𝘀𝗺𝗮𝗿𝘁𝗶𝗲𝘀

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Mi avvicino a Chè.

Lo abbraccio da dietro.

Intravedo il suo sorriso, le mani si posizionano sopra le mie all'altezza dello stomaco.

«Ehi... ma che fai?»

Appoggio il mento sulla sua spalla.

«Ti abbraccio, no? Sei il mio fidanzato.»

Sbuffa.

Prova a scostarsi un po', ma finiamo appicciati nel mezzo del corridoio sulla destra.

«Sei pronto?»

«Mm, non ancora. E tu?»

«Khun è andato a chiamare papà, direi che siamo quasi pronti.»

«Pensi che funzionerà?»

Sospiro.

«Lo spero, sinceramente.»

Allento un po' la presa, mi scosto piano quando Vegas spunta alla mia destra assieme a Macao.

Macao mi sta ignorando?

«Ah, siete già qui. Dov'è Kinn?»

«Con Khun e Porsche, stanno parlando con mio padre. Siete pronti, vero?»

Vegas annuisce, con un braccio si avvicina Macao al petto.

Non guarda Chè.

«Chè deve andare in bagno. Lo accompagni?» Azzardo.

Vegas annuisce ancora, indica il fondo del corridoio a Chè.

Non credo di sapere... come iniziare questa conversazione. Ma so di doverlo fare, perché in fin dei conti sono stato io lo stronzo con Macao.

Gli ho rubato il ragazzo.

Chè mi lancia una rapida occhiata preoccupata, con il braccio di Vegas sulle spalle.

Sorrido un po'.

Spariscono. 

E io rimango qui, a pensare a come iniziare conversazione. 

Sono in grado di farlo? 

No. Perché non sono i sensi di colpa a farmi abbassare lo sguardo, ma la consapevolezza che ho cercato di vincere in questa gara, pur di tenermi stretto Chè per sempre. 

Noto Chè lanciarmi un'altra occhiata, con la coda dell'occhio, prima di entrare nel corridoio sul fondo, davanti a Vegas che gli indica la strada con un braccio teso. 

Sono egoista. 

Ma per Chè, sono disposto a tutto. 

Non ha senso crogiolarsi nell'idea che... non dovessi farlo. 

Inconsapevolmente, per quanto sia difficile ammetterlo, è stato Chè a rubarsi la mia attenzione. Sono stato io a cercarlo, cercando di tenerlo al mio fianco. 

Sono un ragazzo ricco e viziato, lo volevo così tanto. 

«L'ho sempre saputo che ti piaceva.»

Deglutisco.

Infilo le mani nelle tasche dei pantaloni.

«Perché ci hai provato con lui... se lo sapevi, 'Cao?»

«Chè è davvero un bravo ragazzo, è carino. Ha tante qualità. Credevo di... piacergli, dato che accettava sempre di stare con me dopo le lezioni, fino a quando non siamo finiti in ospedale.»

Quando hai provato a baciarlo.

«Non ce l'ho con te, Kim. Però, prenditene cura, d'accordo? Perché un giorno... se dovessi fargli male, io sarò lì per riprendermelo.»

☽ 𝗵𝗶𝗴𝗵 𝘀𝗰𝗵𝗼𝗼𝗹 𝘀𝘄𝗲𝗲𝘁𝗵𝗲𝗮𝗿𝘁𝘀 ᵏᶦᵐᶜʰᵃʸDove le storie prendono vita. Scoprilo ora