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"Hard to stay awake, I'm so exhausted Hard to keep a friend, I guess I'm cautious
Hide the pain inside, I don't endorse it
I can't even cry, I guess I'll force it"

-Non risolverai nulla così, Hyunjin. Non vedi che il tuo corpo sta per cedere? Non ti reggi nemmeno in piedi!

Il tono furioso del suo migliore amico gli arrivò alle orecchie come lo scoppio di una bomba, facendolo sobbalzare per lo spavento e portarsi una mano al petto, sentendosi ancora piuttosto scombussolato.

Non aveva avvertito la sua presenza, né si era accorto di essere stato osservato a lungo e intensamente dall'altro ragazzo, appoggiato alla parete con le braccia incrociate e un'espressione severa, un cipiglio preoccupato sul viso, per quelle che avrebbero dovuto essere delle semplici prove, ma che avevano ben presto condotto ad un episodio di sfogo e rabbia repressa, portando il suo amico sul punto di un esaurimento nervoso ed emotivo, situazione che lo aveva indotto ad intervenire immediatamente in soccorso dell'altro ragazzo, ormai prossimo a crollare fisicamente.

Lo sguardo spento e privo di colore di Hyunjin ripercorse velocemente tutta la sala, posandosi sulla figura irrigidita di Minho, che sembrava pronto a scattare in avanti, come per aiutarlo a mantenersi in piedi, ma lui smorzò il suo tentativo con un brusco gesto della mano, cercando di recuperare l'equilibrio con le sue sole forze.

-Da quanto tempo sei qui? Non dovresti essere ancora al lavoro? -si interessò il ragazzo, chinandosi per massaggiarsi le gambe, che sentiva appesantite e intorpidite, anche per evitare lo sguardo penetrante, e accusatorio, dell'altro ragazzo, che avvertiva bruciare sulla propria figura, lasciandovi un segno non indifferente.

-Abbastanza da aver notato che stai cercando di non pensare a qualcosa, ma senza riuscirci. Non sempre questo è il modo giusto per tirare fuori la tua rabbia, anche parlarne potrebbe aiutarti. Ora, ti va di dirmi cosa è successo?-chiese Minho, adottando un atteggiamento indulgente e addolcendo il proprio tono di voce, che si colorò di una punta di comprensione, ma anche una nota di apprensione, per quello che potrebbe essere accaduto al suo migliore amico a sua insaputa, mentre lui si trovava al lavoro, con il cellulare messo in modalità silenziosa e una lunga fila di clienti da servire.

Non appena aveva finito il suo turno, salutando l'anziana proprietaria della piccola e accogliente caffetteria nella quale lavorava da qualche mese per poter permettersi di pagare le proprie spese, pur avendo un'ampia disponibilità economica, aveva recuperato velocemente il suo borsone degli allenamenti per correre nella sala da ballo, il suo punto di ritrovo con il suo migliore amico, il loro rifugio sicuro, sperando che lo avrebbe trovato ad esercitarsi per l'imminente competizione, nonostante fosse già piuttosto tardi e anche lui alquanto stanco per quella giornata intensa e movimentata.

Quando era arrivato aveva notato, con suo immenso sollievo, quella figura familiare muoversi a ritmo delle loro canzoni preferite, ma ben presto si era reso conto che c'era qualcosa che non andava, in quel momento Hyunjin non gli sembrava se stesso e l'espressione che aveva assunto il suo viso, turbata e afflitta, ne era stata una prova più che evidente.

Il corpo del ragazzo, sofferente, stava sul punto di cedere sotto alla pressione che lui stesso aveva deciso di esercitare su di esso, nel tentativo di sfogare le proprie emozioni negative, che lo avevano oppresso e schiacciato, ma a giudicare da quanto aveva potuto vedere, Minho capì che i suoi sforzi di svuotare la propria mente, spegnere e soffocare l'intensità dei suoi pensieri, non avessero raggiunto il risultato sperato, gettandolo nel baratro oscuro della disperazione.

Hyunjin si lasciò andare ad un piccolo sospiro, ritornando alla posizione eretta, consapevole del fatto che l'altro ragazzo non gli avrebbe mai permesso di raccontargli bugie, inventando delle scuse al suo comportamento inusuale, per  giustificare quello che aveva visto con i suoi stessi occhi, la scena che gli si era presentata davanti qualche minuto prima, lasciandolo agghiacciato e senza fiato per lo spavento, il timore che avrebbe potuto sentirsi male o addirittura avere un mancamento.

die for you; hyunlix + minsung Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora