Capitolo 24

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Finnegan si voltò in modo da poter guardare il marito negli occhi e dargli il coraggio di parlare. Sapeva che non era semplice per l'altro, anche lui in realtà non era tanto tranquillo in quella situazione sentendosi in colpa per quello che era successo ma non potevano tirarsi indietro, non quando avevano difronte a loro Reagan.

-non siamo qui per parlare di qualcosa che riguarda la denuncia in realtà- disse Oier prendendo l'ennesimo profondo respiro -diciamo che grazie alla denuncia che avete fatto io...io ti ho ritrovato Rea-

-cosa? Ci conoscia...- ma le parole dell'omega gli morirono in gola quando si trovò a fissare gli occhi verdi dell'altro identici ai suoi e che credeva non avrebbe mai più visto -non ci credo. Che cazzo vuoi?- sbottò il castano mentre Lennard cercava di capire cosa stesse succedendo.

-spiegarti cos'è successo quattordici anni fa- Oier si era aspettato una reazione del genere per quel motivo era rimasto calmo. Lennard nel mentre aveva appena compreso di trovarsi davanti a quello che era il fratello del suo ragazzo, si era aspettato tutto tranne quello visto che non immaginava di certo fosse un poliziotto.

-mi hai mollato in quell'orfanotrofio ecco cosa hai fatto. Infondo avevamo dieci anni di differenza e tu eri già maggiorenne mentre io ancora un bambino- sbottò Reagan -non ti è mai fregato di me-

-questo non è vero! E non è nemmeno colpa dell'età semplicemente io non sapevo come fare ad occuparmi anche di te. Tutto nel tuo comportamento mi diceva che saresti diventato un alpha come i nostri genitori e come me e per questo ti ho lasciato li a cuor leggero sapendo che te la saresti benissimo cavata da solo. non immaginava certo che in realtà fossi un omega- sussurrò l'ultima frase -quando l'ho scoperto qualche giorno fa mi è crollato il mondo addosso- Reagan distolse lo sguardo dal fratello e si strinse di più a Lennard che lo stava letteralmente sorreggendo preoccupato dal suo stato.

-potevi provare a parlami-

-ero certo fossi un alpha e...senti tu forse non te lo ricordi ma i nostri genitori non facevano altro che litigare dalla mattina alla sera e io ancora fatico a credere che si amassero realmente per non parlare del fatto che papà tradiva la mamma da anni dopo la tua nascita- rivelò il maggiore e Reagan sgranò gli occhi: non se ne ricordava minimamente, probabilmente non ci aveva mai fatto realmente caso -credevo saremmo finiti come loro e quindi nella mia ignoranza nel crederti un alpha ho preferito ignorarti ma adesso non posso farlo, non dopo tutto quello che ti ho fatto passare-

-il caratterino da alpha lo ha però- disse Lennard per alleggerire la tensione che si era creata.

-cosa c'era di più importante di tuo fratello?- sussurrò Reagan con le lacrime agli occhi, voleva capire cosa avesse fatto prendere quella decisione a suo fratello.

-è colpa mia- intervenne per la prima volta Finn.

-Finn è colpa di entrambi non solo tua, non siamo stati attenti- borbottò Oier mentre Lennard sgranava gli occhi ricordandosi del figlio del rosso che avevano incontrato e che aveva un tredici anni e quindi iniziava a capire cosa fosse realmente successo al fratello del suo ragazzo.

-fatemi capire- anche Reagan aveva aggrottato la fronte segno che anche lui aveva iniziato a fare supposizioni.

-io e tuo fratello ci siamo conosciuti all'accademia di polizia, lui l'aveva iniziata in anticipo l'anno in cui c'è stato l'incidente dei tuoi, e ci siamo piaciuti quasi subito. Due anni dopo l'incidente io sono rimasto incinta-

-me lo ha nascosto per mesi smettendo anche di venire all'accademia, l'ho scoperto per puro caso e io...mi dispiace ma studiavo e lavoravo contemporaneamente come un dannato e non sarei riuscito a mantenere tutti da solo-

-potevi dirmelo- sussurrò Reagan -avrei capito e non ti avrei odiato per anni credendo che non mi volessi- scoppiò in lacrime Reagan con Lennard che lo stava stringendo a se accarezzandogli il braccio per cercare di tranquillizzalo.

-adesso lo so- sussurrò Oier osservando i due che aveva difronte -dovevo ascoltare mio marito anni fa e basta-

-ti odio Oier- sbottò Reagan quando si fu calmato -davvero tanto-

-puoi odiarmi quanto vuoi basta che mi permetti di fare il fratello maggiore che non sono riuscito a fare in questi quattrodici anni- propose il castano mentre Reagan alzava gli occhi al cielo.

-arrivi tardi per fare quello iperprotettivo ho già il mio ragazzo che ci pensa ma...ma vorrei conoscere meglio tuo marito visto che mi sembra una persona tremila volte migliore di te e anche fare da zio a mio nipote- propose alla fine Reagan. Aveva compreso che suo fratello era stato costretto a fare una scelta e non lo odiava per quello, lo odiava perché non gli aveva detto la verità e aveva fatto tutto senza dargli una spiegazione.

-nipoti- lo corresse ridendo Finn -tuo fratello non sta stare fermo- continuò tirando un leggero pugno sulla spalla del marito -e ha ritardato di fin troppi anni il mio diploma all'accademia con le pausa che mi ha fatto prendere per le gravidanze-

-ma ti sei diplomato cocciuto come sei- sbuffò Oier mentre Lennard sorrideva notando come il fratello del suo compagno si era trovato un bell'omega peperino segno che esistevano solo che erano fin troppo rari.

-si, tuo marito mi sta simpatico- sorrise Reagan -tu no-

-puoi odiarmi quanto vuoi te l'ho già detto solo non odiare il resto della mia famiglia, non è colpa loro. Dove ti stai trasferendo?-

-a casa di Len- borbottò Reagan lanciando uno sguardo veloce al suo ragazzo che gli sorrise rassicurante -avrei aspettato un altro po' sinceramente ma mi hanno cacciato quindi era l'unica opzione disponibile-

-se vuoi puoi venire da noi...sai non mi convince lasciarti da solo con il tuo ragazzo-

-ti ho già detto che è troppo tardi per fare il fratello iperprotettivo- Reagan alzò gli occhi al cielo -preferisco stare da Len- concluse il discorso Reagan con Lennard che sorrise soddisfatto verso Oier visto che Reagan aveva scelto lui al fratello.

Niente è come sembraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora