Finito il misero pasto, se così può essere chiamato, le ore volano e mi ritrovo a chiacchierare tranquillamente con Seungmin e Ha-eun: gli altri hanno deciso di riposarsi ancora un po'. In un tempo incredibilmente corto torna la guardia, questa volta seguita dalla figura imponente del Sergente. Apre la porta della cella, fa entrare colui che ci tiene chiusi in quella dannata prigione e, accostando se la svigna.
Il Sergente ci rivolge un ghigno e a me viene la nausea. Non ne potevo più di stare lì dentro: già sono leggermente claustrofobica, in più per uscire da qui dovrei pagare. Ma so che se non riesco a fare qualcosa in tempo mi verrà un attacco di panico, oppure comincerò a implorare e, probabilmente perdendo la testa, potrei addirittura chiamare mio padre.
Calmati Y/n.
Respira. Finora non ti hanno fatto nulla. E anche se facessero qualcosa sai come sopportare in silenzio.
Più che per me sono preoccupata per gli altri.
Anzi.
A prescindere, nessuno qui presente si è meritato una cosa del genere. Ma sono cresciuta, non sono più una bambina, e certi scopi della mente umana ora li comprendo.
Mi scuoto dai miei pensieri e noto che il Sergente sta ancora sorridendo. Il suo sguardo si è posato su me e Ha-eun. "Buongiorno ragazzi e ragazze." esordisce.
Silenzio.
"Ho detto buongiorno" dice alzando la voce. "SAREBBE EDUCAZIONE RISPONDERE" esplode dopo qualche altro secondo di silenzio. Io sono oltremodo spaventata. Quando si arrabbia, le vene già in rilievo si gonfiano ancora di più, i muscoli si contraggono. Fa davvero paura. D'altra parte sono interdetta: pretende che noi facciamo gli educati quando lui ci ha letteralmente rapito?! Per evitare complicazioni gli rispondo freddamente
"Buongiorno" .
Il Sergente torna al sorriso. "Vedo che qualcuno con un minimo di educazione allora c'è. È un piacere sentire la tua voce Y/n sai? È proprio orecchiabile..." mentre dice cio si avvicina a me. Io già appoggiata con la schiena al muro non posso indietreggiare. Ho paura. Mi tornano in mente le cose subite nella mia infanzia per mano di mio padre. Cose disgustose, che non augurerei davvero a nessuno. Beh tranne a mio padre probabilmente. E alla persona che mi sta annusando il collo. Senza trattenermi più gli tiro uno schiaffo in piena guancia, così forte che la testa si gira di lato.
Tutti mi fissano con la bocca aperta che arriva a terra e gli occhi strabuzzati. Ha-eun mi stringe la mano.
Io però sono troppo occupata a fissare la cintura del Sergente per accorgermi degli altri. O meglio, non esattamente la cintura, ma quell'oggetto minuscolo in acciaio legato ad essa. Non è la chiave più bella che avessi mai visto (quella di casa mia è più bella), però in quel momento mi è sembrata perfetta.
Dovevo solo avvicinarmi di più per non dare nell'occhio. In quel pezzo di metallo sono rinchiusi i nostri desideri di libertà, le nostre speranze e le nostre paure.
Mi sono concentrata così tanto sulla chiave che non mi sono resa conto che il soggetto dal quale dovrei prenderla mi sta fissando.
Noto con piacere che nella zona da me colpita, il segno rosso lasciato in precedenza sta diventando viola. "TU STUPIDA PUTTANELLA, COME TI PERMETTI?!" mi urla il Sergente a pochi centimetri del mio volto. Sono terrorizzata, ma colgo al volo l'occasione e decido di utilizzare tutto il mio charm.
O la va o la spacca.
"Oh mio Dio mi scusi tanto! È stato un riflesso involontario, sa, detto tra noi è tutta colpa di quel bastardo di mio padre... Le chiedo scusa... Non è così grave comunque basta spalmarci un po' di pomata... Posso farlo io stessa, per scusarmi!" sfoggio un'espressione da cucciolo triste e smarrito, sperando che la mia recitazione sia buona.
A giudicare dalle occhiate sconvolte che ricevo dai miei compagni di sventura direi di sì.
Il Sergente mi guarda interdetto per una attimo, poi sfoggia un sorriso brillante, nonostante gli occhiali da sole scuri, vedo che è compiaciuto. "Va bene dolcezza, mi fido di te. Tu" urla rivolgendosi alla guardia "richiudi la porta e continua a controllarli. Appena questa signorina avrà finito la riporterò qui". Il ragazzo annuisce è appena dopo essere uscita, ovviamente tenuta per il braccio dal Sergente, chiude la porta della cella, come ordinato. Lo noto poi andare a sedersi su una sedia di fianco alla porta reggendo un mitra.
L'essere che conduce verso un bagno, dove ci sarebbe dovuta essere una crema per gli ematomi.
"Che ne dici se poi mi fai fare un giro della struttura?" dico mielosa, cogliendo l'occasione al volo. Anche se avessimo avuto la chiave, non avremmo saputo dove andare. "Dolcezza ora mi chiedi un po' troppo" dice aprendo la borsa dove sono tenute le medicine e le garze per il primo soccorso. Trova la pomata e me la passa. Io la apro e cercando di non tremare la applico sulla guancia del Sergente. "Le piacerebbe avere anche un massaggio alla schiena? Mi dicono tutti che li faccio molto bene" dico. Magari così sarei riuscita a prendere la chiave. "Certo, ben volentieri!" esclama lui. Lo faccio sedere su una sedia, in modo tale che le chiavi ricadano indietro, cosicché le possa prendere con più facilità.
Comincio a massaggiargli lentamente le spalle, poi scendo sulle scapole. Mi disgusta fare una cosa del genere, ma è probabilmente l'unico modo per fuggire da questo enorme magazzino.
Con una mano continuo il massaggio sul lato sinistro della schiena dell'uomo, mentre con l'altra afferro la chiave senza fare rumore. Me la infilo nella tasca dei jeans, il rigonfiamento dato da essa non si nota, per fortuna. Continuo il massaggio per altri 5 minuti poi faccio al Sergente: "Dovrei tornare....". "Va bene dolcezza, come vuoi" dice ghignando. Si alza e prendendomi sempre per un braccio mi porta alla cella. Nel tragitto vedo una piantina della struttura cerco di memorizzarla o quantomeno di ricordarmi dove si trova così da poterla ritrovare.
Sono ormai arrivata davanti alla cella, il ragazzo mi fa entrare e richiude la porta dietro di me.
Immediatamente nove paia di occhi preoccupati si posano su di me.
Ma io sto sorridendo con gli occhi che luccicano. Allora Chan mi chiede se stessi bene. E gli faccio "Mai stata meglio" recuperando la chiave dalla tasca dei jeans e mostrandogliela.---------------------
Hello everyone :)
Come sempre è un orario indecente, spero ugualmente che dal punto di vista grammaticale sia tutto a posto. Come va il week end? Domani siamo a casa per il ponte 😭🙌🏻. Ditemi se la storia vi sta piacendo e vorrei ringraziare tutte le persone che mi hanno supportato finora... Vero Alex140100 e LatopadiBiblioteca? Grazie mille a chiunque legga questa storia, ho già in mente molte idee per altre storie ❤️
Good night, mi raccomando almeno voi dormite, prendetevi cura di voi e mangiate. E bevete. Mamma mia sembro mia madre se non peggio. Vabbè keep enjoying the reading~
Byeeee♡
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skz and you
Fanfictionciao a tutti, questa è la prima storia :) cercherò di evitare errori grammaticali. La storia parla di come tu incontri gli stray kids e di come finisci a vivere con loro, perché insomma, chi non lo vorrebbe? WARNING: -dramma e tristezza in quanti...