Memorie III

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Oggi voglio tornare a raccontare un episodio accaduto nella casa in cui abitavo prima (quella in cui ho avuto gli 'incontri' che mi hanno segnata maggiormente).
È un episodio che mi ha spaventata molto, infatti lo ricordo come se fosse accaduto ieri, ed ero convinta di averne già parlato.
Piccola premessa: l'appartamento era al secondo ed ultimo piano di un condominio di corte, l'appartamento dei miei vicini di sotto aveva il giardino, su cui affacciava il balcone di casa mia e la finestra della cucina.
Quel pomeriggio ero a casa da sola e stavo lavando i piatti (il lavello si trovava proprio sotto la finestra) finché non sento chiaramente qualcuno accanto a me che mi sussurra frasi incomprensibili all'orecchio.
Ero paralizzata dalla paura e non mi mossi.
Sentivo i miei cani abbaiare come dei disperati verso di me, ma non riuscivo a dire nulla.
Mi mancava la voce, era come se non potessi urlare.
Sentivo solo gli occhi riempirsi di lacrime mentre la voce incomprensibile continuava imperterrita a parlare.
Era una voce femminile, leggermente roca, che parlava come se avessero messo la modalità x2 alla sua voce.
Non so dirvi dopo quanti secondi/minuti finì tutto, ma a me sembrò un'eternità.
Finita la voce all'orecchio, riuscii finalmente a parlare e a muovermi, scoppiai a piangere e mi sedetti sul pavimento.
I cani si erano appena calmati a loro volta.
Non ne parlai col mio compagno, non avevo voglia di scetticismo, e tenni l'episodio per me cercando di non pensarci.
Quella sera incontrai i miei vicini del piano di sotto che mi dissero che era capitata una cosa insolita quel pomeriggio: il loro cane si era messo ad abbaiare contro la mia finestra della cucina, in maniera molto nervosa.
Rabbrividii.

La mia, purtroppo, storia veraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora