25. Auree negative

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POV ALE
D: Hey stellina.
Mi trovavo accanto Dusan, seduta sul letto e le sue mani gelide sfiorano delicatamente il mio viso.

Mi voltai verso di lui, e trovai i suo occhi sorridenti.

Mi chiedevo sia il perché fosse qua, sia perché mi stesse continuando ad accarezzare il viso.

Cercai di avvicinarmi a lui, ma ď improvviso scomparve.

Mi accorgo di aver sognato tutto quanto.

Osservo ancora stordita dal sogno, la stanza e quando mi rendo conto di essere nella realtà prendo il telefono per vedere che ore erano.

Stranamente questa mattina mi svegliai veramente molto presto, nonostante ieri sia andata a dormire alle 23. Erano solamente le 7, un tempo record per me. Non riuscendo a  riprendere sonno, mi preparo per uscire a fare una bella camminata mattutina, per cercare anche di dimenticare il sogno.

Arrivata alľ uscita intravedo Dusan.
Alla sua vista, mi ricordai subito il sogno e le emozioni che provai.

D: Buongiorno stellina.
Non appena mi vide un sorriso gli comparve in volto. Il nomignolo mi creò uno sciame di farfalle nello stomaco.
A: Buongiorno anche a te.

D: Camminata mattutina?

A: Si.

D: Vengo con te, ti faccio compagnia.
Mi prese sotto braccio e cominciammo a camminare.

D: Come mai tu sveglia così presto?

A: Potrei farti la stessa domanda.

D: Io sono sempre stato abituato a fare una camminata la mattina, tu invece?

A: Non lo so, stamattina mi sono svegliata presto e non riuscendo a prendere sonno, ho deciso di camminare.

D: Hai fatto bene.

Si voltò per guardare avanti a sè e mi soffermai a guardare il suo viso.

Ancora una volta mi ricordai del sogno e mi voltai per guardare avanti a me.

Le nostre braccia erano intrecciate e nessuno dei due fiatava.

Camminammo per un pò, esprimendo meraviglia delle cose che vedevamo. Poi ci sedemmo in una panchina, per riposarci un pò.

D: Questa passeggiata con te mi sta portando relax.

A: Lo stesso vale per me.

I nostri occhi si incrociarono, e guardai profondamente dentro quei occhi castani.

Purtroppo, questo meraviglioso contatto perlomeno per me, venne interrotto dal mio telefono che squillava. Lessi il nome di Camilla e risposi.

C: Amo ma dove sei?

A: Sto facendo una passeggiata.

C: Ma sei sola?

A: No, sono con Dusan.

C: Ahhh ok.
Sentì una risatina ma non le dissi niente essendo con Dusan.

C: Vabbene, goditi questa passeggiata e ti aspetto ok?

A: Vabbene, ciao.

Stacco il telefono e mi rivolsi a Dusan, che con un espressione curiosa, mi fece capire che voleva sapere chi fosse.

A: Era Camilla, mi chiedeva dove fossi.

D: Ah capito.

A: Oggi dove andremo?

D: Sinceramente non ne ho idea.

A: Oddio, mi sono ricordata che Luca stasera se ne andrà.
Mi avvolge una sensazione di solievo, questa improvvisata non mi è piaciuta tanto, dato che ha portato solo problemi.

Ľ odio porta ad amarsiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora