5-Perchè non mi ascolta mai?

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NIRAGI'S POV

I miei genitori erano fuori casa per lavoro da un mese ormai e "badare" a Kiyo stava diventando sempre più insostenibile. Non aveva mica due anni! Solo che se loro chiedevano qualcosa, specialmente mio padre, non avevo molta scelta.

La nostra non era una famiglia come le altre; mia madre e mio padre si erano sposati molto giovani e poco dopo ero arrivato io. E con me anche i loro problemi...

Mia madre era caduta in depressione post-partum e così fu prevalentemente mio padre ad occuparsi di me (o forse dovrei dire a tirarmi su a forza di urla e rimproveri). Dopo circa due anni, si riprese e cominciò ad uscire quasi tutte le sere, incontrò un tizio, un certo Towa Fukuhara, che si rivelò essere il cretino che la mise incinta e con il quale scappò.

Non rividi mia madre per i successivi quattro anni, fino a quando tornò da mio padre, pentita e con una figlia due anni più piccola di me: Kiyo.

Mio padre la perdonò, ma per ricordarle il grande sbaglio della sua vita, si rifiutò di dare il suo cognome alla piccola, che continuò a portare il cognome del suo padre biologico, Fukuhara. 

Per me, la differenza nei nostri cognomi non aveva mai significato niente, per me lei era mia sorella e basta. Le volevo bene, anche se litigavamo praticamente ogni giorno ed io ero troppo orgoglioso per mostrarle i miei veri sentimenti.

Era molto testarda e a differenza delle altre persone con cui avevo a che fare, non mi dava mai retta. Ce l'avevo ancora con lei per aver cambiato il giorno in cui giocavamo a Borderland; dovevo sopportare la presenza degli altri e soprattutto di Chishiya, ma almeno potevo stare con mia sorella qualche ora senza litigare. A volte facevamo anche squadra per superare i Game.

Entrai in cucina e la vidi seduta al tavolo che faceva colazione. Stava bevendo del caffè e si era fatta i pancakes.

"Colazione dolce oggi?" Le chiesi, andando verso la padella e sperando di trovarci dei pancakes anche per me.

"Mmm." Disse con la bocca piena.

"Kiyo!" La guardai male, dopo che avendo sollevato il coperchio, scoprii che la padella era vuota. "Certo che sei proprio stronza!"

"Avevo fame e tu non ti alzavi più, così li ho mangiati io." Disse, mettendosi in bocca l'ultimo pezzetto di pancake.

Sbuffai e andai a prendere uno yogurt dal frigorifero.

La vidi che sorrideva senza motivo, poi si mise anche a canticchiare.

"Ti prego non farlo." La implorai. "Sei troppo stonata."

"Mamma mia che palle che sei."

"E poi perchè stai sorridendo?"

"Eh?"

"Stai sorridendo come una cretina e per niente."

"Chi ti dice che è per niente?"

"Allora dimmi perchè!"

"Non sono fatti tuoi!"

Si diresse in sala e io le andai dietro.

"Kiyo! Fermati!" Le ordinai, prendendole un braccio.

"Niragi mi vuoi lasciare in pace?"

"Dove sei andata ieri sera?" Le lasciai il braccio.

"A prendere un gelato con Kuina, ma questo cosa c'entra?" Disse, sistemandosi i capelli.

"Tu stai mentendo." 

"Non sto mentendo."

"E invece si, ti sei sistemata i capelli."

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