19. Organizzazione

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E fù così che passo molto velocemente una settimana.
Tra poche ora saremmo ritornate a Torino, e ci saremmo dovute preparare per un altro viaggio.

Arrivai a casa e sistemai la valigia con vestiti più sobri.

Finita la valigia mi preparai qualcosa veloce da magiare e andai a rilassarmi a letto finché non mi addormentai.

Quando mi svegliai mi ritrovai 2 messaggi da un gruppo intitolato "Viaggio ad Ibiza"

Successivamente trovai una notifica da parte di Camilla che mi chiedeva se ci andremmo

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Successivamente trovai una notifica da parte di Camilla che mi chiedeva se ci andremmo

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Mandai la conferma e dopo qualche ora mi riaddormentai.

* IL GIORNO DOPO *
La mattina sistemai la casa e pomeriggio mi rilassai. Un ora e mezza prima mi iniziai a preparare per vederci. Avevano dato appuntamento davanti a casa di Federico.

Misi un completo elegante a pantaloncini mono spalla nero, abbinato a dei sandali a schiava bianchi. Mi truccai e mi pettinai i capelli. Suonò il campanello era sicuramente Camilla che voleva scroccarmi un passaggio.
Apro la porta e non era Camilla, ma Luca.

A: Hey! Che ci fai qua?

L: Sorpresaa!

L: Come mai sei così bella?

A: Devo uscire con Camilla e alcuni ragazzi della squadra.

L: Ah capisco.

Mi sorrise ma vedevo che era un pò deluso.

A: Volevi restare?

L: Si però se devi uscire con i tuoi amici resto solo per pochi minuti.

A: Perché non vieni con noi?

L: Sicura?

A: Si certo, sicuramente saranno felici che ci sarai anche tu.
Mi abbraciò e mi baciò nella guancia.

Poco dopo arrivò veramente Camilla.

C: Mamma mia che bona la mia migliore amica!
Quando aprì la porta questo fù quello che disse e mi abbraciò.

Quando vide Luca lo salutò.

A: Tu parli per me, ma vedi che anche tu sei una gran bonazza.

Indossava una gonna di jeans e una top nero elegante con le spalline a catenella, anche lei indossava i sandali a schiava ma neri.

Ci mettemmo a chiacchierare tra di noi e si fecero le 8, quindi andammo verso casa di Federico.

Arrivammo pochi minuti di ritardo, ma fortunatamente c'erano ancora solo Dusan e Federico pronti.

Salutammo tutti e Federico ci fece accomodare nel salone.

A: Scusate non vi ho detto che sarebbe venuto anche Luca con noi.

FC: Non ti preoccupare, ci fa piacere.

10 minuti dopo eravamo tutti riuniti.

Ci recammo in una pizzeria e ci sedemmo.

Camilla mi ha già detto che ha fatto eyes contact con Nicolò molte volte e per puro caso sono pure seduti uno di fronte alľ altra. Io ero seduta accanto a Luca ma difronte a Dusan, fortunatamente accanto a lui c'erano anche Lucia e Federico.

La serata fù piacevole e riuscì a scambiare anche qualche parola con Dusan.

FM: Ancora è presto. Che dite se continuiamo la serata?

C: E dove vorresti andare?

NF: Che dite se andiamo al karaoke?

Guardai Camilla e vidi che anche lei aveva il mio stesso entusiasmo. Ci recammo in un locale molto vicino a quello che eravamo.

Oltre ad essere un pò tutti brilli, volevamo cantare tutti, ma a Federico Gatti venne un idea.

FG: Allora che dite se facciamo il gioco della bottiglia per scegliere chi canta?
Tutti eravamo ď accordo, ma Filip aggiunse un altra cosa.

FK: Oltre a scegliere le persone che cantano, che dite se scegliamo anche le persone che devono ballare insieme obbligatoriamente?

Tutti erano ď accordo e iniziò il primo giro.

Io e Camilla dovevamo cantare mentre Lucia e Federico Chiesa dovevano ballare.

Ci divertimmo molto, ma ora dovevamo fare ľ ultimo giro perché si stava facendo tardi.

Dovevano cantare: Camilla e Nicolò e ancora dovevamo vedere chi doveva ballare.
Quando uscì Camilla non si aspettava niente di tutto ciò e arrossì leggermente.

E indovinate chi è uscito per ballare? Io e Dusan ovviamente.

Ci guardammo negli occhi, come per dire "Vuoi farlo davvero?"

La prima ad alzarmi fui io e mi avvicinai a lui come per invitarlo a ballare. Lui si alzò e poi prese la mia mano

I ragazzi optarono per "perfect". Mentre loro sistemavano la canzone io e Dusan ci iniziammo a sistemare per ballare. Le sue mani erano sulla mia vita, non appena sentì il suo tocco la mia schiena ebbe un brivido, quel contatto mi ricordava troppe cose.

Appogiai le mie mani sulle sue spalle e i nostri visi erano molto vicini. Lui sembrava essere indifferente e mi guardava negli occhi tranquillamente.

Per tutto il ballo cercai di guardarlo il meno possibile, quando finì la canzone tutti ci fecero un applauso e tornai da Luca. Per il resto della serata fù molto freddo nei miei confronti, molto probabilmente non ľ ha presa bene.

Ovviamente quest uscita era non solo per passare un pò di tempo insieme, ma anche per metterci ď accordo per il viaggio.

Finalmente arrivai a casa ero molto stanca, infatti mi sistemai subito e andai a dormire.

Ľ odio porta ad amarsiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora