24| Death on two Legs

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Quando Lucerys si fu dileguato, nella mente disturbata di Aegon spiccò un'idea decisamente malvagia. Montò sulla sella di Sunfire, e raggiunse il ragazzino che era appena volato via, tra le alte montagne e le nubi perenni, le quali promettevano pioggia sicura.

"dove sei, mostriciattolo!?" esclamò, mentre il suo drago cominciava ad agitarsi. Sunfire non apprezzava che il suo cavaliere spesso e volentieri si rivolgesse a lui nella lingua comune; ma era noto a tutti che Aegon Targaryen non aveva mai avuto desiderio di studiare e istruirsi, il che la diceva lunga sui suoi comportamenti e i suoi trascorsi.

Poco dopo però, per la sfortuna del giovane Velaryon – o se vogliamo essere malignamente puntigliosi (il peccaminoso figlio di Harwin Strong) – venne avvistato dal nuovo Re secondo i Verdi. "Prendilo, Sunfire! Te lo ordino!"

Il drago dalle scaglie aranciate si tuffò nell'inseguimento, allertando Arrax, che cominciò ad avere paura. Lucerys si voltò appena, per accorgersi che li stavano raggiungendo con una velocità immensa. "Arrax, lykiri!" esclamò Lucerys, nel vano tentativo di calmare il suo giovane drago, ma ciò non fece altro che agitarlo ulteriormente.

La pioggia, d'improvviso, si scatenò violenta, oscurando la vista dei due malcapitati sottotiro di un drago decisamente più grande e feroce. Ciò che accadde dopo, venne poi descritto nei libri come la morte più crudele e ingiusta avvenuta nella stessa Casa Targaryen.

 Ciò che accadde dopo, venne poi descritto nei libri come la morte più crudele e ingiusta avvenuta nella stessa Casa Targaryen

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A Roccia del Drago, la situazione era decisamente strana. Rhaenyra era troppo calma per essere una madre che aveva mandato suo figlio – giovanissimo e da solo – in una missione che certamente si sarebbe rivelata inutile e pericolosa.

"Continuo ad avere un brutto presentimento" borbottò Mys, mentre Aemond cercava di insegnarle qualche mossa con la sua spada. I movimenti di lui erano fluidi, leggeri ed esperti, mentre quelli della giovane fanciulla decisamente lenti, pesanti ed insicuri. "forse dovrei provare a domare Spettro Grigio.. d'altronde ciò che ha fatto l'altro giorno è stato..insolito..-" continuò, facendo scontrare la sua arma con quella di suo marito.

Il Principe prese subito parola, interrompendo il combattimento, per andare incontro a sua moglie con dolcezza. Le tolse la spada dalle mani, e la posò a terra. "amor mio, sei consapevole del fatto che un drago già impegnato potrebbe rivoltarsi bruscamente agli estranei" replicò con un tono di voce calmo, misurato e ragionevole.

"Ma devo tentare! Con un combattimento del genere sarò la prima a morire, e di nascondermi non se ne parla"

Inutili furono gli sforzi del Guercio affinché la sua fanciulla cambiasse idea, e – quando la pioggia si fu fermata – Arthaemys raggiunse la fossa in cui riposava il drago di suo padre.

𝐈𝐍 𝐕𝐈𝐍𝐎 𝐕𝐄𝐑𝐈𝐓𝐀𝐒 [𝐀𝐞𝐦𝐨𝐧𝐝 𝐓𝐚𝐫𝐠𝐚𝐫𝐲𝐞𝐧]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora