*UNA SETTIMANA DOPO*
Dopo ľ università, andai a casa per sistemarmi.
Mi feci una doccia e mi vestì.
Mangiai qualcosa velocemente e andai alla Continassa.
Arrivai alle 15:00, ancora non c'era nessuno. C'era solo la macchina del mister.
Entrai grazie ad un pass che mi mandarono via e-mail, le guardie mi fecero passare.
Camminando nei corridoi immensi trovai finalmente il campo di allenamento.
C'era un uomo seduto sulle panchine che teneva dei fogli a mano.
A: Salve.
Si girò verso di me.
(MA: Massimiliano Allegri).
MA: Oh, eccoti arrivata. Alessandra giusto?
A: Sisi, sono io.
Mi porse la mano e la strinsi.
MA: I ragazzi arriveranno a breve.
Mi fece vedere tutta la struttura, per non potermi perdere (Cosa difficile).
Il mio lavoro era: portare ľ acqua e sistemare i circuiti.Vennero i primi due ragazzi.
Quando mi videro si guardarono a vicenda e si avvicinarono
X: Scusami, ma tu che ci fai qui? Come mai le guardie ti hanno fatto passare?
Il mister si avvicinò.
MA: Ragazzi lei è la mia aiutante.
I due si guardano.
XX: Ahhh, veroo.
Dopo di ché si misero a ridere, facendo ridere anche me
(NF: Nicolò Fagioli FM: Fabio Miretti)
NF: Piacere Nicolò
FM: Fabio
Mi presentai a mia volta e loro andarono negli spogliatoi
Pian piano vennero tutti.
MA: Cominciate con 10 giri di campo.
I ragazzi obbedirono.
Mentre loro correvano, io prendevo le attrezzature e il mister molto pazientemente mi diceva quali dovevo prende e quali no.
Nel bel mezzo delľ allenamento, Allegri ricevette una chiamata, quindi era costretto a lasciare tutto a me.
Quando finirono di correre, andai a prendere i palloni ma andai a sbattere contro qualcosa. Anzi QUALCUNO.
Davanti a me c'era un ragazzo molto alto.
X: Guarda dove metti i piedi.
Sene andò e mi diede anche una spallata.
Si diresse verso gli spogliatoi, come se non fosse successo niente.
Qualche minuto dopo era lì, con i suoi compagni.
A: Tu sei?
X: Perché te lo dovrei dire, anzi chi sei tu!
A: Sono ľ aiutante del mister .
Mi squadrò dalla testa ai piedi.
Si mise a ridere.
X: Dopo questa le ho viste tutte... Una mocciosa che aiuta il mister hahahaha.
Lui se la rideva con gusto.
A: Io sarò anche una mocciosa, ma tu sei il nonnetto che si permette di giudicare senza nenache conoscermi.
X: Nonnetto ci sarò, almeno ho il cervello.
A: Si, c'è lai ma non lo usi.
Tra di noi si era creato una specie di ring immaginario, dove chi la diceva più pesante vinceva.
A: Ora vai a fare 20 giri di campo.
Sbuffò.
X: Venti giri non sono niente.
A: Perfetto allora fanne 30.
Rimase paralizzato per un attimo ma subito dopo iniziò a correre per tutto il campo.
Mentre lo aspettavamo gli altri facevano passaggi.
Quando finì iniziarono ľ allenamento vero e proprio.
Devo dire che ľ allenamento era andato bene, apparte il diverbio con quel tizio.
Quando finimmo, loro andarono negli spogliatoi, io sistemai le attrezzature.
Si avvicinò a me Nicolò Fagioli.
NF: Ale... Ti volevo chiedere se volevi venire a cena con noi. Per festeggiare la new entri hahahaha.
A: Hahha certo perché no.
Passò davanti a noi il ragazzo di cui non conoscevo il nome.
A: Ma lui chi è?
Dissi indicando il ragazzo.
NF: Dusan...
Nicolò mi disse dove si trovava il locale e a che ora dovevano vederci.
Tornai a casa per potermi preparare.
SPAZIO AUTRICE:
Ciao a tutti
Qui volano scintille!!! HAHAHAHA
Secondo voi continueranno così o le acqua si calmeranno?
Fatemi sapere cosa ne pensate con un commento e se vi sta piacendo la storia lasciate una stellina.
Devo ringraziare la mia migliore amica che mi ha aiutato a scrivere gran parte della storia.~𝗟4𝗟3~👻
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Ľ odio porta ad amarsi
RomanceAlessandra è una ragazza di origini siciliane, trasferita a Torino per studi. Con ľ aiuto delľ Università avrà ľ opportunità di poter aiutare lo staff della juve per poter fare pratica sportiva. Il suo sogno è sempre stata la fisioterapia, ma per po...