutare Reagan.
Guidò come un pazzo furioso ed ebbe la conferma della cosa più volte visto che ogni qual volta aumentava la velocità o faceva una curva leggermente pericolosa avvertiva le braccia di Reagan stringersi intorno alla sua vita probabilmente per la paura.
-arrivati- riuscì a dire con voce strozzata quando parcheggiò la moto e avvertì subito Reagan scendere velocemente e allontanarsi un po' da Lennard per poter far respirare un po' di più il biondo. Biondo che prese un profondo respiro prima di togliersi il casco. -vieni con me, ti giuro che non faccio niente- continuò il biondo andando velocemente verso l'ingresso di casa prendendo anche le chiavi per aprire velocemente la porta.
-non ti avrei seguito di nuovo se non mi fossi fidato di te Lennard- gli disse Reagan entrando in casa del ragazzo subito dopo di lui e il biondo gli sorrise felice di quelle parole.
-CAREY- urlò Lennard e vide il fratello sbucare dalla cucina con la fronte corrucciata.
-perché url...-
-te lo lascio io devo andare in bagno- disse velocemente il mino correndo al piano superiore buttando la tracolla a terra.
-cos...oh sei il ragazzo del ristorante- Carey sorrise al castano per poi accorgersi di quanto sembrasse star male e gli si avvicinò scrutandolo attentamente -aspetta ma tu sei un omega-
-si, in pieno calore con dei soppressori che non funzionano- disse velocemente Reagan uscendo la scatola dei soppressori che aveva preso quella mattina e facendoli vedere all'altro.
-ci credo- borbottò Carey vedendo la scatola -torno subito- aggiunse poi scomparendo su per le scale per tornare poco dopo con una scatola di soppressori -vieni in cucina e prendi uno di questi- aggiunse facendogli strada -Lennard ti ha fatto qualcosa?-
-mi ha salvato la vita ecco cosa ha fatto- rispose sinceramente il castano prendendo la pillola che gli aveva appena dato l'altro -non so nemmeno come abbia fatto a guidare quella maledetta moto con me dietro-
-mio fratello ha tanto autocontrollo- concordò Carey -credo che fra un po' riuscirà anche a scendere anche se lo manderò in farmacia velocemente-
-grazie-
-figurati, sei davvero bravo a nascondere il fatto che sei un omega sai?-
-me lo dicono in molti e sono fiero della cosa, non mi piace che la gente mi guardi con compassione solo perché sono un omega. Devo comunque ringraziare i miei genitori che erano due alpha per questo caratteraccio-