Ho perso il conto delle volte in cui mi sono ritrovata in questa situazione, con mille rimorsi e mille motivi per allontanarmi da questo uomo, ma con le sue braccia muscolose intorno alla vita che mi sollevano da terra come se fossi un oggetto tra le sue mani.Spalanco le labbra quando mi accorgo che la situazione sta degenerando e le sue mani si ritrovano a reggere le mie cosce intorno al suo bacino, ma al mio gesto approfitta per trovare accesso nella mia bocca con la sua maledetta lingua.
Il suo sapore scivola contro il mio palato, solleticaldolo così bruscamente da togliermi il fiato, anche se in questo momento mi sembra di non aver bisogno di respirare.
I miei pensieri si offuscano così tanto che nella mia testa iniziano a echeggiare nomi a caso, iniziando a chiedermi se mi devo sentire in colpa nei confronti di qualcuno per quello che sto facendo.
La sua mano si sposta rapidamente dalla mia coscia al mio fincoschiena con la stessa rapidità con cui la sua lingua di muove dentro la mia bocca, mentre di riflesso avvinghio le braccia intorno al suo collo grosso, reggendomi contro le sue spalle con i gomiti per avere modo di staccarmi dalle sue labbra controvoglia.
«Pensi che basti questo per farmi dimenticare tutto?» - il mio petto inizia a fare su e giù per l'affanno, mentre lo guardo dall'alto con il naso che continua a sfiorare il suo.
Per quanto il mio corpo segua maledettamente ogni suo comando e sono completamente ipnotizzata dai suoi occhi penetranti, provo a trovare in me il coraggio di rinfacciargli che... Che...
Non so nemmeno io cosa dannazione?!
Il suo bacino sta letteralmente pulsando tra le mie gambe e sappiamo entrambi che tra poco non ci sarà più nessuna distanza tra la mia pelle e la sua.
Lo sento ridacchiare con un tono ironico e severo allo stesso tempo, mentre i suoi sospiri pesanti e rapidi si mescolano ai miei.
«Basta per ricordarti che mi appartieni, mogliettina.»
Mi allontano di un paio di centimetri per guardarlo meglio negli occhi, pronta a controbattere e trovando quasi le forze di staccarmi da lui, anche se oramai ogni singola cellula del mio corpo sembra pendere dalle sue maledette labbra carnose.
Punto di vista di Jason
Mi scruta attentamente con le sopracciglia abbassate in una smorfia confusa, come se fosse pronta a insultarmi e dire qualcosa che sappiamo entrambi non essere vera.
Senza darle il tempo di aprire bocca piego le ginocchia lentamente per sistemarmi sul divano, sedendomi con le sue gambe esili intorno a me e lasciando il suo peso schiacciare il cavallo dei miei jeans.
«Basta per ricordarti che ti piace sederti su di me.»-sussurro contro il suo naso, lasciando l'aria calda scaldare le sue guance già arrossate per la rabbia e l'eccitazione allo stesso tempo.
È così bella, cazzo, che se potessi non sarei così delicato con lei in questo momento!
Sfogherei contro il suo corpicino tutta la voglia di toccarla che ho trattenuto per mesi, fino a farle del male, se non fosse che mi sembra così piccola in questo momento che ho davvero paura di poterle lasciare lividi sulla pelle chiara e liscia.
«E avere il mio cazzo tra le gambe.»-questa volta le parole escono fuori dalla mia gola piene di malizia, al che sussulta e affonda le dita dietro al mio collo, con le gambe che iniziano a tremare su di me.
I suoi occhi non si spostano dai miei, ma non capisco se continua a essere incazzata dalle mie parole o si stia finalmente lasciando andare a me.
«Jason?»
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Ex 5
ChickLitTratto dal libro: «C'è bisogno di ripetere il piano? Mi stai guardando come una stupida.» Alzo gli occhi al cielo e riprendo a masticare la mia big buble con menefreghismo, mentre giro tra le dita una ciocca di capelli ricci. «Non ti facevo così st...