2. Diverbi e scintille

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*UNA SETTIMANA DOPO*

Dopo ľ università, andai a casa per sistemarmi.

Mi feci una doccia e mi vestì.

Mangiai qualcosa velocemente e andai alla Continassa.

Arrivai alle 15:00, ancora non c'era nessuno. C'era solo la macchina del mister.

Entrai grazie ad un pass che mi mandarono via e-mail, le guardie mi fecero passare.

Camminando nei corridoi immensi trovai finalmente il campo di allenamento.

C'era un uomo seduto sulle panchine che teneva dei fogli a mano.

A: Salve.

Si girò verso di me.

(MA: Massimiliano Allegri).

MA: Oh, eccoti arrivata. Alessandra giusto?

A: Sisi, sono io.

Mi porse la mano e la strinsi.

MA: I ragazzi arriveranno a breve.

Mi fece vedere tutta la struttura, per non potermi perdere (Cosa difficile).
Il mio lavoro era: portare ľ acqua e sistemare i circuiti.

Vennero i primi due ragazzi.

Quando mi videro si guardarono a vicenda e si avvicinarono

X: Scusami, ma tu che ci fai qui? Come mai le guardie ti hanno fatto passare?

Il mister si avvicinò.

MA: Ragazzi lei è la mia aiutante.

I due si guardano.

XX: Ahhh, veroo.

Dopo di ché si misero a ridere, facendo ridere anche me

(NF: Nicolò Fagioli FM: Fabio Miretti)

NF: Piacere Nicolò

FM: Fabio

Mi presentai a mia volta e loro andarono negli spogliatoi

Pian piano vennero tutti.

MA: Cominciate con 10 giri di campo.

I ragazzi obbedirono.

Mentre loro correvano, io prendevo le attrezzature e il mister molto pazientemente mi diceva quali dovevo prende e quali no.

Nel bel mezzo delľ allenamento, Allegri ricevette una chiamata, quindi era costretto a lasciare tutto a me.

Quando finirono di correre, andai a prendere i palloni ma andai a sbattere contro qualcosa. Anzi QUALCUNO.

Davanti a me c'era un ragazzo molto alto.

X: Guarda dove metti i piedi.

Sene andò e mi diede anche una spallata.

Si diresse verso gli spogliatoi, come se non fosse successo niente.

Qualche minuto dopo era lì, con i suoi compagni.

A: Tu sei?

X: Perché te lo dovrei dire, anzi chi sei tu!

A: Sono ľ aiutante del mister .

Mi squadrò dalla testa ai piedi.

Si mise a ridere.

X: Dopo questa le ho viste tutte... Una mocciosa che aiuta il mister hahahaha.

Lui se la rideva con gusto.

A: Io sarò anche una mocciosa, ma tu sei il nonnetto che si permette di giudicare senza nenache conoscermi.

X: Nonnetto ci sarò, almeno ho il cervello.

A: Si, c'è lai ma non lo usi.

Tra di noi si era creato una specie di ring immaginario, dove chi la diceva più pesante vinceva.

A: Ora vai a fare 20 giri di campo.

Sbuffò.

X: Venti giri non sono niente.

A: Perfetto allora fanne 30.

Rimase paralizzato per un attimo ma subito dopo iniziò a correre per tutto il campo.

Mentre lo aspettavamo gli altri facevano passaggi.

Quando finì iniziarono ľ allenamento vero e proprio.

Devo dire che ľ allenamento era andato bene, apparte il diverbio con quel tizio.

Quando finimmo, loro andarono negli spogliatoi, io sistemai le attrezzature.

Si avvicinò a me Nicolò Fagioli.

NF: Ale... Ti volevo chiedere se volevi venire a cena con noi. Per festeggiare la new entri hahahaha.

A: Hahha certo perché no.

Passò davanti a noi il ragazzo di cui non conoscevo il nome.

A: Ma lui chi è?

Dissi indicando il ragazzo.

NF: Dusan...

Nicolò mi disse dove si trovava il locale e a che ora dovevano vederci.

Tornai a casa per potermi preparare.

SPAZIO AUTRICE:

Ciao a tutti
Qui volano scintille!!! HAHAHAHA
Secondo voi continueranno così o le acqua si calmeranno?
Fatemi sapere cosa ne pensate con un commento e se vi sta piacendo la storia lasciate una stellina.
Devo ringraziare la mia migliore amica che mi ha aiutato a scrivere gran parte della storia.

~𝗟4𝗟3~👻

Ľ odio porta ad amarsiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora