Anche questa notte è passata, piuttosto tranquillamente aggiungerei.
Niente di troppo insolito e questo mi permette di continuare a raccontarvi del mio passato...
All'età di nove anni circa, iniziai a incuriosirmi davvero riguardo il mondo del paranormale.
Era il periodo della scoperta, l'età in cui il proibito, il pericoloso, aveva il suo fascino.
Io e le mie amiche facevamo le sedute spiritiche di nascosto, ma non accadde mai nulla.
Non era come nei film: niente candele che si spengono, niente rumori strani, niente oggetti che si spostano.
Nulla.
Eravamo quattro bambine che parlavano con il nulla, o almeno così pensavo.
Sedute sul pavimento freddo di camera mia, in cerchio, con un foglio improvvisato davanti a noi, sopra di esso delle lettere scritte a mano.
"Se c'è qualcuno" inizió la mia amica, che per riservatezza chiamerò T, "batti un colpo".
Nulla.
L'altra mia amica, V, battè un colpo con le mani per farci spaventare.
Il gioco era molto divertente anche se in realtà nulla stava accadendo.
Ci facevamo gli scherzi a vicenda e continuammo così, fra sobbalzi e risate.Arrivò presto l'ora di cena, T si limitò a uscire da casa mia per entrare nella porta accanto, casa sua.
V, invece, abitava qualche piano più giù e io l'accompagnai in ascensore.
Adoravo prendere l'ascensore da sola o con le mie amiche, mi faceva sentire grande.Arriviamo al 2* piano e V va a casa io riprendo l'ascensore e torno su.
Arrivò a destinazione e le porte scorrevoli si aprono, dietro di loro la scura porta a spinta.
Mi avvicino e spingo.
Si apre di pochi centimetri e poi si richiude, come se qualcuno, dall'altra parte, stesse opponendo resistenza.
Ci riprovo. Stessa cosa.Iniziavo ad avere paura.
Sentivo spingere dall'altra parte e non capivo cosa fossero.
In quel momento le luci nell'abitacolo si spensero e una voce, chiara e precisa arrivó da un punto indefinito ed urlò il mio nome.Da lì ricordo solo di essere scoppiata a piangere e di avere impresso nella mente quella voce femminile tanto inquietante.
Riuscii ad aprire la porta dell'ascensore e a chiudermi in casa.
Quella fu la mia prima esperienza negativa con il mondo del paranormale.
Ancora oggi non so se quell'incidente fu causato dalla seduta spiritica o se le due cose fossero slegate.
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La mia, purtroppo, storia vera
ParanormalQuesto racconto è una specie di diario, utile per poter raccontare agli altri quello che accade intorno a noi. Perché lo scrivo? Perché è più facile parlarne dietro una tastiera, senza essere giudicati. Ho provato a parlarne con le persone che mi ci...