32. L'esclusiva

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Jordan

Mi domando per quale motivo io abbia accettato quest'intervista.

La giornalista dell'NME è in ritardo e Cass si accorge del fatto che sono nervoso, forse perché mi muovo in continuazione e mi tocco in continuazione la faccia guardandomi intorno, forse, non so, avrò qualcosa di strano tanto per cambiare, però se ne accorge.

– Rilassati –, mi intima, ma io faccio spallucce.

– Non ci riesco. Capisci quant'è importante per me?

– Anche per me, Jo. Ma non agitarti, altrimenti è peggio.

Mi scopro un braccio grattando la piega del gomito, che mi rilassa sempre un pochino, ma non stavolta.

E a un tratto eccola: la stessa giornalista della scorsa intervista fa il suo ingresso e ci saluta con la mano. Mi sembra felice di vederci, mah... chissà perché.

– Ciao, Jordan. Ciao, Cassandra. Oh mio Dio, tu sei Florencia Dora!– esclama quasi estasiata di fronte alla mia ragazza, che le dà la mano con un sorriso solare.

E studiato. Me lo dice sempre che fa finta, e non sa quanto cazzo la invidi.

Martin si presenta e la ragazza siede, tirando fuori il registratore.

– Allora, cominciamo. Te la senti, Jo?

Annuisco e Florencia ridacchia. Maledetta, ma come fa?

– Proprio stasera iniziate il tour da qui, Parigi. Che tipo di show dobbiamo aspettarci?

Mi mordo le labbra. Cass e Martin mi hanno detto che posso essere me stesso, il che non mi sembra vero. Anche se è questo a preoccuparmi un po'. Se m'innervosisco?

– Oh, le solite cose. Musica, urli e casino. Cercherò di non rompere niente. Cercherò.

Lei ride, ma sono davvero così divertente? Boh.

– So che la maggior parte delle melodie e dei testi li scrivi tu. Hai già in mente qualcosa per il prossimo disco?

Annuisco mentre guardo un minuscolo neo che campeggia sullo zigomo della ragazza, almeno sembra che la stia guardando negli occhi.

– Sì, certo. Mi sto ispirando a ciò che vivo e che sento.

– Complimenti, Jordan! E questa tua vena creativa nasce da qualche tua capacità particolare?

Eccola, è la domanda che aspettavo.

Mi sistemo sulla sedia, indugiando un po' perché in realtà sono molto teso ed emozionato.

Come la prenderanno tutti? Verrò discriminato? Mi guarderanno con disprezzo o mi compatiranno?

Guardo appena la giornalista che tiene gli occhi su di me.

– Coraggio –, sussurra mia sorella, dandomi un colpetto.

Prendo fiato.

– Vedi, il fatto è che... ho la sindrome di asperger –, dico cercando di sembrare il più normale possibile, dandomi dello stupido: confessi di essere autistico al mondo intero e poi cerchi di sembrare normale? Sono un vero idiota.

La ragazza resta a bocca aperta. Forse non ha capito?

– Oh. Sì, vediamo... ah, e... in cosa consiste?

– Tutti i punti non li so, però sono autistico. Ci sono un sacco di... comportamenti strambi in me.

– Cosa ti succede?

La nebulosa del granchioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora