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"Mi piacerebbe vedere una persona – anche una sola – ammettere di essere stato un vigliacco."
- Edith Piaf
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Sira e Ferrán si erano addormentati sul divano dei fratelli González mentre Pablo e Pedri aspettavano che il microonde indicasse che la loro cena fosse pronta. Il classe 2002 non aveva voglia di mettersi ai fornelli e Fer non era ancora tornato a casa, per questo avevano optato per riscaldare la pasta rimasta di quella mattina.
Pablo alternava il suo sguardo tra il suo compagno di squadra e il cibo all'interno dell'elettrodomestico. Voleva aprire l'argomento Kelsie ma non sapeva come Pedri potesse prenderla. Non si comportava da ragazzo innamorato della sua fidanzata.
La modella aveva assistito ad un paio di partite e il numero 8 dei blaugrana l'aveva sempre accolta con un enorme sorriso sul volto ma non gli sembrava sincero. Kelsie lo guardava con ammirazione e tutti i baci, gli abbracci e le carezze che gli riservava, facevano capire quanto lo amasse.
«Ci andrai alla prossima sfilata?» Gli chiese, prendendo finalmente il coraggio che gli serviva per iniziare quella conversazione. Pedri gli riservò un'espressione alquanto confusa e Gavi capì immediatamente che l'avesse dimenticato proprio come aveva fatto con l'intervista.
«Quella di Parigi» cercò di ricordarglielo ma invano. Dopo qualche secondo gli fece cenno di aver capito di cosa stesse parlando. «Ah, si! Ci sarò. Sono il suo ragazzo, come potrei mancare?» Lo disse non del tutto convinto. La verità era che non vedeva l'ora che scadesse quel contratto che tanto lo teneva legato ad una persona che non amava e che mai avrebbe amato.
«Sono preoccupato per te, Pedri. E non sono l'unico. Anche Ferrán crede che ci sia qualcosa che non va» disse Gavi, andando dritto al punto. Girarci intorno non avrebbe portato a nulla. Voleva che anche il suo migliore amico fosse diretto e sincero.
«Sono solo stanco, Pablo. Gli allenamenti stanno iniziando a diventare pesanti e, con tutto ciò che riguarda Kelsie, sembra che non abbia più tempo per riposare» Non era una bugia vera e propria.
Xavi stava sottoponendo i ragazzi ad un duro allenamento in vista de El Clásico che si sarebbe disputato tra una settimana. Gli uomini di Carlo Ancelotti non potevano permettersi di sbagliare, non dopo l'ultima sconfitta in campionato.
«Ci conosciamo da anni ormai. E so bene che non stai in questo modo solo per lo stress» Pablo aveva imparato a leggere ogni gesto del suo migliore amico. Erano praticamente cresciuti insieme e potevano considerarsi come due fratelli. Pedri si passò una mano sul volto mentre sul viso del classe 2004 apparve un leggero sorrisetto. Aveva vinto lui.
«Io e Kelsie non stiamo insieme, o almeno non per davvero. È stata tutta una trovata del mio procuratore e del manager di Kelsie per far accrescere la sua popolarità. Inizialmente non avevo alcuna intenzione di prendere parte a questa cosa...»
«E poi?» Pablo si innervosì inspiegabilmente. Probabilmente il motivo era il fatto che non pensava che il suo amico e compagno di squadra potesse prendere parte ad una cosa del genere.
Non quando di mezzo c'erano dei sentimenti.
«E poi sai cosa è successo, Pablo! Ho accettato. Ho dovuto accettare» gli disse Pedri ma Gavi scosse la testa ancora incredulo di tutta quella situazione.
«Hai dovuto accettare? Sul serio? Non credo che il tuo procuratore ti abbia costretto a stare con Kelsie. Potevi benissimo rifiutare» Pablo non sapeva spiegare il perché si sentisse così deluso da lui. Non riusciva a vedere Pedri che si lasciava trascinare nelle dinamiche del mondo dello spettacolo. Non riusciva a vederlo come una persona così falsa.
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Midnights in Amsterdam ; Pedri
FanfictionStarted: 03/03/2023 Completed: 18/07/2023 Era una ragazza piena di rabbia ma infondo aveva un buon cuore. E questo Pedri lo sapeva. Glielo leggeva negli occhi. Quei bellissimi occhi che gli ricordavano una fresca giornata estiva. Belli quanto tris...