31. Di nuovo insieme

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Jordan

Quando la porta si chiude, io e Florencia ci guardiamo.

– Mi dispiace –, dice lei sedendo sul letto.

– Per me conta... solo... la tua opinione.

– Non voglio che tu venga apostrofato in quel modo, non esiste!

Me la stringo al petto e le accarezzo i capelli, sospirando di fronte all'inevitabile.

– Esiste, esiste. Bisognerà che tu... ci faccia l'abitudine.

– Ma non lo sa nessuno.

– Lo sapranno. Lei... me l'ha promesso.

Florencia solleva il viso, guardandomi negli occhi.

– No!

Annuisco, alzando una mano per calmarla.

– Ma non m'importa. Immagino sia... una liberazione anche per... mia sorella. Starà meglio. E potrà... godersi la storia con Cody.

Sgrana gli occhi. Credo sia stupita.

– Davvero? Stanno insieme?

Ok, era stupita. Forse sto imparando a leggere il suo viso.

Di nuovo annuisco.

– Pensano che io sia... davvero scemo. L'ho capito da quando... si sono visti la... ehm... la prima volta. Colpo di... di... di fulmine. Si chiama così, vero?

Sorride e torna ad appoggiarsi a me. Non so perché o cosa stia succedendo, forse è solo la lontananza a fare questi scherzi, ma di nuovo mi torna la voglia di fare l'amore con lei.

Così, all'improvviso. Intuisco che forse non è proprio il momento e penso a un modo per mascherarla, ma lei è più svelta di me.

– Il tuo cuore ha accelerato i battiti.

Sono proprio un babbeo a farmi beccare pur senza aver fatto nulla.

Non sono capace a dire bugie, figurarsi a mascherare la voglia di sesso... ma vorrei farlo perché stavamo parlando di cose serie.

Poi la sento muoversi: le sue braccia avanzano verso l'alto, mi afferrano, mi tirano verso di lei che mi bacia in un modo che mi fa impazzire.

Io volevo stare fermo, lo giuro, ma se lei fa così...

Sta per infilarmi le mani sotto la maglia quando un rumore dall'esterno ci fa voltare di scatto, spaventandoci: ci rendiamo conto del fatto che la porta non può essere chiusa a chiave.

– Come facciamo?– le chiedo col fiatone.

Non me ne frega niente se ci beccano, fosse per me lo farei anche in mezzo alla gente, mi basterebbe stare bene insieme com'è successo l'altra volta.

Ma so che questo non rientra affatto nelle convenzioni sociali: bisogna tenerlo nascosto ed evitare di parlarne in pubblico. Ufficialmente è una cosa brutta, sporca e perversa, ma nell'intimo dei loro letti i neurotipici danno sfogo a tutta la loro fantasia.

I soliti ipocriti.

Io non ho fantasie, non so neanche cosa siano, me ne hanno parlato i miei amici e ci vanno giù pesanti coi commenti sulle fan che si portano a letto, ma a me non interessa: lei mi fa stare così bene che lo mostrerei al mondo intero.

Perché non è una cosa brutta proprio per niente. E poi sono incapace nel dire cazzate.

Florencia si guarda attorno mordendosi le labbra e poi indica il bagno, trascinandomi dentro.

La nebulosa del granchioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora