Nineth

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Punto di vista di Sharon

Inclino la testa e trattengo una smorfia di disagio appena metto piede nella grande sala all'ingresso dell'azienda, decorata in modo così lussuoso che sembra stare nella festa di fidanzamento di un miliardario, piuttosto che una serata tra innamorati.

«Vado a prendere qualcosa da bere.»- leggo il labiale di Joseph a fatica , mentre la musica jazz sovrasta la sua voce, ma sono così distratta dal guardarmi intorno che non mi accorgo di averlo perso di vista tra gli invitati.

Capisco il vero motivo per cui fugge via quando i miei occhi passano dai paparazzi piazzati in fila davanti alla passerella a Kate, che scambia sorrisi cortesi con i suoi colleghi stilisti.

Socchiudo gli occhi per il fastidio quando un flash dietro l'altro inizia a colpire i miei occhi, rendendomi conto che solo ora i fotografi si sono resi conto del mio arrivo.

Alzo la testa verso di loro e sforzo un sorriso il più naturale possibile, stringendomi nelle spalle quando una folata di vento arriva dal portone alle mie spalle.

Sposto lo sguardo da una camera all'altra quando i paparazzi si avvicinano lentamente nella mia direzione, ma gli angoli della mia bocca si spostano verso il basso quando mi accorgo che non sono io il target del loro obiettivo.

Corrugo la fronte per la confusione e faccio un passo di lato per lasciarli passare, mentre giro la testa di lato e capisco che alle mie spalle è appena entrata lei, la vera protagonista di questa serata.

Tolgo subito gli occhi dal fisico mozzafiato dell'amata modella di Jason, assumendo una smorfia di fastidio e approfittando del cameriere che mi passa vicino per rubargli un bicchiere di spumante dal vassoio.

Stringo il bicchiere tra le dita e vado a passo spedito verso la mia amica, sospirando rumorosamente quando noto che nemmeno lei mi degna di un'occhiata.

Sembra che lo facciano tutti apposta. Come se volessero rinfacciarmi che sono invisibile vicino a quella donna.

Non è nemmeno così bella.

Metto il broncio mentre prendo posto sulla sedia vuota vicino a Kate, senza il coraggio di alzare gli occhi per guardare di nuovo nella direzione dell'ingresso.

Spero Joseph mi porti qualcosa di più forte da bere, o che lo spumante basti per alleggerire la mia mente e farmi smettere di pensare.

Ero uscita di casa con l'idea di godermi questa serata e sentirmi così indipendente da mostrare a Jason di essere una donna forte, ma ho appena messo piede in questo posto e già mi sento una nullità.

«Che ci fa lei qui?» - la mia amica sembra essersi accorta di me, mentre poggia una mano sulle mie ginocchia incrociate.

Alzo le spalle alle sue parole, pensando che forse si è ubriacata prima ancora che io arrivassi, dimenticandosi che ora la loro modella preferita l'avremmo sempre tra i piedi.

«Aprirà la sfilata stasera.»-le ricordo, sbuffando così pesantemente da superare il volume dell'orchestra, ma alle mie parole mi tira una forte gomitata, facendomi raddrizzare le spalle all'istante e girare la testa nella sua direzione con una smorfia perplessa.

«Intendo Sharon. Cosa ci fa Sharon qui?»

Spalanco gli occhi quando realizzo le sue parole, alzando gli occhi di scatto verso l'ingresso per capire che Kate non è affatto ubriaca.

Il cuore smette di battere nel mio petto, mentre le mie labbra iniziano a tremare per la rabbia.

Mordo con forza l'interno guancia per reprimere la voglia di andare nella sua direzione e urlarle contro di tornare da dove è venuta.

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