Soltanto quando entrò nella sua camera, dopo cena, Arthaemys ebbe il coraggio di cominciare a preparare i bagagli. Non sarebbe stato di certo facile fuggire quella notte, considerato lo sguardo di assoluta tristezza da parte di Aemond, e quello dubbioso della Regina. Suo padre Otto non era da meno.
Frugò nel caminetto spento e trovò, con grande sollievo, il pastrano dentro cui vi era avvolto l'uovo di drago donatole da Viserys. Quella era l'unica cosa davvero importante che avrebbe voluto portarsi via, ma doveva coprirsi, o il freddo l'avrebbe uccisa.
Intenta a buttare alla rinfusa tutti gli abiti che possedeva, in una sacca color sabbia, non udì lo scricchiolare del pavimento, o tantomeno la porta da lei lasciata socchiusa per la troppa fretta. Legò con un nastro la sacca, ch'era colma, e si voltò per afferrare il suo uovo. Ma saltò in aria dallo spavento quando si accorse di una figura piuttosto conosciuta, poggiata allo stipite della porta - con le braccia incrociate al petto e il volto serio.-
"Cosa stai facendo?" ruppe il silenzio Aemond, non accennando a spostarsi dall'uscio o quantomeno ad entrare. La fanciulla stringeva al petto quel prezioso dono, che - sperò - un giorno di poter crescere ed allevare con amore. "Me ne vado" ammise, vuotando il sacco senza troppi giri di parole. "Rimanere qui per me è troppo pericoloso.. e poi, sono certa che un giorno o l'altro mi faranno prigioniera. Tanto vale provare a fuggire e appoggiare la giusta causa." continuò, con una valanga di informazioni che il Principe Guercio non riuscì ad assimilare subito. Rischiò, nonostante sapesse che il suo Aemond non l'avrebbe mai consegnata nelle mani dei suoi nemici. "Hai scelto di andartene senza dirmi niente?" sussurrò Aemond, ferito, non riuscendo più a mantenere quella gelida compostezza che aveva sempre mostrato.
"Che differenza fa?" replicò Mys, ingoiando le lacrime. "Non possiamo stare insieme, e tu rischieresti di perdere il tuo titolo-"
"Ma lo capisci che del mio titolo non me ne importa più niente? Voglio stare con te, voglio sposarti, voglio..viaggiare per il continente orientale.." Arthaemys fece qualche passo verso di lui, poggiando il pastrano sul grande letto, e lo abbracciò. "Non posso costringerti a fuggire con me, non posso..-" "E invece puoi. Devi! Avy jorrāelan , Mys." [ti amo, Mys]
Quella stessa notte, con i grilli come unici testimoni , Arthaemys e il Principe Aemond fuggirono da Approdo del Re, per raggiungere Roccia del Drago e allearsi con i Neri, con Rhaenyra. Vhagar stava dormendo, ma quando udì i passi del suo cavaliere, e quelli della sua amata, dirigersi nella fossa, si issò in piedi.
La fuga divenne tangibile quando, immersi nel cielo ricco di stelle, - sulla schiena del drago più grande che il mondo ebbe mai visto - Arthaemys si rese conto di star stringendo al petto l'unica ragione per cui avrebbe voluto continuare a vivere. Viserys Targaryen.
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𝐈𝐍 𝐕𝐈𝐍𝐎 𝐕𝐄𝐑𝐈𝐓𝐀𝐒 [𝐀𝐞𝐦𝐨𝐧𝐝 𝐓𝐚𝐫𝐠𝐚𝐫𝐲𝐞𝐧]
FantasyArthaemys è una giovane scriba di diciannove anni, dalla folta chioma scura e ribelle. E' figlia di un lord di nome Jeor Nohreos della vecchia Valyria, che in cerca di fortuna - e scappato al disastro - si rifugia a Westeros, precisamente ad Approdo...