Buio. Non so dove mi trovo e non riesco a muovermi, neanche ad aprire gli occhi. Sento la testa pesante, avverto delle forti fitte. Sento qualcuno bisbigliare dietro di me e una voce familiare di fianco a me che singhiozza piano mentre mi tiene la mano. La sua è calda.
Mi ricordo qualcosa, gli attimi prima di cadere nell'oscurità: stavo passeggiando in riva al fiume Han, ascoltando musica rigorosamente k-pop. Di solito andavo lì quando dovevi sfogarmi o pensare o semplicemente rilassarmi e svuotare la mente, ma a parte questo non riesco a ricordare particolari dettagli.
Mi sforzo di aprire gli occhi: appena ci provo la testa comincia a pulsare più forte, ma decido di combattere il dolore, quantomeno per capire chi c'è in questo posto con me. Riesco ad aprirli lentamente per non peggiorare il mal di testa. All'inizio è tutto sfocato, ma poi riesco a distinguere le forme: quindi ecco vicino a me una ragazza dai capelli neri che le arrivano alle spalle, troppo corti per i miei gusti, con un nasino piccino e occhi scuro e profondi come pozze d'inchiostro.
"Ha-eun..." formulo, la bocca impastata, la testa che chiede pietà, ma non riesco a non chiamare la figura tremante della mia migliore amica, anche solo per farle capire che sono viva. Lei appena sente questo debole sussurro sobbalza, il suo sguardo si dirige immediatamente su di me e con le lacrime agli occhi e il suo sorriso splendente mi chiede "Y/n... stai bene?" accarezzandotmi i capelli. "Ci sono dai. Solo un po' di mal di testa" dico cercando di sembrare incurante del dolore lancinante che sto provando. Cerco di mettermi seduta, la manovra è piuttosto complessa, ma Ha-eun accorre subito in mio aiuto facendomi appoggiare delicatamente la testa contro il muro. Sento all'improvviso un forte senso di nausea e mi piego in due tossendo, ma non vomito. Sento che intanto gli altri sussurri si sono placati. Prendo qualche respiro profondo, prima di alzare la testa e guardarmi in torno.
Ciò che vedo, in una situazione normale mi avrebbe sconvolto, ma al momento è tutto troppo strano per preoccuparsi anche di questo.
Oltre a me e Ha-eun in questa stanza ci sono gli Stray Kids, il mio gruppo preferito. Hanno i capelli in disordine e i vestiti fuori posto, ma io non sono certo in una situazione migliore. Sono appoggiati tutti al muro ad eccezione di Minho che è sdraiato a pancia in su. Jeonjin sta dormendo sulla spalla di Hyunjin, mentre sull'altra si trova un esemplare di Lee Felix abbastanza selvatico, anche lui addormentato. Hyunjin è sveglio e leggermente scomodo nella posizione attuale ma, non volendo svegliare i suoi amici ha deciso di rimanere fermo. Chan è di fianco a lui, una mano a torturarsi i capelli già scompigliati di loro, scompigliandoli ancora di più. Sembra veramente stanco, come se non chiudesse occhio da mesi, ciononostante mi rivolge un debole sorriso e un "Hey tutto bene?". Annuisco leggermente, sorridendogli timidamente. Seungmin è tranquillo, apparentemente calmo, fissa il vuoto. Changbin ha gli occhi chiusi, mentre accarezza la schiena di un Jisung terrorizzato nel tentativo di calmarlo.
Poi appoggiate alla parete opposta sono collocate una te abbastanza perplessa e una Ha-eun più preoccupata per te che per i restanti 8 individui (anche Ha-eun è una fan degli Stray Kids) il che mi fa strano. La guardo negli occhi con un espressione a metà tra il sorpreso e il confuso che sta a significare le centinaia di domande che ho in testa tra cui "come sono finita qui? ", "perché ci sei anche tu???" e "che cavolo ci fanno gli Stray Kids qui con noi in un posto dimenticato da Dio e perché sembrano traumatizzati quanto me?!". Troppe domande perché la povera ragazza rispondesse a tutte quindi prova a rispondere ad alcune, quelle che reputa più importanti per te da sapere. "Allora andiamo con ordine. Hai un mare di domande e me ne rendo conto, ma non posso rispondere a tutte. Anzi probabilmente non conoscerò la risposta a molte di esse. Ma posso provare".
"Comincio informandoti della situazione attuale, poi se avrai altre domande potrai farmele, ma cerca di non interrompermi ok?"
Annuisco, ma me ne pento subito: si forma una smorfia di intenso dolore sul volto, la testa mi fa molto male, ci porto una mano per massaggiare la zona, ma mi rendo conto della presenza di un liquido. Porto la mano davanti agli occhi con terrore e vedo orripilata che è sangue. Aiuto. Guardo Ha-eun come se lei potesse avere un qualche medicinale per aiutarmi ma non è possibile averne uno.
Siamo letteralmente in gabbia.
Placo il dolore con dei respiri profondi, e calmi il panico che ormai regna sovrano incontrastato dentro di me, solo per ascoltare Ha-eun. Normalmente avrei avuto un attacco di panico. Il sangue non mi riporta a rosei ricordi.
Dopo un ultimo respiro faccio cenno a Ha-eun di non preoccuparsi e di andare avanti.
"Okkkk. Quindi... Da quanto ho capito al momento siamo in una cella, evidentemente rapiti, ma non ho ancora capito cosa vogliono farci.... Non so come tu sia finita qui ma so come ci sono finita io: ero a comprare il mio bubble tea preferito e dei mochi al cocco per fare merenda. Stavo tornando a casa ma... Qualcuno mi ha spinto a terra e legata. Aveva un passamontagna, quindi non sono neanche riuscita a guardarlo in faccia. In poche parole dopo mi ha bendata e mi ha portata qui. Loro c'erano già anche se erano tutti o svenuto o addormentati".
A questo particolare Changbin si imbarazza leggermente e Chan abbassa la testa. Sono abbastanza sicura del fatto che si senta in colpa ma è normale mi sentirei anche io così. Decido di cercare di essere d'aiuto, di confortarlo: mi avvicino lentamente, con la mia amica che mi osserva sconcertata, intuendo le mie intenzioni. Io, imbarazzatissima, continuo il percorso per arrivare dal mio bias.
Arrivo a destinazione: Chan, perso com'è nei suoi pensieri neanche si è reso conto del mio avvicinamento tattico. Ammetto di sentirmi un po' imbarazzata mentre lo abbraccio ma cerco di mettere da parte questo sentimento e di infondere tutto il calore ed il conforto che potrei mai dare a qualcuno.
Lui a quel contatto, ritorna nel mondo reale e anche lui sorpreso e confuso ricambia il mio abbraccio. Capisce perché l'ho fatto e quindi non mi allontana. Io intanto ho il volto nascosto nel suo petto per via dell'abbraccio ed è assolutamente meglio così, perché al posto delle guance mi sembra di avere due fuochi ardenti. Dopo un po' mi stacco e gli sorrido cercando di infondergli sicurezza e di rassicurarlo. "Andrà tutto bene" gli dicono i miei occhi ed il mio sorriso fiducioso. Mi sorride con calore, un minimo rincuorato dalla situazione.
Nel frattempo Felix e Jeonjin si sono svegliati (oddio ma che carini appena svegli e tutti spettinati-) e Minho si è alzato da terra. Anche Seungmin ritorna tra noi e mi rivolge un piccolo sorriso. Jisung si è tranquillizzato ed è tornato abbastanza energico.
Beh, ora siamo tutti svegli......
"Credo che dovremmo almeno presentarci no?" ha la prontezza di dire Felix per rompere quel silenzio imbarazzato che si era formato tra noi. Io e Ha-eun annuiamo contemporaneamente, poi ci fissiamo e scoppiamo a ridere: gesti come quelli avvenivano sempre quando stavamo insieme, ci avevano sempre detto che sembravamo sorelle.
Tutti ci guardano come fossimo due pazze ma non ci importa. Dal ridere finisco per terra, rotolando sulla fredda pietra di quella prigione con le lacrime agli occhi. A quanto pare la nostra risata è contagiosa: dopo un po' tutti i membri del gruppo coreano ci seguono a ruota, morendo dal ridere e spiaccicandosi a terra peggio di noi.
"Okayy...." prendo la parola asciugandomi una lacrimuccia "parto io. Ciao a tutti, io sono Y/n e ho 17 anni. Abito a Seoul e ho una passione smisurata per i dolci, la musica e di conseguenza tutto ciò che coinvolge queste due cose, come la pasticceria e la danza. Oh, e adoro i k-drama! " finita la parola k-drama ho visto gli occhi di Hyunjin illuminarsi. Beh, che bello, se usciamo da questa faccenda e riesco ad avere il suo numero, faremo maratone di k-drama.
Ora è il turno di Ha-eun. "Piacere, io sono Ha-eun e ho 20 anni. Potete chiamarmi anche noona o unnie per quelli che sono più piccoli di me, se preferite" dice sorridendo. "Noi sappiamo già chi siete" aggiunge con un occhiolino.
Loro ci sorridono. "Chaaaaaaaan hyyyuuuuungggg" esclama Jeonjin tutto contento "abbiamo trovato delle stay abbastanza normaliiiiiii". "Bah normali neanche tanto" scherzo io.
"Perlomeno non ci siete saltate addosso!" ironizza Felix.
Ci sciogliamo tutti in un'altra risata, Ha-eun non riesce più a smettere e quindi continuiamo tutti a ridere, solo per il fatto che lei non riesce a placarsi.
Dopo 10 minuti finiamo di ridere: ne usciamo illesi, anche se almeno la metà di noi si tiene la pancia. Forse abbiamo un po' esagerato.
Era da un sacco che non ridevo in modo così naturale... Ma si sa, le cose belle non durano per sempre. Sentiamo un rumore dietro la porta (si la cella ha una porta, una porta rossa).
Ci guardiamo negli occhi, preoccupati ma pronti ad affrontare chiunque stia per entrare. Io mi stringo a Ha-eun che mi abbraccia forte, con Chan che fa da scudo a tutti con fare protettivo. Ho un po' di paura........-------------------------
Beeeeene
Come va :)
Io mentre scrivevo questo capitolo scleravo internamente immaginando davvero gli stray kids addormentati o appoggiati al muro ecc. stavo per esplodere di pucciosità. Poi vogliamo parlare della scena soft tra Bang Chan e la nostra Y/n? 🥹Avete ascoltato le nuove song di Jisoo delle Blackpink? Se non è così correte a farlo si chiamano "Flower" e "All eyes on me"
Io ero tipo: Madonna santa Jisoo che Visual pazzesca🫨😭✨😍😍😍😍
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skz and you
Fanfictionciao a tutti, questa è la prima storia :) cercherò di evitare errori grammaticali. La storia parla di come tu incontri gli stray kids e di come finisci a vivere con loro, perché insomma, chi non lo vorrebbe? WARNING: -dramma e tristezza in quanti...