È il grande giorno.
Dire che sono in ansia è un eufemismo. Direi che sono un misto tra panico (tipo pre-esame) e terrore che qualcosa vada male. In questi casi, si può fare affidamento solo su poche cose: un buon piano, dei compagni leali e una buona dose di culo. Noi abbiamo tutto, speriamo solo che l'ultimo ingrediente, fondamentale per la fuga perfetta, arrivi miracolosamente dal cielo.
Dopo un po', anche gli altri ragazzi si svegliano, Ha-eun mi abbraccia da rito come fa ogni mattina e ci diamo il buongiorno. Si sente la tensione nell'aria e per tutta la mattina non parla nessuno. Ognuno perso nei suoi pensieri è a modo suo preoccupato. Changbin per sfogare l'ansia si mette a fare flessioni e, probabilmente per rallegrare l'atmosfera, Chan ci sfida a chi ne fa di più. Si leva un lamento dai suoi amici, soprattutto da Hyunjin, che si dice "stanco perché appena sveglio", e da Seungmin, che si giustifica con il fattofel non essere mai stato un tipo troppo atletico.
A parte i due individui, ci mettiamo in posizione: il primo a crollare è Jeonjin, che cadendo con un tonfo sordo mi fa scappare da ridere e rischio di cadere anche io. La seconda è Ha-eun seguita da me e Felix. Jisung smette poco dopo Minho: si tiene la finale tra Chan e Changbin, ma alla fine Chan si lascia andare, lasciando a Bin la vittoria.
Ci si è divertiti finché è durato.
A giudicare dalle ombre che la luce proietta nella stanza sta per arrivare la guardia con la colazione. Eccola arrivare infatti, dopo neanche 5 secondi che io avevo formulato il pensiero. Devo ammettere che, nonostante l'avessi pensata, non mi era mancata affatto. Ci porta come al solito, cose veloci, giusto da sgranocchiare e mandar giù con un sorso di latte. Poi se ne va, riprendendosi tutte le carte varie e gli avanzi, non lasciando neanche una briciola dietro di sé.
"Va bene ragazzi, per sicurezza, ripassiamo il piano" dice Seungmin, Ha-eun annuisce. "Bene quindi: appena il ragazzo viene qui con il pranzo, noi mangiamo, poi quando torna, lo stordiremo. Dopodiché, daremo uno sguardo alla mappa che Y/n ha visto sul muro di fianco a questa cella e troveremo un modo per uscire da qui. Dobbiamo essere veloci e colpire senza esitazione, se la sentinella riesce a dare un allarme siamo nella m-".
" TRATTIENITI TI PREGO È PRESENTE UN FETO" esclamiamo all'unisono io, Ha-eun, Felix e Chan. Ci guardiamo stupiti l'attimo dopo e ridacchiamo, stupiti della coordinazione con cui l'avevamo detto. Jeonjin ci guarda male, sta sicuramente per protestare, ma Seungmin interviene prontamente, interrompendolo per finire il discorso.
"Grosso modo la situazione è questa comunque" dice.
Torna il silenzio, ormai mio fedele compagno da anni.
"Ragazzi..." comincio. Sento un nodo alla gola formarsi, sta per uscire la parte più sensibile di me, ma davvero non posso farci un granché. Cerco di trattenerla almeno fino a quando non avrò detto ciò che voglio dirgli. "Ci conosciamo da poco e ci siamo conosciuti in modo veramente strano... Voglio dirvi che sono felice di essere stata qui con voi, solo...." mi si spezza la voce, gli occhi si riempiono di lacrime. "Facciamo sì che questo piano funzioni... Non voglio perdere nessuno di voi" dico finalmente lasciando scorrere le lacrime sul mio viso, nessun freno ad impedirgli di farlo. Stringo forte la mano a Ha-eun e aggiungo, in modo che solo lei lo possa sentire, "non voglio perdere più nessuno... Non di nuovo". Tutti quanti si commuovono e manca poco che si mettano a piangere anche loro. Si avvicinano e mi stringono tutti insieme in un caldo e bisognoso abbraccio. "Ti prometto a nome di tutti Y/n che andrà tutto bene. Noi ce la faremo" dice Chan sorridendo in modo confortante. Dopo un po' ci stacchiamo: siamo abbastanza sicuri che tra poco sarà ora di pranzo e dobbiamo prepararci moralmente per cio che ci attende.
-a little skip time-
Okay. Y/n. Respira. Dentro. E fuori. È facile.
Mi ripeto queste parole da un'ora e passa come un mantra nel tentativo di calmarmi. Intanto Ha-eun mi carezza dolcemente con movimenti circolari la schiena. Lei è veramente la persona più vicina a ciò che io chiamo "famiglia". La sorella maggiore che non ho mai avuto, si è sempre presa cura di me, mi ha curato le ferite che mio padre stesso faceva. E anche quelle che a volte mi procuravo io. Riusciva e riesce tutt'ora a tirarmi sempre su di morale, a farmi sorridere nonostante tutto.
La sua famiglia si era trasferita in Cina per lavoro quando lei era piccola, ma per evitare complicate faccende burocratiche e possibili corsi aggiuntivi la lasciarono lì con la nonna che morì, quando Ha-eun aveva ormai 18 anni. Ereditò il suo piccolo bilocale e trovò lavoro con me in una caffetteria. Non è stata una vita facile, ma forse è per questo che ci intendiamo così bene a volte.
Mi lascio accarezzare ancora, persa nei miei pensieri, finché non chiudo gli occhi. Mi appisolo sulla spalla di Ha-eun che continua a coccolarmi. Mi sveglio poco tempo dopo, al suono di una porta sbattuta con violenza, come sempre quando la sentinella entrava nella cella.
Era arrivato il momento.-----------------
Prometto che i prossimi capitoli saranno sulla loro eroica fuga! Adesso sono un po' stanca (sempre ad aggiornare ad orari strani io), quindi vado a dormire essendo già a letto. Pubblicherò presto la parte clou che attendiamo tutti! Secondo voi ce la faranno a fuggire? O succederà qualcosa di inaspettato? Pensateci mentre aspettate la prossima parte🤭😉
Good night ^^ and enjoyyyy✨😇😗
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skz and you
Fanfictionciao a tutti, questa è la prima storia :) cercherò di evitare errori grammaticali. La storia parla di come tu incontri gli stray kids e di come finisci a vivere con loro, perché insomma, chi non lo vorrebbe? WARNING: -dramma e tristezza in quanti...