"Quell'idiota!"
Flip attraversa le strade di Antares calpestando l'erba come se calpestasse la faccia di Kalvin. Ribolle di rabbia e in un certo senso si potrebbe dire che lo faccia davvero.
Dreida lo segue annoiata, ma non per questo meno allerta. Sbircia con attenzione tra i cespugli per intravedere umani in agguato. Di tanto in tanto è sicura d'identificare un volto tra il fogliame, ma poi è costretta a ricredersi, sono solo ombre. La infastidisce il pensiero che potrebbero essere circondati senza che lei se ne renda conto.
Non le piacciono gli umani, in particolare non le piacciono i loro occhi. Sono troppo piccoli e seguono ogni cosa con quelle pupille circondate da una corona colorata. Non sono che bulbi d'acqua, eppure trasmettono qualcosa di strano che la mette a disagio.
A Kalvin ormai ha fatto l'abitudine, ma quell'altra... è strana, molto diversa. Ha provato a leggerle la mente, ma non ci ha trovato nulla. All'inizio aveva pensato che in qualche modo si schermasse, ma quando si è spinta un po' più in là ha avuto la sensazione di cadere nel vuoto; cosa che l'ha costretta subito a ritrarsi. La trova una strana tecnica di difesa, non l'ha mai sperimentata prima.
Quella ragazza è molto, molto strana.
"Insolente!" la voce di Flip si alza di un'ottava catturando di nuovo l'attenzione di Dreida.
"Se solo sapesse!" si lamenta ancora, nel suo casco lo sconquasso di bolle gli oscura completamente la visuale.
"Calmati Flip, ti farai venire un colpo."
"Cercavo solo di aiutarlo!".
"Kal sembra intelligente, ma è praticamente un bambino, non ha autocontrollo."
"Dovrà pur imparare, prima o poi. Ma giuro che questa è l'ultima volta che provo ad aiutarlo, anzi sai una cosa? Avvertirò io stesso la corporazione, così anche l'ultima colonia umana sarà schiacciata e finalmente ce ne saremo liberati del tutto."
"Anche se ti sbarazzassi di loro rimarrebbe sempre Kalvin."
"Dannazione! Non riesco a liberarmi di lui nemmeno nei miei sogni, è un parassita"
"Flip, lo sai com'è fatto. È egoista..."
"Presuntuoso!"
"Superficiale. Sì, abbiamo imparato parecchi sinonimi per non ripetere sempre che è un idiota, ma soprattutto è testardo, se cerchi di obbligarlo a fare qualsiasi cosa, anche se ragionevolissima, lui reagisce male. Lascia che se la sbrighi da solo"
Flip sbuffa una grossa bolla d'insoddisfazione, poi allontana lo sguardo.
"Quell'umana" mormora Dreida e tanto basta per riportare su di sé gli occhi del capitano "era molto strana, non sono riuscita a leggerle i pensieri, nemmeno quelli più superficiali."
"Schermava la mente?"
"Non saprei. Quando ho forzato l'ingresso lei non si è scomposta, ma io ho provato una strana sensazione, come se ci fosse... uno spazio enorme nella sua mente."
"Molto strano."
"Già."
"Tienimi aggiornato sulla questione. Quando la incontri di nuovo prova ad andare più a fondo, se questi umani ci nascondono qualcosa dobbiamo saperlo."
Dreida annuisce e così tornano entrambi a guardare la strada, davanti a loro si apre lo scenario del porto dove c'è la piattaforma di atterraggio, subito sotto il sistema di accesso alla cupola. Come previsto non c'è nessuno, il problema è che non c'è nemmeno la navetta.
Flip ha un sussulto, si lancia incredulo in cerca della nave con le mani avanti, convinto che d'improvviso sia diventata invisibile, perché qualsiasi altra possibilità è inaccettabile. Impreca furibondo quando arrivato al centro della piattaforma non trova nulla.
Dreida lo raggiunge in fretta, si guarda intorno tenendo alta l'arma a impulsi. Non c'è nessuno. Non c'è assolutamente niente.
"Che cosa facciamo adesso?" urla Flip in un fremito d'orrore.
"Guarda qui", Dreida lo chiama indicando la terra, l'erba schiacciata forma dei lunghi solchi che conducono verso una direzione precisa in mezzo a fronde più fitte.
"L'hanno portata via."
"Che cosa?" la voce di Flip è un ululato gorgogliante, si precipita a guardare le tracce, "Kalvin è con loro! se riescono a convincerlo a guidarla potrebbero lasciarci qui".
"Non lo farebbe mai."
"Perché no? È la sua gente e si ritiene tanto intelligente da poter governare la Flyer da solo, ne sono certo. Ci lascerà qui!"
Dreida non sa cosa rispondere. È vero, ma è anche vero che per quanto sia un idiota, Kalvin non li abbandonerebbe.
"Devi fidarti del fatto che non sia completamente stupido".
STAI LEGGENDO
Risveglio e altre imprese
Science FictionKalvin è un abile ingegnere areospaziale e un altrettanto abile pilota, fortunatamente pare che sia anche l'ultimo essere umano nell'universo. Vola lungo le rotte mercantili su una nave che ama, con un equipaggio a cui è vagamente affezionato (affet...