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    Dedicato a chi si rifugia nei libri per scappare dalla realtà.


Non avevo mai desiderato essere chi ero. Non avevo mai chiesto a nessuno di donarmi i miei poteri, perché fin da bambina tutto ciò che volevo era soltanto una famiglia. Una famiglia che mi amasse incondizionatamente, senza secondo scopi, e sopratutto che non mi manipolasse.

Avevo dodici anni quando arrivarono i Grisha a Ketterdam per i test, ricordo ancora che fosse pieno inverno, ricordo il freddo e sopratutto ricordo la sensazione di potere che provai...un'esplosione di rosso si propagò per tutta la cittadina.

E provenì da me.

Quando feci il test risultai come l'ultima cosa che sarei mai voluta essere, ma inizialmente ero troppo piccola per capire il vero risultato. Sapevo che essere una Grisha era raro, neanche troppo, ma perché allora ero diversa? Perché continuavano a dirmi di essere speciale?

Tutto ebbe una spiegazione quando arrivai al piccolo palazzo, un mondo completamente diverso da quello in cui ero cresciuta, tutti erano gentili ed educati con me. Ma nessuno mi dava spiegazioni.

Perché ero io ad essere proprio lì?

Quando incontrai il Generale Kirigan per la prima volta lui si chinò alla mia altezza, ricordo come mi fece paura con i suoi vestiti completamente neri e il suo aspetto da 'cattivo'.

Inaspettatamente mi sorrise, accarezzandomi i capelli argentati, e mi recitò quella che mi parse una canzone inizialmente...

«Dal sangue scarlatto nascerà l'evocatrice della distruzione, e quando le tenebre giungeranno lei le renderà sue...scatenando il caos.»

Soltanto anni dopo venni a conoscenza del suo vero significato, del mio vero destino.

Essere l'Evocatrice Scarlatta.

𝐒𝐀𝐈𝐍𝐓, 𝐊𝐚𝐳 𝐁𝐫𝐞𝐤𝐤𝐞𝐫 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora