Tornammo al campo, che era pieno di cadaveri di Grisha ma anche di persone appartenenti al Secondo Esercito, li guardai tutti cercando di riconoscere qualcuno ma purtroppo non vidi nessuno di familiare. La guerra che si era tenuta lì dentro doveva essere stata davvero dura, la maggior parte dei sopravvissuti era ferita, e pochissimi di loro erano Grisha. Nella strada incontrai Nadia che salutai felice di rivederla dopo tutto quel tempo, che accompagnava suo fratello a farsi curare. Camminai verso un gruppo in lontananza lasciando Inej e Alina parlare. Cercai di sorridere quando vidi Tolya e Tamar, anche se il dolore che stavo provando me lo impediva, arrivai davanti a loro e a mia sorpresa vidi quello che avevo conosciuto sotto nome di Sturmhond indossare la divisa del Secondo Esercito.
«Immagino che il tuo vero nome sia Nikolai Lanstov?» Affermai fermandomi proprio davanti a lui, era ferito così mi avvicinai alla ferita che aveva sulla testa curandogliela.
«È un piacere fare le tua conoscenza per la seconda volta, Sankta Kassandra. Grazie per averci salvati tutti...senza di te, e Alina, non ce l'avremo mai fatta.» Sorrisi verso il biondo, adesso collegai il suo affascinante volto alla famiglia Reale. Sapevo che l'avevo già visto da qualche parte...
«Tranquillo non ho bisogno di celebrazioni, mi basta solo che tu sia un buon futuro re per Ravka.» Nikolai si alzò abbassando leggermente la testa.
«Lo sarò, cancellerò tutti gli sbagli di mio padre. Spero che avrò il tuo supporto, avere il supporto di una Santa conta tanto per me.» Colsi dell'ironia, ma sembrava anche che stesse flirtando allo stesso tempo. Maledizione, era proprio un Lantsov.
«Ti supporterò. Ma al primo sbaglio...» Mossi le mani richiamando i miei poteri, che però non risposero. Guardai le mie mani cercando una traccia del mio potere...ma non c'era.
Cosa era successo ai miei poteri?
«Tutto bene?» Mi chiese Nikolai appoggiando una mano sulla mia spalla, dovetti nascondere il mio shock.
«Sì, sì tutto bene. Ti auguro il meglio, Nikolai Lantsov. Confido in te come nuovo re, adesso se non ti dispiace dovrei andare dagli altri.» Feci una specie di inchino ma prima di andarmene Nikolai mi prese il polso costringendomi a voltarmi.
«L'Oscuro è morto?» In risposta annuii e vidi la sua espressione rilassarsi. «Spero di rivederti un giorno, Kassandra.»
«Lo spero anch'io, Sobachka.» Sorrisi guardandolo un'ultima volta prima di voltarmi per andare dai miei amici, sentii la risata di Nikolai soltanto guardo ero leggermente lontana. Magari tutti l'avrebbero chiamato re da quel giorno in poi, ma per me sarebbe sempre stato il
Cucciolo del Palazzo.Infatti vidi Jasper e Waylan parlare con gli altri, camminai verso di loro sentendo ancora lo sguardo del principe su di me. Per quanto Nikolai fosse bello e simpatico...avevo qualcuno a cui tenevo di più ad attendermi. Quando arrivai davanti a loro Jasper mi strinse in un abbraccio iniziando a farmi voltare, urlando che ce l'avevo fatta.
Poi tutti insieme ci direggemmo nuovamente al centro della Faglia per bruciare Aleksander, ma sopratutto per mettere davvero fine a quella storia. Arrivati la preparammo tutto per quella specie di funerale, che era l'unico modo per distruggere il suo corpo, e non era solo necessario farlo ma per me era come mettere un punto a quella questione. Esaudire il suo ultimo desiderio forse mi avrebbe fatta dormire tranquilla. Cosi celebrammo la morte di Aleksander, fortunatamente non versai neanche una lacrima grazie a Kaz che mi aveva tenuta per mano tutto il tempo, stringendomi a se quando mi vedeva perdere le staffe. Amavo la sua comprensione, che non mi giudicasse per essere triste della morte del mio orribile padre, lui non mi giudicava, mi stava affianco. Alina mi passò l'ultimo ramo infuocato che avrebbe appiccato il fuoco al corpo di Aleksander, dopo che l'avevano fatto anche lei, Zoya, Genya.
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𝐒𝐀𝐈𝐍𝐓, 𝐊𝐚𝐳 𝐁𝐫𝐞𝐤𝐤𝐞𝐫
FanfictionKassandra cresce nel Piccolo Palazzo, sentendosi ripetere fin da bambina di essere la salvezza per tutto il mondo, l'unica persona dotata di un potere tale da poter distruggere la piega del suo paese: La Faglia. Ma tutto cambierà quando Kassandra f...