-Capitolo 18-

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Chan's POV
"Y/n? Ci sei? Dobbiamo uscire tra 10 minuti!". Sto bussando alla sua porta da almeno due minuti, ma lei si ostina a dirmi qualcosa come "aspetta solo un secondo!" e "Si, ora ci sono un attimo!". Onestamente comincio a chiedermi cosa stia facendo... Insomma, ha avuto quasi 2 ore per prepararsi. Capisco che non sia esattamente felice di andare al funerale della sua, e anche mia, amica, ma in realtà nessuno qui lo è. Da quando ho messo piede in cucina per salutare questa mattina fino ad adesso non c'è stato un momento in cui ho visto qualcuno sorridere ed è una cosa estremamente comune qui: si ride per qualsiasi cosa, manco fossimo delle iene. E invece no, nessun sorriso o risata neanche quando a Minho è caduto il telefono, quasi distruggendosi, anche se per fortuna alla fine ne è uscito vivo, con solo qualche graffietto sullo schermo: è stato salvato dalla sua cover piena di gatti. Ammetto che questo mood ha appesantito parecchio anche me... Ha-eun era davvero una persona unica, amichevole e spiritosa, con cui è facile fare amicizia anche se non si hanno tante cose in comune. In effetti- "ECCOMI SCUSATE SE VI HO FATTO ASPETTARE!" esclama Y/n finalmente uscendo dalla camera, un po' trafelata.
Wow. È bellissima. Il vestito le dona, non è aderente, né volgare ed è veramente di un bel colore. Ha gli occhi un pelo arrossati, probabilmente a causa dei pianti fatti, ma incredibilmente rende l'insieme ancora più elegante. Sorrido. "Stai benissimo Y/nnie!" dico e lei accenna un sorrisino timido. Mentre la accompagno alla macchina, con dentro già Changbin, Han e Jeonjin, non riesco a fare a meno di pensare che per me lei è diventata una specie di sorellina minore da proteggere. È diventata importante in pochissimo tempo, per lei provo quell'amore destinato ad un membro della propria famiglia, come lo sono i miei genitori, mia sorella Hannah e gli Stray Kids... E ovviamente gli STAY. Sarà una giornata triste e tutto il gruppo ha deciso di starle vicino. Io in primis voglio aiutarla: nessuno dovrebbe vivere certi momenti, per lo più da solo.

Y/n's POV
Sento Chan chiamarmi per l'ennesima volta, mentre mi sistemo il trucco sul volto e applico il fondotinta e del correttore, per prevenzione, sulle braccia più bianche del solito. In effetti, sono incredibilmente pallida, si un colorito cereo da far invidia a Biancaneve, che di pelle bianca, ne sa qualcosa. Anche se, per il nervosismo e la tristezza e soprattutto la voglia di vivere che provo, troverei più giusto paragonarmi ad un morto.
Non mi sento assolutamente pronta a fronteggiare la manciata scarsa di persone che assisteranno al funerale, ma soprattutto non so se riuscirò ad aprire la bocca e lasciar uscire le parole che ho preparato accuratamente e tra le lacrime giorno e notte, sperando che a furia di rileggere le stesse parole avrebbero smesso di fare male, di farmi sanguinare l'anima. Cosa complessa già solo da immaginare visto che la prima volta che ho deciso di leggere il discorso sono scoppiata a piangere già solo al "Buongiorno, vi ringrazio di essere qui". Come si può facilmente credere, non sono riuscita a leggerlo e dirlo senza piangere nemmeno una volta, però anche solo il fatto di averlo imparato e di essere riuscita ad impedire alle gocce che scendevano dai miei occhi di bloccare la mia voce è per me una conquista.
Ricordo di avere sempre odiato piangere in pubblico, davanti ad altre persone pronte a giudicarmi, a vedermi debole, a colpirmi per affondarmi. E nonostante ci abbiano provato, ad un certo punto anche quasi riusciti, non mi sono arresa, grazie alle persone che stavano al mio fianco, grazie all'unica persona che è rimasta dalla mia parte e, ultima ma non meno importante, grazie alla musica, alle canzoni tristi che ascoltavo nei momenti peggiori che mi rincuoravano e che mi facevano sentire meno sola, alle canzoni allegre ballate e cantate nella mia camera, da sola e con Ha-eun, alle canzoni che mi facevano sentire più sicura di me e alle canzoni che mi hanno distrutto per il modo di raccontare fatti reali, o situazioni nelle quali io stessa mi sono trovata.
"Si, ora ci sono, un attimo!" rispondo a Chan. Finisco di aggiustarmi i capelli, il vestito, il trucco, tutto in modo frenetico: l'ansia si fa sentire. "ECCOMI SCUSATE SE VI HO FATTO ASPETTARE!" quasi urlo, catapultandomi fuori dalla stanza, non sopportando più di vedere il mio riflesso nello specchio. Il leader, nonché ormai un caro amico, mi ammira con un sorriso sfavillante a prendere forma sulle sue labbra. "Sei bellissima Y/nniee" dice ed al suono dolce di queste parole non posso fare a meno di sciogliermi, arrossendo come non mai: sibilo un grazie che stento a sentire persino io.
Mi scorta all'auto dove già sono comodi Changbin, Jeonjin e Jisung che mi rivolgono un sorrisetto d'incoraggiamento un po' tirato, che ricambio. Mentre Chan guida, io ripenso a come sarà stare davanti alla manciata di persone che ha deciso di rendere omaggio ad Ha-eun, con la tristezza ad impregnare il tessuto del vestito che indosso, le mie lacrime e la mia pelle rossa dagli sfregamenti. Arriviamo e neanche me ne accorgo: Jisung mi scuote leggermente, facendomi tornare alla crudele realtà che ancora una volta mi investe con violenza. Han mi guarda con apprensione e tristezza, ma non compatimento, cosa per cui gli sono estremamente grata.
La pietà è l'ultima cosa di cui ho bisogno dalla gente.
Esco dall'auto e vedo immediatamente la semplice tomba di ciliegio, che troneggia lugubre in mezzo a tutto quel verde a riprova dei fatti. Il mio cuore sta già precipitando alla sola vista dei dettagli del luogo, delle persone vestite di nero con aria contrita e addolorata, della pace del posto scelto personalmente dalla mia migliore amica qualche anno prima.
Ora ciò che di meno angoscioso riesco a pensare, è che ha scelto veramente un bel posto: il bosco è fresco, gli alberi secolari ombreggiano delicatamente l'ambiente e tutto questo verde calma i sensi insieme all'odore intenso di pino e resina, il raro sole che riesce a sfuggire al controllo delle fronde, colpisce gentilmente sprazzi dei volti e dei corpi presenti. Mi avvicino alla bara: coloro che la stavano osservando tristemente, mi fanno passare, rispettando i miei spazi.
Conosco tutti, ma vedere le mie colleghe e il capo della caffetteria dove lavoro mi scalda il cuore. Corro da loro abbracciandole forte: "Hey..." mi saluta Jessi, conosciuta come la boss gentile e autorevole del locale. "Vi ho dato una settimana di pausa perché mancava poco che non vi reggevate più in piedi e guarda come siete finite... Io giuro che non vi darò mai più giorni di ferie!" dice tenendo con le mani calde le mie guance bagnate: mentre lo dice sorride, ma non è difficile capire che è solo per darmi conforto...i suoi occhi mostrano l'affetto quasi materno che ha dato a me e a Ha-eun e la distruzione reale che le sta sconvolgendo l'animo. Mi lascia andare, lasciandomi ai singhiozzi della mia unnie Jisoo, alla facciata apatica che Soobin tiene per non piangere, alle lacrime silenziose di Nayeon che si stringe alla sua migliore amica Momo, temendo potesse volatilizzarsi. Io non posso confortarli per quanto mi distrugga vederli così: sono sempre stati sorridenti, scherzosi a tratti dispettosi e quasi idioti, osservare le loro lacrime, il dolore nei loro occhi mi colpisce, come se Ha-eun fosse morta un'altra volta. Li abbraccio tutti con impeto, anche Soobin che non ama il contatto fisico. "Mi dispiace..." sussurro, perché non so che altro dire. Nayeon scuote la testa, i suoi riccioli biondi rimbalzano dappertutto, ma nessuno ci fa caso: "Non è colpa tua" sussurra, dolce come sempre. Quando in realtà io so che probabilmente avrei potuto aiutarla, avrei potuto interpormi tra quel proiettile e la mia amica... Ma non l'ho fatto. Non me ne sono resa conto in tempo. Mi stacco dolcemente da tutti loro, i restanti ospiti si accomodano sulle sedie pronti ad ascoltare me.

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SONO TORNATA SONO ANCORA VIVA. Vi chiedo scusa per non avere pubblicato per tanto tempo, questo capitolo è stato difficile da scrivere... Anche perché a volte ero troppo felice (cosa rara) e non volevo rovinarmi troppo il mood. Quindi vi chiedo umilmente perdono. Per farmi perdonare, vi lascio un piccolo spoiler... Nel prossimo capitolo Y/n terrà il discorso per il funerale. Anche se è non è tanto uno spoiler perche si capiva ma dettagliii. In questo periodo ho avuto un sacco di idee per delle nuove fanfiction (più che altro sognate o immaginate mentre andavo a trovare la nonna), ma prima ho intenzione di finire questa: se partissi in contemporanea con un'altra so che non avrei più voglia di scrivere una delle due, quindi keep calm and let's listen to kpop all togheter. E nulla, se vi fa piacere e se mi perdonate lasciate qualche commento e/o una stellina, ringrazio le persone che si devono sorbire i miei scleri sulle storie e sul kpop in generale e detto questo
Good night, take care and enjoy the reading~✨😇

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