02. Magere Brug

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"Non dimentichiamo che le piccole emozioni sono i grandi condottieri delle nostre vite e che a queste noi obbediamo senza saperlo."

- Tratto da Lettere a Theo,
Vincent Van Gogh

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«Ragazzi mettetevi in posa!» Esclamò Sira, poco prima di salire sul battello che li avrebbe portati a visitare Amsterdam dai suoi canali. Pedri, Ferrán e Pablo fecero delle smorfie alla fotocamera e la ragazza ridacchiò. «Adesso però dovete farne una solo te e il tuo ragazzo» disse Gavi rivolgendosi a Sira prima di toglierle la fotocamera dalle mani.

Il numero 11 afferrò la vita della sua ragazza e l'avvicinò a sé. Entrambi avevano un grande sorriso sul volto. Rappresentavano appieno la parola amore. C'erano sempre l'uno per l'altra e si capivano con un solo sguardo. Ferrán le avrebbe regalato la luna se solo Sira glielo avesse chiesto.

«Ragazzi il battello sta per partire» li richiamò Pedri dopo che Pablo aveva scattato la foto.
«Ma sono venuta con gli occhi chiusi!» Esordì Sira dopo aver analizzato lo scatto. Ferrán le accarezzò una guancia e le sorrise dolcemente.

«Tranquilla, tanto sei bellissima lo stesso»

Amsterdam vista da un battello era tutt'altra cosa. I raggi solari illuminavano la superficie dell'acqua e si respirava la perfetta aria estiva. Pedri respirò a pieni polmoni quella sensazione di serenità che avvertiva tutta attorno a lui. Si sistemò gli occhiali da sole e proprio in quel momento sentì qualcuno dargli una pacca sulla spalla. Si voltò e si rese conto che si trattava di Gavi.

«Come va?» Chiese quest'ultimo «Ti vedo pensieroso... non starai mica pensando alla tua amica dal cuore di ghiaccio?» Pedri scosse la testa, divertito dal nuovo nomignolo che il suo amico aveva affibbiato a Ginevra.

«In realtà stavo pensando a Hélène... mi piacerebbe uscire con lei ma non so quali sono i locali in voga qui ad Amsterdam» gli spiegò e neanche il tempo di finire di parlare che il classe 2004 chiamò Sira e Ferrán.

«Il nostro caro Pedri è interessato ad una ragazza ma non sa dove portarla a cena» spiegò loro brevemente e il numero 11 del Barcellona gli lanciò un'occhiata maliziosa. «Hai messo la testa a posto?» Gli chiese Sira con poca convinzione.

Pedri e Pablo si scambiarono un'occhiata e la ragazza si diede il palmo della mano in fronte.
«Non puoi prendere in giro le persone per sempre» «Anche io ero come lui» le ricordò il suo fidanzato «Si, ma poi hai incontrato me» gli disse con un sorrisetto soddisfatto. «E a te chi dice che questa ragazza non sia quella giusta per Pedri?»

«Ferrán ha ragione» disse il numero 8, nonostante sapesse già non sarebbe stato così. Probabilmente dopo l'appuntamento non l'avrebbe più sentita né tantomeno vista. Sira sospirò rassegnata. «Potresti portarla al Magere Brug» «Magere che?» Chiese Pablo con un'espressione confusa. «Magere Brug, il ponte degli innamorati» precisò la ragazza.

Pedri pensò subito che fosse un posto particolare dove portare Hélène e sicuramente le sarebbe piaciuto. Estrasse il cellulare dalla tasca e le inviò un messaggio.

L'unica cosa che doveva fare era attendere la sua risposta.

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«Ginevra!» Hélène saltò letteralmente sul letto della sua amica con un entusiasmo mai visto prima. «Ginevra, ti prego, svegliati! Devo dirti una cosa!» La sua coinquilina aprì lentamente gli occhi per poi strofinarseli. Sperava vivamente che avesse interrotto il suo riposo pomeridiano per una giusta causa, altrimenti sarebbe stato meglio per lei iniziare a correre.

Midnights in Amsterdam ; PedriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora