Parte 26 Finalmente sei qui

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Giulia


Non ho bisogno di suonare il campanello. Casa De Angelis è la mia seconda casa. La mia seconda famiglia. Mi stanno aspettando. Mia madre starà preparando la cena. Controllo l'orologio, sono arrivata giusto in tempo per vederli tutti prima che cali la notte.

Come prevedibile, trovo aperto il portone principale. All'ingresso le luci sono spente, ma sento provenire una somma di voci dal salotto ed è lì che mi dirigo. Quello che vedo quando entro però, ha il potere di bloccarmi sul posto.

Thomas è in piedi in mezzo alla stanza, accanto a lui una Pamela vestita di nero sfoggia un sorriso a tutta faccia che si interrompe nel momento in cui mi scorge sulla porta.

«Giuly!» Gloria emette un piccolo strillo. Me la trovo davanti in un secondo, mi abbraccia. Mi tiene stretta. Sento il suo cuore che batte forte. «Finalmente sei qui.»

La scosto per guardarla in viso. Due lacrimoni minacciano di sommergerle le guance pallide e smagrite. È un disastro.

«Stai bene? Cosa è successo?»

«Lo sai. La solita merda.» Sbotta con eloquenza. Poi rotea gli occhi e abbassa la voce. «E, come se al male non ci fosse tregua, ecco quelle due a rompere la quiete della casa.»

Annuisco trasmettendole tutta la mia comprensione. «Vuoi che ti accompagni in camera?» osservo la tuta logora che indossa e i capelli in disordine. «Posso prepararti un bagno, se vuoi. E magari dopo ti sistemo i capelli come piacciono a te.»

«Oh, che carine.» Il tono di Vanessa è basso, parla in direzione di Edoardo, ma è chiaro che il suo intento è quello di farsi sentire da tutti. «Fare il bagno insieme. Non avevo capito che fossero così intime. Forse tra loro c'è del tenero?»

Mi acciglio, mentre Gloria si volta di scatto per fulminarla con un'occhiata. «Chiudi quella boccaccia, stronza del...»

«Ehi, ehi. Calmiamoci un attimo.» Interviene Edoardo alzandosi dal divano per frapporre uno scudo tra Gloria e Vanessa. «Sono sicuro che Vanessa non intendeva nulla di strano.»

La diretta interpellata alza le mani in segno di resa. «Scusate. Sono solo curiosa del vostro legame. La mia era una domanda innocente. Io non ho amicizie così strette.»

«Posso immaginare perché.» la rimbecca Gloria, per nulla intenerita.

Alzo un sopracciglio, ma resto in silenzio. Gloria è capace di difendere sé stessa, me e tutti i presenti con le sue sole forze. La cosa mi rassicura sul suo stato d'animo. Vedendola prima, avevo temuto che avesse perso la testa; invece, il suo spirito da Leonessa è ancora intatto.

Quando mi viene vicino le sorrido, lei ricambia con l'occhiolino, poi mi accarezza il braccio e dice a voce abbastanza alta. «Bene, noi andiamo a goderci il nostro bagno.» Mi prende per mano. «Andiamo, tesoro!» calca l'accento sull'ultima parola e io mi devo trattenere per non ridere.

Mentre usciamo dalla sala, arrischio un'occhiata in direzione di Thomas. Lui mi sta guardando. I suoi occhi sembrano ardere nella luce artificiale del lampadario. Mi vogliono parlare, ma non aspetto che lo facciano. Adesso la priorità ce l'ha Gloria. La mia amica ha bisogno di me.

Il bagno vicino alla camera di Gloria è privo di vasca; così, le faccio fare una doccia calda ma breve. Vanessa aveva ragione, io e Gloria siamo molto legate e il nostro rapporto è abbastanza intimo, ma di certo, non è ambiguo. Siamo cresciute insieme come sorelle, abituate a lavarci insieme, a vederci nude fin dalla più tenera età. So quando lei ha bisogno di privacy e la rispetto, ma oggi non è di quello che necessita. Oggi ha bisogno solo di conforto, di essere aiutata anche nelle azioni più semplici come lavarsi e prendersi cura di sé stessi. La grande leonessa che diventa un cucciolo smarrito. Gloria è anche questa.

IL FRATELLO SBAGLIATODove le storie prendono vita. Scoprilo ora