-Capitolo 5-

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Appena mostro la chiave, restano tutti a bocca aperta, negli occhi visibili delle stelline. "Allora era questo il tuo obbiettivo... Intelligente" esclama un Seungmin entusiasta. Ha-eun corre e mi abbraccia: "Come stai? Quel verme ti ha toccato ancora? E... Insomma, come va?" dice scostandosi dall'abbraccio per guardarti con dolcezza. Capisco si stia riferendo alla faccenda di mio padre e le dico che sto bene, che comunque ne è valsa la pena.
"Bene, ora dobbiamo solo trovare il momento propizio per scappare" dice Changbin. "Dobbiamo agire comunque con cautela, il ragazzo di guardia è ben armato... Nel senso ha un mitra" dico abbastanza tranquillamente ricordando l'arma.
A Hyunjin cade la mascella e IN si spaventa tantissimo e corre a rifugiarsi tra le braccia del suo Chan hyung che ricambia la stretta, accarezzandogli i capelli per calmarlo. Jisung si impanica, si vede che sta per avere un altro attacco d'ansia ma Lee know interviene accarezzandogli la schiena e sussurandogli parole di conforto. Felix è pietrificato al suo posto, non si muoverebbe neanche a pagarlo. Poi c'è Ha-eun che mi stringe ancora leggermente a sé, come se avesse paura che io potessi volatilizzarmi da un momento all'altro. Sono tutti terrorizzati e mi sento in dovere di dire qualcosa di positivo.
"Ragazzi" dico richiamando l'attenzione delle persone nella stanza, "per i pasti ci danno dei coltelli, magari potremmo usarli per scassinare la serratura della porta della cella" propongo.
Gli altri annuiscono in silenzio.
Mi sento euforica, viva, come non mi sentivo da tanto, finalmente ho uno scopo e lo posso portare a termine. Allo stesso tempo ho paura, molta paura, ma cerco di reprimerla in fondo al mio animo. Andrà tutto bene... Vero?
Le ore volano e noi progettiamo la fuga: decidiamo che sarà il giorno dopo, appena finito il pranzo, quando la guardia verrà a riprendersi i piatti e gli avanzi. Il piano sarebbe di stordirla, guardare la mappa appesa sul muro e fuggire da questo dannato posto. Speriamo vada tutto bene....
Si fa sera (credo, la percezione dei momenti della giornata è particolare quando hai solo una minuscola finestrella da cui guardare) e il sempre il solito ragazzo di guardia ci porta il cibo, per poi sparire nuovamente. I ragazzi osservano i coltelli, come a testarli, a vedere se possono effettivamente essere d'aiuto nella fuga. Ha-eun è abbastanza preoccupata, ma cerca di mostrarsi sorridente come al solito. Arriva il momento di dormire, dopo che la guardia è ripassata togliendo di mezzo ogni cosa. Decidiamo di dormire subito, dobbiamo prepararci al meglio per ciò che accadrà domani. Comincio a sentire la paura dentro di me all'idea di ciò che faremo... E se qualcosa dovesse andare storto?
Avevo uno strano presentimento, ma ho cercato di nn badarci più di tanto. Mi rannicchio sul freddo pavimento con Ha-eun che mi abbraccia: il suo profumo di latte e biscotti, con una punta di vaniglia, riesce sempre a calmarmi, infatti istantaneamente ogni preoccupazione vola via dalla mia mente. "Ci penserò domani..." penso prima di addormentarmi.

Mi sveglio dopo un incubo.
Era terribile, anche se non il peggiore che io abbia mai avuto. Sono scossa ma non tremo, né urlo come succede di solito. L'incubo raffigurava noi, ragazzi e ragazze, che riuscivamo a fuggire, stordendo perfino il Sergente, ma all'uscita trovavo mio padre furioso, nessuno era più di fianco a me, erano tutti usciti sorpassandolo. "TI RENDI CONTO CHE HO DOVUTO ADDIRITTURA SBORSARE DEI SOLDI PER TE?! E ORA COSA? MI FARAI PAGARE ANCHE PER TORNARE A CASA, MAGARI IN TAXI? SEI SOLO UNA STUPIDA BAMBINA VIZIATA" esclamava lui tirandomi schiaffi, e quando sono caduta, ha cominciato a tirarmi anche calci e infine mi ha sputato addosso. "NON VOGLIO VEDERTI MAI PIÙ! È COLPA TUA SE TUA MADRE È MORTA! PERCHÉ ABBIA SCELTO DI MORIRE PER SALVARE TE PROPRIO NON LO CAPISCO! SPARISCI!" e poi il sogno si concludeva.
Diciamo che non è una passeggiata non scoppiare a piangere, ma non volevo svegliare nessuno, è ancora molto presto, nessuna luce filtra dalla piccola finestra.
Per scaricare lo stress tremo, in silenzio, sola, aspettando l'alba, la luce che, come sempre, avrebbe portato via le mie paure, almeno in parte. Dopo un tempo interminabile qualcuno si muove. In genere dopo sogni del genere ho paura di essere toccata ma quando Chan, appena sveglio, mi si avvicina non riesco ad allontanarlo. "Dormito bene?" bofonchia. Io tremo leggermente sentendo il suo braccio premere sul mio.
"S-Sí grazie... E t-tu?".
Lo sapevo. La mia voce mi inganna, smentendo subito quanto appena detto. Chan gira leggermente la testa per osservarmi, chiedendomi poi se fosse tutto ok. A questo punto non ce la faccio più e lacrime lente e dolorose mi scendono dalle guance. I miei occhi terrorizzati e lucidi spaventano il ragazzo di fianco a me: mi abbraccia. Probabilmente è quello di cui avevo bisogno. Mi stringo leggermente a lui, nonostante la paura nel contatto resti. "Grazie" sussurro sinceramente. Lui mi regala un sorriso caldo, che mi fa a mia volta sorridere.
Oggi è il grande giorno.... Chissà se siamo pronti davvero?

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VI GIURO SCUSATE IL CAPITOLO PIÙ CORTO DEL SOLITO- vorrei fare la parte della fuga in uno o due capitoli massimo, fatti appositamente per questo memorabile momento.
Allora come anticipato NON CI SONO SHIP ANCHE SE- NO SENNÒ VI SPOILERO HEHEHEHE E VOI NON VOLETE VERO? 😙🤭
il fatto che comunque non siano ship presenti è certo, quella tra Chan e yn è solo pura amicizia😋😗✨😍😇😇😇tanti unicorni.
Scusate ancora il capitolo corto and keep enjoying the reading😇

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