"È tutto per oggi potete andare. T/n resta qua in classe" disse Dainsleif mentre puli' la lavagna: "Ditemi professore. Ho fatto chiasso?" "No. Stasera siete libera o avete altri impegni oltre a fare i compiti?" "Prof io stasera non so. Al pomeriggio devo pensare ai miei studi e non amo uscire di casa quando ho da fare" rispose lei mentre chiuse la cartella per poi uscire dalla porta. Dainsleif era professore di alchimia e sapeva già perché la T/c non partecipava alle lezione! Lei aveva una settimana piena di verifiche e interrogazioni. Chiese al preside di annullare quelle verifiche e interrogazioni: "Dainsleif sono disponile ma la studentessa dovrebbe svolgere tali materie che non può rimandare" "Lo so. Ma il problema che lei non partecipa più alle mie lezioni" "Le hai detto di uscire per parlarle?" "Si ma mi ha dato buca" rispose lui sbuffando. Varie settimane dopo, nella lezione di alchimia, T/n non era presente e questo mise preoccupazione a Dainsleif; decise di andare in cortile al retro della scuola e quello che vide ... "Sai T/n che il denaro che ci devi, ci serve per comprare le bombe?" "Voi siete pazzi! Se lo scopre uno dei miei professori che io stavo collaborando con voi, mi ammazzano!" "Troppo tardi!" Rispose Dainsleif mentre si avvicinò alla sua giovane studente: "Ci scusi professore! Volevamo solo del denaro per le patatine!" "Ho già sentito tutto. Razza di deficienti! State togliendo il diritto della libertà e ciò la renderete così triste. Comprare le bombe per far esplodere la scuola? Oh no! Fin qua vi starete sbagliando! Tutti dal preside e tu T/n vieni nel mio ufficio" rispose con un tono minaccioso. Lei obbedì ma gli altri no: quando entrò in ufficio, vide Dainsleif seduto con una mano appoggiava la testa e quando vide la sua alunna, l'aiuto a sedersi: "Perché non hai detto a nessuno che stavi molto male?" Domandò lui mentre incrociò le braccia: "Loro dicevano che mi avrebbero aiutata a trovare mio fratello!" "Sciocco da parte tua a dargli tutti quei soldi. Ascoltami bene T/n, non ti ho mai punita perché sei l'unica femmina in classe" "I-io ... I-io..." "Shhh non fare così cucciola vieni qua" rispose lui mentre la fece sedere sulle sue ginocchia per poi appoggiarle la testa nel suo petto.
