Parte 2 Questioni delicate

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Giulia

Lunedì mattina inizia nel peggiore dei modi

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Lunedì mattina inizia nel peggiore dei modi. Mi alzo con gli occhi gonfi per la notte insonne e il presentimento orribile di aver perso qualcosa. Non so cosa, ho la testa troppo piena di cose da fare e programmare per capire quale sia il problema.

Nella cucina dell'appartamento che condivido con Lorenzo abbiamo una macchinetta per l'espresso che proprio oggi non vuole saperne di funzionare e, dopo il quarto tentativo andato a vuoto, getto la spugna e mi metto a chiamare a gran voce mio fratello, chiuso in bagno da oltre un'ora.

Lorenzo arriva dopo alcuni minuti, fresco di doccia e con la barba rasata alla perfezione. Oggi ha un esame. È rimasto a casa tutto il weekend per studiare. Venerdì alla festa di Halloween si è comportato benissimo e ha bevuto poco. Sono orgogliosa di lui. Sembra abbia capito che è arrivato il momento di smettere di cazzeggiare e passare alla fase adulta della vita. Credo che vedere il migliore amico ottenere degli ottimi risultati gli abbia dato un motivo per svegliarsi. Lorenzo e Thomas hanno la stessa età, ma non potrebbero essere più diversi. Mentre mio fratello ha perso parecchio tempo e non si è ancora laureato, Thomas ha anche conseguito un master in Marketing, comunicazione e media. Infatti, lavora già da un annetto in un'azienda leader del settore di Milano. Non ricopre un ruolo di primo livello, ma conoscendo il tipo caparbio che è, coglierà tutte le occasioni per riuscire a scalare i vertici.

Lorenzo è tutto il contrario. È sempre stato svogliato, senza una precisa ambizione. All'inizio ha preso economia e commercio, ma dopo due anni infruttuosi, ha deciso di seguire la sua passione per lo sport e ha cambiato facoltà. Ora è al terzo anno di scienze motorie. Con buone probabilità discuterà la tesi il prossimo giugno, ma non voglio fare pronostici. Ha sempre arrancato anno per anno, perciò ho imparato a elogiarlo a ogni suo piccolo successo e a fare l'indifferente quando invece fallisce. O così, oppure litighiamo brutalmente. E non è un bello spettacolo.

«La macchina del caffè non funziona!» sbraito nervosa.

Lui mi rifila un'occhiata spazientita «Hai provato ad attaccare la spina?»

«Spiritoso!» stamattina non sono in vena di scherzi.

Lui guarda il retro della macchinetta e indica il serbatoio dell'acqua «Non ti farà mai il caffè se resta vuoto.»

Mi copro la faccia con le mani, al colmo della frustrazione. Lorenzo ride sommessamente mentre riempie il serbatoio e aziona la macchina che si mette subito a gorgogliare.

«Eccoti servita.» sorride mentre io finalmente sorseggio il mio primo caffè della giornata.

«Grazie. Ne avevo bisogno.»

Lui mi guarda di sottecchi, mentre con il cucchiaino abbonda lo zucchero nel suo caffè «Mi vuoi dire che ti prende stamattina? Sembri attraversata da una corrente elettrica.»

Faccio spallucce «Non ho dormito molto. Oggi dovrebbero finalmente darmi la risposta per lo stage e lo sai quanto ci tengo.»

«Già. Hai lavorato sodo per questa opportunità, vedrai che ti chiameranno.»

IL FRATELLO SBAGLIATODove le storie prendono vita. Scoprilo ora