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"Faccio sempre ciò che non so fare, per imparare come va fatto".
Vincent Van Gogh𖡼𖡼𖡼𖡼𖡼𖡼𖡼𖡼𖡼𖡼
Le sue mani le stavano accarezzando i fianchi mentre i suoi occhi analizzavano attentamente il volto della ragazza che aveva davanti. Le loro labbra quasi si toccavano e i loro respiri si fondevano. Rispecchiavano l'essenza dell'amore vero, dell'amore senza riserve. Le loro labbra si incontrarono successivamente e diedero vita ad uno dei baci più disperati che Ginevra avesse mai visto. Quando aveva deciso di prendersi un paio di giorni di vacanza da lavoro per stare il più lontano possibile da Pedri, non immaginava minimamente che ogni cosa le avrebbe ricordato quel senso di solitudine che le aveva lasciato il calciatore.
Era abituata a stare sola. Era abituata a vivere senza una colonna portante nella sua vita. Credeva di aver trovato un porto sicuro in Hélène ma le erano bastati due giorni per capire che, in realtà, non era affatto così. Non facevano altro che litigare a causa del canario dagli occhi marroni. Le aveva urlato contro le peggiori cose, accreditandola come una traditrice. Pedri non era stato da meno. Non lo aveva più visto da quella sera e sinceramente non aveva voglia di avere un ulteriore confronto con lui.
I ragazzi seduti sulla panchina di fronte a lei avevano smesso di baciarsi e sembrava che si stessero sussurrando parole dolci. Entrambi avevano le lacrime agli occhi per motivi sconosciuti. Probabilmente si stavano dicendo addio. Probabilmente quella sarebbe stata l'ultima volta in cui si sarebbero visti. Probabilmente quella sarebbe stata l'ultima volta in cui si sarebbero detti di amarsi.
E Ginevra si sentiva la spettatrice di quel quadro così triste e nostalgico. Si sentiva ancora più sola. Un amore così non lo avrebbe mai avuto. Un amore che ti avrebbe fatto battere il cuore all'impazzata. Un amore da farfalle nello stomaco. Non si sentiva degna di provare un sentimento così forte. Lei che l'amore non lo aveva mai conosciuto.
«Buongiorno, Ginevra» la richiamò una voce maschile. Non era la prima volta che la sentiva, ma non riusciva a capire di chi fosse. Si voltò lentamente e si ritrovò un Lorenzo sorridente dietro alle sue spalle. Indossava una strana tuta mimetica e al collo portava un binocolo. Sul capo aveva un cappello che si abbinava ai suoi indumenti.
«Buongiorno, Lorenzo. Dove è andato conciato così?» Gli chiese Ginevra con un'espressione divertita. «Smettila di darmi del lei, ho solo qualche anno in più di te» la riprese e la ragazza annuì. «Sono appena tornato da una sessione di bird-watching» le spiegò, togliendosi il cappello.
«È da tanto che non ti vedo alla reception...»
«Ho chiesto al mio capo qualche giorno di pausa. Avevo bisogno di rilassarmi» gli disse, riportando il suo sguardo sul binocolo. «Non è noioso il bird-watching?»Ginevra non riusciva a capacitarsi di come la gente amasse osservare i piccoli volatili che stavano semplicemente vivendo la loro vita.
Lorenzo scosse la testa mentre si tolse il binocolo dal collo e lo porse a Ginevra. Quest'ultima lo prese timidamente e se lo rigirò tra le mani. Il ragazzo la aiutò a posizionarselo davanti agli occhi e le indicò un punto nell'immenso cielo.
«Non vedo niente» disse Ginevra. Lorenzo si avvicinò al suo orecchio. «Devi avere pazienza. Al momento giusto, riuscirai a vedere qualcosa» La ragazza gli porse nuovamente il binocolo, sospirando. «Allora si, è noioso» disse sorridendogli. «Nella vita bisogna avere tanta pazienza... non puoi pretendere di avere tutto e subito. È impossibile!» Le fece notare il ragazzo.
La pazienza era la cosa fondamentale in molte situazioni. Certe volte Ginevra credeva di non averne abbastanza.
«Hai ragione. Però è difficile averne...»
Lorenzo annuì, grattandosi il capo. Sembrava un po' nervoso. Si sistemò gli occhiali prima di ritornare a parlare. «Sapresti consigliarmi un buon ristorante? Devo portarci una persona»
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Midnights in Amsterdam ; Pedri
FanfictionStarted: 03/03/2023 Completed: 18/07/2023 Era una ragazza piena di rabbia ma infondo aveva un buon cuore. E questo Pedri lo sapeva. Glielo leggeva negli occhi. Quei bellissimi occhi che gli ricordavano una fresca giornata estiva. Belli quanto tris...